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Scuola, Ricciardi: ‘Scienza ignorata, si tornerà in Dad’

Il consulente del ministero della Salute e ordinario di Igiene all’Università Cattolica di Roma Walter Ricciardi ha espresso preoccupazione per il rientro a scuola. Ecco cosa ha detto.

Il consulente del ministero della Salute e ordinario di Igiene all’Università Cattolica di Roma Walter Ricciardi ha espresso preoccupazione per il rientro a scuola. Ecco cosa ha detto.

Il 10 gennaio per gli studenti di quasi tutta Italia è scattato il rientro tra i banchi di scuola che, tuttavia, non vede tutti d’accordo. Tra questi, il professor Walter Ricciardi, consulente del ministero della Salute e ordinario di Igiene all’Università Cattolica di Roma, che ha espresso preoccupazione per il ritorno a scuola affermando che non sono state prese decisioni “sulla base delle evidenze scientifiche”.

Rientro a scuola, la preoccupazione di Walter Ricciardi

Sulla scuola “non sono state prese decisioni sulla base delle evidenze scientifiche. In questo modo non si fermerà la pandemia”, così si è espresso in un’intervista al Messaggero il professor Walter Ricciardi, consulente del ministero della Salute e ordinario di Igiene all’Università Cattolica di Roma, secondo cui “le scuole chiuderanno de facto, perché con i contagi in classe scatterà la didattica a distanza”.

“Serviva una campagna vaccinale di massa anche tra i bambini. Invece per la fascia di età 5-11 anni stiamo andando molto lentamente. Dovremmo mandare squadre di vaccinatori nelle scuole, proteggere i bambini rapidamente”, ha detto Ricciardi, parlando anche del “problema dell’aerazione delle classi, per la quale non è stato fatto nulla”. “Si devono installare nelle classi degli impianti, molto semplici, che rilevano l’anidride carbonica perché la saturazione dell’aria favorisce il contagio ed è il momento di aprire le finestre e favorire il ricambio d’aria. Ma sull’aerazione a scuola non è stato fatto nulla”, ha spiegato.

“Temo che in assenza di quegli interventi la chiusura verrà da sé con i contagi in classe. Dicono: ma l’incremento dei casi è avvenuto mentre le scuole erano chiuse. Ma ciò che non si capisce che proprio con un numero di positivi così alto la riapertura delle scuole farà incrementare ulteriormente i casi”, ha aggiunto Ricciardi criticando le scelte del governo.

“Se si applicano le misure che ho illustrato, nella prima settimana di febbraio la situazione migliorerà, altrimenti si proseguirà con l’incremento. Gli ospedali in alcune aree del Paese già questa settimana entreranno in crisi, tra due settimane succederà in numerose regioni”, ha proseguito.

Obbligo vaccinale e quarta dose

Oltre al tema scuola, Walter Ricciardi ha affrontato anche il tema dell’obbligo vaccinale e di super green pass: “Non c’è solo un problema di riapertura. Nell’insieme le misure prese non sono basate sull’evidenza scientifica a cui si è voluto derogare. E questo è pericoloso. La situazione è esplosiva. Con la Omicron non possiamo permetterci di far circolare dei falsi negativi. Bisognava applicare l’obbligo del Super green pass, ottenuto solo con il vaccino o con il superamento dell’infezione, a tutte le attività. Tutte. E l’obbligo vaccinale solo per gli over 50 non è sufficiente”, ha detto.

“Servirebbe per tutti i lavoratori, di qualsiasi età, che sono a contatto con il pubblico. Ad esempio la cassiera del supermercato, l’autista di un bus, l’impiegato allo sportello delle Poste o di un ufficio pubblico. Obbligo vaccinale per tutti. Per limitare la circolazione del virus, ma anche per proteggere questi lavoratori”, ha spiegato.

Infine, sulla necessità della quarta dose, Ricciardi dice che “è presto per parlarne”. “Dobbiamo vedere cosa succede a Israele che ha cominciato con la quarta dose e che è una sorta di laboratorio per il resto del mondo”, ha detto. “Secondo me è più probabile che ciclicamente dovremo proteggere gli anziani e i più fragili, per questo è necessario che siano create delle strutture permanenti che gestiscano questa e le future pandemie”, ha concluso.

D’accordo con De Luca

Nonostante il governo abbia stabilito il rientro tra i banchi il 10 gennaio, il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha deciso di rimandare il ritorno a scuola a fine gennaio per elementari e medie. Una scelta criticata da molti, ma Ricciardi è d’accordo con lui: “Usa sempre parole molto forti, però di fatto mi sento di dire che sono misure che vanno nella giusta direzione, perché sono misure importanti dal punto di vista dell’effetto. Ho paura che le prossime settimane confermeranno che non sono sufficienti per invertire la curva epidemica”, ha dichiarato a “Buongiorno” su Sky TG24.

fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/scuola-studio-formazione-scolastica-6900381/

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