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Scuola: scatta l’obbligo del Green Pass per i docenti

A partire da oggi scatta l’obbligo del green pass per accedere in diversi luoghi, ma anche i docenti e il mondo della scuola sono stati ‘coinvolti’. Scopriamo le ultime novità

A partire da oggi scatta l’obbligo del green pass per accedere in diversi luoghi, ma anche i docenti e il mondo della scuola sono stati ‘coinvolti’. Scopriamo le ultime novità sul Green Pass e cosa potrebbe accadere da settembre in poi con l’inizio dell’anno accademico.

Dopo ristoranti, piscine, palestre, cinema, stadi e teatri, il governo ha approvato il nuovo decreto che rende obbligatorio l’uso del Green pass per scuola, università e trasporti a lunga percorrenza. Senza il documento sanitario non si potrà salire su navi e traghetti interregionali, con l’esclusione dello Stretto di Messina, e neanche sui treni Intercity e Alta Velocità, come anche sugli autobus che collegano più di due Regioni.

Green Pass; il caso dei trasporti

Per quanto riguarda i trasporti, il Green pass dovrà essere esibito per salire sugli aerei, sulle navi e sui traghetti, sui treni ad Alta velocità e sugli Intercity e anche sugli autobus di linea che collegano regioni diverse o quelli a noleggio con conducente. Ad effettuare i controlli saranno i gestori dei servizi e chi sarà trovato senza il pass avrà una sanzione da 400 a mille euro. Nessun obbligo, invece, per i collegamenti con le isole minori e per lo Stretto di Messina, per bus e metropolitane del trasporto pubblico locale e per bus e treni regionali. Sia per la lunga percorrenza sia per il trasporto pubblico locale la capienza salirà dal 50 all’80%, sia in zona bianca sia in zona gialla.

 Scuola e Green Pass: a che punto siamo?

Secondo quanto si legge all’interno del nuovo decreto per i prof senza Green pass arriverà lo stop stipendio dopo 5 giorni di assenza. Le novità principali riguardano la scuola e l’università, con l’obbligo della certificazione che varrà anche per gli studenti universitari, un’ipotesi che non era emersa nei giorni scorsi. Prof e personale non docente dovranno avere ed esibire la certificazione e se non lo faranno scatteranno le sanzioni: il mancato rispetto delle disposizioni è considerato assenza ingiustificata, e dopo 5 giorni il rapporto di lavoro sarà sospeso e non vi sarà né retribuzione né altro compenso. I controlli spetteranno ai dirigenti scolastici.

 Sempre per quanto riguarda la scuola, il decreto raccomanda il rispetto del distanziamento di un metro, salvo che le condizioni strutturali-logistiche degli edifici lo consentano, e ribadisce l’obbligo di mascherina per tutti gli studenti, ad eccezione dei bambini sotto i 6 anni e per chi ha patologie incompatibili con l’utilizzo. Il governo non esclude però che si possa stare in classe senza mascherina: per le classi di studenti che abbiano tutti completato il ciclo vaccinale o abbiano un certificato di guarigione, i protocolli possono prevedere delle deroghe all’obbligo.

Il decreto è invece molto restrittivo sulla possibilità di derogare alla presenza in classe degli studenti. I governatori potranno disporre la Dad solo per specifiche aree del territorio o per singoli istituti, esclusivamente in zona rossa o arancione e in circostanze di eccezionale e straordinaria necessità dovuta all’insorgenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus o di sue varianti nella popolazione scolastica.

Fonte Immagine:https://pixabay.com/it/photos/insegnante-sachunterricht-3765909/

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