Dal primo settembre entreranno in vigore le nuove regole di comunicazione dello smart working. Vediamo insieme cosa cambia.
Da giovedí 1° settembre entra in vigore la nuova disciplina di comunicazione del lavoro agile. Le aziende avranno tempo fino al 1° novembre per adeguare i sistemi informatici e trasmettere le informazioni richieste.
Smart working, in vigore dal 1° settembre la nuova disciplina di comunicazione
Attraverso un comunicato pubblicato sul suo sito internet, il Ministero del Lavoro ha confermato che la nuova disciplina di comunicazione del lavoro agile entrerà in vigore il 1° settembre e ha chiarito alcuni punti che erano stati oggetto di discussione nei giorni scorsi.
Da giovedì si tornerà alla vecchia regola, sospesa durante l’emergenza pandemica, che prevede la sottoscrizione di accordi individuali con ciascun lavoratore. Tuttavia, grazie al dl Semplificazioni e al decreto attuativo del Ministero del Lavoro, sarà mantenuta la semplificazione burocratica, ovvero la possibilità per gli uffici del personale di trasmettere solo i riferimenti dei lavoratori impegnati nella modalità agile, con i relativi periodi.
“L’esigenza di semplificazione degli obblighi di comunicazione nasce dalla necessità di rendere strutturale una procedura già ampiamente sperimentata nel periodo emergenziale in considerazione di un sempre maggiore utilizzo di questa modalità di svolgimento del lavoro. In questo modo si snelliscono le procedure per i datori di lavoro e non si aggravano gli uffici ministeriali di adempimenti amministrativi ritenuti non necessari”, ha spiegato il ministro Andrea Orlando.
Come specificato dalla nota del ministero, la nuova procedura semplificata si applica solo agli accordi di lavoro agile che verranno definiti dal 1° settembre o alle proroghe/modifiche di precedenti accordi. Ciò significa che gli accordi di lavoro agile che sono in corso e che scadono, per esempio, a fine anno, non dovranno formare oggetto di una nuova comunicazione, rimanendo valida quella fatta precedentemente.
Come funziona l’invio
A partire da giovedí 1° settembre, sul portale Servizi Lavoro, a cui si accede con Spid o Carta di identità elettronica, sarà a disposizione dei datori di lavoro (sia pubblici che privati) il modulo per la comunicazione dei dati, che vanno dal codice fiscale del lavoratore al periodo di smart working.
Per snellire la macchina burocratica, oltre all’applicativo web, è prevista anche una modalità di invio massiva. Ciò evita alle aziende di trasmettere la copia di ciascun accordo individuale.
Gli invii massivi prevedono però l’utilizzo di un servizio differente. Affinchè la procedura sia pienamente operativa i sistemi delle aziende e centrali dovranno dialogare. La piena operatività della nuova procedura richiede però l’adeguamento dei sistemi informatici dei datori di lavoro, pertanto il ministero ha deciso di concedere loro piú tempo per comunicare i nuovi accordi di lavoro agile o la proroga (o modifica) di precedenti accordi che si perfezionano a partire dal 1° settembre. Per mettersi in regola, le aziende avranno tempo fino al 1° novembre 2022, come si legge nella nota di servizio apparsa sul portale del dicastero guidato da Andrea Orlando: “L’obbligo della comunicazione potrà essere assolto entro il 1° novembre 2022”.
La nota del ministero specifica inoltre che, per non incorrere in sanzioni, ci saranno, a regime, cinque giorni di tempo per comunicare l’inizio del lavoro agile: “Per quanto attiene al termine entro cui effettuare questo adempimento, occorre considerare che lo stesso si riferisce a una mera trasformazione della modalità di svolgimento della prestazione lavorativa. Pertanto, nella logica di favorire la semplificazione degli obblighi per i datori di lavoro, la relativa comunicazione andrà effettuata entro il termine di cinque giorni”, recita il comunicato.
fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/lavoro-a-partire-dal-computer-5071593/
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