Approvato dal governo l’emendamento che proroga lo smart working semplificato per i lavoratori fragili, dipendenti pubblici e privati.
È stato approvato l’emendamento che proroga il regime semplificato di comunicazione da parte delle aziende, per i lavoratori fragili e per i dipendenti del settore privato.
Smart working semplificato, approvato emendamento
La Commissione Affari Sociali alla Camera ha dato il via libera all’emendamento, voluto fortemente dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando, che proroga al 30 giugno il regime di tutela per i lavoratori fragili, che assicura il diritto allo smart working agevolato per tutti i fragili e per specifiche categorie di fragili, laddove non sia possibile svolgere lavoro in modalità agile. Per lavoratori fragili si intendono dipendenti pubblici e privati in possesso di una certificazione rilasciata dalle autorità sanitarie o dal medico di base.
Prorogato il diritto allo smart working semplificato anche per i genitori di figli con fragilità e con disabilità. Inoltre, sono state prorogate fino al 31 agosto le modalità di comunicazione semplificata per lo smart working per tutti i lavoratori del settore privato.
Comunicazione semplificata: che cos’è?
La comunicazione semplificata permette di non dover allegare alcun accordo tra dipendente e datore di lavoro. Quest’ultimo dovrà infatti soltanto comunicare per via telematica al ministero del Lavoro i “nominativi dei lavoratori e la data di inizio e cessazione delle prestazioni di lavoro in modalità agile”, senza presentare tutti i documenti relativi agli accordi individuali sottoscritti con i singoli lavoratori (che comunque l’azienda dovrà conservare). La semplificazione riguarda tutti i lavoratori del settore privato.
Soddisfazione dei capigruppo del M5S e del sottosegretario Costa
Attraverso una nota congiunta, Francesca Ruggiero, Vittoria Baldino e Niccolò Invidia, capigruppo del M5S nelle commissioni Affari sociali, Affari costituzionali e Lavoro della Camera dei deputati, hanno espresso la loro soddisfazione per l’approvazione dell’emendamento: “In commissione Affari sociali, dov’è in discussione il decreto Riaperture, abbiamo appena approvato l’emendamento, riformulato dal Governo, che proroga lo smart working per i lavoratori fragili pubblici e privati. Siamo soddisfatti che sia stata accolta la richiesta del Movimento 5 Stelle, che si è battuto fin da subito per colmare questa lacuna. In questo modo, le lavoratrici e i lavoratori affetti da patologie che ne determinano la vulnerabilità, potranno continuare a svolgere le proprie mansioni in totale sicurezza. In questa fase di ripresa è importante continuare a tutelare la salute delle persone più fragili con prudenza e responsabilità”.
Anche il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha espresso la sua soddisfazione attraverso in una nota: ”Esprimo profonda soddisfazione per l’approvazione dell’emendamento che proroga fino al 30 giugno il regime di tutela per i lavoratori fragili pubblici e privati. La misura, fortemente sostenuta dal ministro Speranza, che ringrazio per la grande disponibilità e sensibilità, non sarebbe stata possibile senza le risorse stanziate dal ministro della Salute. Era fondamentale garantire ai lavoratori vulnerabili la possibilità di continuare a svolgere le proprie occupazioni in totale sicurezza”, ha detto.
Secondo una recente indagine condotta dall’Aidp (Associazione Italiana per la direzione del personale), a cui hanno risposto circa 850 tra professionisti e imprese, il 58% circa delle aziende sta “trovando difficoltà ad assumere, o trattenere i dipendenti, se non viene garantito lo smart working”, mentre oltre l’88% ha confermato che “dopo la data del 30 giugno continuerà la possibilità di lavorare in smart working e da remoto”, contro l’11% che ha espresso “un’intenzione contraria”.
fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/lavoro-a-partire-dal-computer-5071617/
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