Con la conversione in legge del Decreto Milleproroghe cambiano le regole in materia di smart working. Ecco le novità contenute nel testo.
Dopo l’approvazione unanime del Consiglio dei ministri, il testo del decreto Milleproroghe è stato approvato anche dalla Camera dei Deputati e dal Senato, dunque è divenuto legge. Esso contiene nuove regole per il lavoro agile, che entreranno in vigore dal 28 febbraio 2023. Vediamo insieme cosa cambia tra i dipendenti pubblici e i lavoratori di aziende private.
Smart working, proroga per i lavoratori fragili
Con la conversione in legge del Decreto Milleproroghe è stato innanzitutto prolungato fino al 30 giugno 2023 il diritto all’accesso al lavoro agile per i lavoratori fragili, ovvero con particolari patologie, tanto per i dipendenti delle aziende private, quanto per i contribuenti del servizio pubblico.
Nella Manovra 2023 (articolo 1, comma 306) era previsto l’obbligo per il datore di lavoro di assicurare fino al 31 marzo lo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile ai lavoratori fragili pubblici e privati.
La misura era stata introdotta nel 2020, con l’originario articolo 26, comma 2, del Dl 18/2020, che indicava come beneficiari i lavoratori che versano in una condizione di rischio derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita, ma anche i lavoratori portatori di disabilità grave ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 104/1992.
Nel tempo la misura è stata poi prorogata più volte e sono stati modificati anche i beneficiari. Ora hanno diritto allo smart working, fino al 30 giugno 2023, solo coloro che hanno una patologia o condizione tra quelle individuate nel decreto ministeriale 4 febbraio 2022, ovvero persone affette da forme gravi di disabilità, immunodepressi e pazienti oncologici. Queste patologie devono essere certificate dal medico di medicina generale del lavoratore.
La proroga, dunque, non riguarda coloro che hanno “solo” la legge 104/1992, bisogna avere una delle patologie presenti nell’elenco di riferimento.
I lavoratori fragili, si legge nel testo, possono svolgere lo smart working anche attraverso “l’adibizione a diversa mansione compresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi di lavoro vigenti, senza alcuna decurtazione della retribuzione in godimento, ferma restando l’applicazione delle disposizioni dei relativi contratti collettivi nazionali di lavoro, ove più favorevoli”.
Proroga per i genitori con figli minori di 14 anni
La proroga riguarda anche i soggetti con uno o più figli a carico, minori di 14 anni, purchè nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito, in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa, e che non vi sia genitore non lavoratore. Per i figli in condizioni di disabilità non vi sono limiti di età.
Il prolungamento della misura, però, in questo caso è valido solamente per coloro che operano come dipendenti di imprese del settore privato. Sono infatti esclusi dalla proroga i genitori dipendenti di aziende pubbliche, che dovranno tornare in ufficio e dunque trovare una soluzione per l’accudimento dei figli a casa.
fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/inoltrare-uomo-d-affari-globo-mondo-3335740/
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