Secondo uno studio dell’Università di Amsterdam, per smascherare un bugiardo bisogna concentrarsi solo sui dettagli di ciò che racconta, ignorando tutto il resto.
Volete smascherare un bugiardo? Non date retta al linguaggio del corpo ma fate attenzione ai dettagli di ciò che racconta. A suggerirlo è uno studio pubblicato su Nature Human Behaviour.
Smascherare un bugiardo? Basta stare attenti ai dettagli di ciò che racconta
Se volete capire se il vostro interlocutore è un bugiardo dovete chiedergli quanti più dettagli possibili sulla storia che vi sta raccontando: se sta mentendo li inventerà, e cadrà in contraddizione. A fornire questo suggerimento è un team di ricercatori olandesi secondo cui il modo migliore per smascherare i bugiardi non è prestare attenzione al linguaggio del corpo, ma concentrarsi solo sui dettagli di quanto racconta. I particolari rivelano se qualcuno sta mentendo con un’accuratezza tra il 59-79%
“Chi dice la verità è in grado di descrivere i particolari di ciò che gli è capitato, ricordandoli se li deve ripetere; chi invece mente può solo inventarseli, aumentando il rischio di venire scoperto perché li dimentica più facilmente e quindi cade in contraddizione”, ha spiegato Bruno Verschuere, coordinatore dello studio pubblicato su Nature Human Behaviour.
Osservare il linguaggio del corpo è utile davvero?
Una delle tecniche più utilizzate per individuare un bugiardo è osservare il linguaggio del corpo, ossia la frequenza del battito di ciglia o il fatto che chi mente imita inconsciamente i movimenti del suo interlocutore. Ma è davvero sufficiente? Secondo gli autori dello studio no. La strategia migliore per capire se qualcuno sta mentendo è concentrarsi esclusivamente sulla quantità di dettagli raccontati.
A seguito dell’attentato dell’11 settembre, gli addetti alla sicurezza negli aeroporti degli Stati Uniti sono stati addestrati a riconoscere almeno 92 segnali comportamentali di vario tipo che possono indicare quando una persona ha qualcosa da nascondere: “Non ha senso, è un compito impossibile. Non si possono analizzare tutti quei segnali in poco tempo, figuriamoci integrarli per ottenere un giudizio accurato e veritiero”, ha affermato Verschuere.
Gli esperimenti condotti
I ricercatori olandesi sono giunti a queste conclusioni dopo aver condotto diversi esperimenti. In un primo esperimento hanno diviso un gruppo di studenti in due sottogruppi: innocenti e colpevoli. Ai colpevoli è stato dato il compito di rubare un esame da un armadietto, mentre gli innocenti hanno passato mezz’ora nel campus universitario. Successivamente, entrambi i gruppi hanno dovuto dire di aver passato mezz’ora in giro per il campus.
Un altro esperimento ha invece coinvolto quasi 1500 persone, alle quali è stato chiesto di valutare l’accuratezza e l’onestà di frasi, scritte ingannevoli, trascrizioni e interviste video.
In prima battuta i partecipanti agli esperimenti hanno avuto difficoltà a distinguere i bugiardi dagli onesti, ma quando è stato chiesto loro di basarsi soltanto sulla quantità di dettagli forniti nella storia (il luogo, le persone, il tempo), li hanno smascherati con più facilità perchè chi mentiva li aveva dovuti inventare, cadendo più volte in contraddizione. Chi diceva la verità, invece, poteva tranquillamente raccontare quanto ricordava con facilità, senza timore di sbagliarsi.
Coloro che hanno utilizzato la tecnica suggerita dai ricercatori olandesi sono riusciti a scovare i bugiardi con un’accuratezza che può raggiungere quasi l’80%, mentre quelli che hanno seguito metodi più tradizionali non sono riusciti a fare meglio. Tuttavia, i ricercatori avvertono che la tecnica potrebbe non funzionare sempre. In situazioni ad alto rischio, infatti, è probabile che le persone arricchiscano le bugie con più dettagli per aumentare la loro credibilità.
fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/italia-pinocchio-fantoccio-racconto-2346490/
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