La data del 3 giugno che è stata ipotizzata dal governo come quella della possibile riapertura totale, con conseguente possibilità di liberoi spostamenti tra regioni italiane, si sta avvicinando, ma persistono ancora delle problematiche.
In alcune regioni, specialmente, gli esperti stanno valutando con molta cautela gli spostamenti tra regioni in ragione del numero dei contagi che resta ancora alto. Le regioni maggiormente in bilico in questo momento sono la Lombardia ed il Piemonte.
Gli spostamenti tra regioni
La risalita dei contagi che si sta verificando in alcune regioni ha portato gli scienziati a dare un parere negativo alla riapertura totale della circolazione tra le varie regioni italiane. La task force che valuta tutti i numeri che vengono costantemente aggiornati riguardanti i contagi ed i decessi, sembra voler spostare in avanti questa data di almeno una settimana.
Questo provvedimento dovrebbe riguardare solamente le regioni più colpite, quelle dove il numero dei contagi da coronavirus resta alto. Una decisione che sarà “politica” ed alla quale si arriverà dopo l’analisi dei dati sui contagi che si registreranno fino a lunedì 1 giugno. Lombardia e Piemonte sono le regioni attualmente sotto osservazione, ma anche l’Emilia Romagna potrebbe essere inserita tra quelle che dovranno rimandare di almeno 1 settimana la riapertura totale. Naturalmente la decisione del governo sarà presa dopo aver sentito i pareri dei governatori delle regioni interessate.
I dati di ieri e l’attenzione del Comitato Tecnico Scientifico
I dati che sono stati comunicati nella giornata di ieri hanno fatto fare un passo indietro in quanto le vittime registrate sono tornate a salire oltre quota 100, e per quanto riguarda i nuovi contagi nella regione Lombardia si è registrato un numero doppio del giorno precedente, che rappresenta il 65% del totale sul territorio italiano. Anche il Piemonte ha fatto registrare un alto numero di nuovi positivi, con 73 e la Liguria che ne ha contati 39.
Più basse tutte le altre regioni con l’Emilia Romagna, la Toscana ed il Lazio che sono tra gli 11 ed i 16 casi, mentre tutte le altre hanno un numero di contagi inferiore a 10, con 5 regioni che sono a quota 0. Da parte del Comitato tecnico Scientifico viene confermata una osservazione molto attenta della “curva epidemiologica” in atto e che solo dopo aver analizzato i dati di venerdì 29 maggio si potrà effettuare una valutazione complessiva della tenuta del sistema dopo la riapertura delle attività avvenuta il 18 maggio scorso. Il punto della situazione sarà fatto nel pomeriggio di lunedì 1 giugno e successivamente i dati ed i consigli in merito saranno trasferiti a Palazzo Chigi con il governo che prenderà la decisione finale.
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