Lo stato di emergenza legato alla pandemia da Covid-19 è stato prorogato dal Governo fino al 31 dicembre 2020. Vediamo insieme cosa comporta e come funziona.
La pandemia da Coronavirus ha costretto il Governo a prorogare, almeno fino al 31 dicembre, lo stato di emergenza. Da gennaio sono stati stanziati già 5 milioni di euro ma la cifra è destinata ancora ad aumentare. Ma come funziona lo stato d’emergenza? Di cosa si tratta? Ecco tutto quello che devi sapere.
Stato di emergenza: come viene deliberato
Gli eventi calamitosi, in Italia, sono sempre stati classificati in tre diverse tipologie, estensione, capacità della protezione civile e intensità. Il primo tipo, cioè, il tipo A, prevede l’intervento di natura comunale, mentre, il B consta l’intervento della provincia e regione. In ultimo abbiamo il tipo C dove a prendere le redini della situazione è il Governo. Questo, infatti, non passa dal Parlamento, ma prevede solo il concerto del Consiglio dei Ministri.
A deliberare questo meccanismo è la legge numero 225 del 1992 sulla Protezione Civile. A proporlo è proprio il premier, cioè, il Presidente del Consiglio dei Ministri. Dopo aver interpellato la regione su cui si abbatte l’evento calamitoso si procede alla delibera. Se, come in questo caso, l’emergenza riguarda l’intera nazione è importante avere una buona capacità di intervento e, quindi, vestirsi di poteri di natura straordinaria.
Stato di emergenza: quando è necessario
Lo stato di emergenza, a volte, si dichiara in misura preventiva onde evitare il dilagare di danni derivanti da un certo evento che può essere calamità naturale, oppure, evento connesso all’attività dell’uomo. La Protezione Civile italiana, in questi casi, ha un ruolo fondamentale.
Può durare pochi giorni fino a toccare il limite di 180 giorni. Per quanto riguarda l’emergenza Coronavirus, ovviamente, è stata fatta un’eccezione, quindi, avremo la proroga che toccherà ulteriori 6 mesi. Infatti si arriva a toccare la data del 31 dicembre 2020.
Stato di emergenza: i fondi e come si conclude
Prima di tutto è necessario intervenire straordinariamente con i primi interventi economici. Ogni ulteriore stanziamento di risorse prevede delibere del Governo e di commissari straordinari nominati per l’emergenza.
Lo stato d’emergenza è utile per attuare straordinari interventi che, a volte, derogano alcune disposizioni di legge. Ad occuparsene è il capo della Protezione Civile, ma è possibile che vi sia una deroga a tali poteri.
Questa situazione straordinaria si chiude con una ordinanza ulteriore che viene denominata “ordinanza di chiusura“. In questo caso si regola come tornare alla normalità e, quindi, l’amministrazione competente rientra in possesso dei suoi poteri ordinari.
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