Lo stato di emergenza, in scadenza il 31 luglio, è stato prorogato dal governo fino al 15 ottobre 2020. Vediamo insieme cosa comporta e quali saranno i cambiamenti.
In conseguenza del rischio per la popolazione del contagio dal Covid-19, alla fine di gennaio il governo aveva dichiarato lo stato di emergenza, con una durata di sei mesi. La scadenza del 31 luglio è prossima e con una dichiarazione a Palazzo Madama, Giuseppe Conte ha confermato che questo stato di emergenza verrà prorogato sino al prossimo 15 ottobre. Scopriamo insieme quelli che sono i cambiamenti sia per i cittadini che per il governo
L’impatto della proroga nell’azione di governo
La proroga dello stato di emergenza, duramente contestata dalle forze di minoranza, seppure con posizioni diverse da parte dei vari gruppi, prevede una serie di misure applicabili a diversi settori, come lo smart working e lo stop ai voli da altre nazioni, fino a misure dettagliate per il contrasto alla pandemia.
Si tratta di una serie di “poteri straordinari” che sono attribuiti sia al governo, che alla Protezione Civile ed hanno lo scopo di contrastare efficacemente la pandemia in atto. Per questo motivo, due dei gruppi che sostengono il governo, il Partito democratico e Italia dei Valori, hanno chiesto che l’atto di proroga dello stato di emergenza sia abbinato a un decreto che stabilisca in maniera univoca il perimetro dentro al quale il governo potrà attuare le sue misure. Il capogruppo PD nella commissione “Affari Costituzionali”, Stefano Ceccanti, ha quindi messo a conoscenza del governo cinque punti per delimitare i poteri dei dpcm.
Le possibili variazioni nella vita dei cittadini italiani
Con questa proroga il governo mantiene la possibilità dell’istituzione di “zone rosse” in caso di nuovi focolai di contagio come è stato fatto in precedenza. Le zone rosse prevedono un confino totale e vietano gli scambi con le altre zone del paese.
Per quanto riguarda la riapertura delle scuole, questo provvedimento consentirà l’acquisto del materiale necessario per una ripartenza in sicurezza, dalle mascherine al gel, dai distanziatori in plexiglas ai banchi per il distanziamento, permettendo di evitare alcuni passaggi burocratici in modo da sveltire gli approvvigionamenti tramite dei percorsi agevolati. Nel caso in cui si presenti una seconda ondata di contagi, la proroga dello stato di emergenza consentirà alla Protezione Civile di reperire ulteriori posti letto per le cure anche in strutture non ospedaliere, come alberghi o caserme militari.
Per quanto riguarda i voli ci sarà la possibilità di effettuare il blocco dei voli aerei sia destinati che provenienti da paesi con alto rischio di contagio, ed inoltre potranno essere individuate le nazionalità non ammesse sul territorio italiano. Con la proroga anche i lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, potranno continuare con la pratica dello Smart working con modalità da concordare con le rispettive aziende. Per quanto riguarda la Pubblica Amministrazione è già valida una norma che prevede lo Smart working fino al prossimo 31 dicembre.
FONTE IMMAGINE: https://www.facebook.com/GiuseppeConte64/photos/a.385574775257827/993087234506575/
7 risposte su “Stato di emergenza prorogato fino al 15 ottobre: cosa comporta”
Vedo che la sig.Giancarlo,di mine vaganti se ne intende
IL commento della sig.Fabrizio si commenta da se’…emblema di un’Italietta che spara inutili sentenze,e che ha tempo da perdere.
tenga presente il PD che il suo comportamento di sostegno allo stato di emergenza anche se limitato od ottobre, ha permesso la sig. Conte di deridere (fatto grave) in parlamento il rappresentante dell’opposizione infischiandosene della sacralità del luogo e dell’etica .State attenti che le mine vaganti non si sa dove possono colpire Spero inoltre che il SUPERPARTE prenda qualche provvedimento in merito-
Vedo che la sig.Giancarlo, di mine vaganti se ne intende.
Nella sostanza la proroga e’un atto piu’che responsabile,diciamo necessario.Avanti cosi’,nonostante un’opposizione piu’che irresponsabile.
ma quale Italia dei valori? si riferisce a Italia dei non valori, quelli del Buffone.
Vale anche per quanto riguarda l’uso delle mascherine ?
Ciao