Il Superbonus non sarà prorogato al 31 dicembre. È quanto si apprende da fonti del Ministero dell’Economia. La scadenza resta fissata al 25 novembre.
Il superbonus non sarà prorogato al 31 dicembre. Lo dicono fonti del Ministero dell’Economia. La scadenza resta fissata al 25 novembre, come previsto dal decreto Aiuti Quater.
Superbonus: salta la proroga
Nessuna proroga del superbonus al 31 dicembre. È quanto si apprende da fonti del Mef. Resta dunque fissata al 25 novembre la scadenza per chiedere l’incentivo alle ristrutturazioni al 110%, come previsto dal decreto Aiuti Quater.
Precedentemente era stata valutata l’ipotesi di concedere la proroga per presentare la Comunicazione inizio lavori asseverata Superbonus (Cilas) ai soli condomini che avessero già deliberato i lavori entro quella data. Alla fine, però, si sarebbe deciso di non modificare la norma.
La proroga avrebbe consentito a chi presenta la comunicazione di inizio lavori nei tempi stabiliti di accedere all’aliquota del 110% anche nel 2023, ma le nuove proposte di modifica del governo al decreto Aiuti Quater non comprendono l’extra-time per consegnare i documenti al Comune e sfruttare il 110% anche nel 2023.
Con il decreto Aiuti quater il governo Meloni ha rimodulato la detrazione sul superbonus. Dal 2023, infatti, l’incentivo scenderà dal 110 al 90%.
Il bonus è stato invece prorogato per i proprietari di immobili unifamiliari (che dal 2023 sarebbero rimasti esclusi), a condizione che si tratti di prima casa e che i proprietari stessi non raggiungano una determinata soglia di reddito (15mila euro l’anno, innalzati in base al quoziente familiare).
Crediti d’imposta
È stata invece sciolta la questione dei crediti d’imposta maturati. Grazie a un emendamento del governo depositato al Senato c’è la possibilità che le cessioni a banche e assicurazioni passino da due a tre.
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha poi spiegato che sempre sul fronte del bonus edilizio sono in elaborazione specifiche modifiche all’articolo 9 del decreto Aiuti Quater “che consentiranno una maggiore circolazione dei titoli tra gli intermediari qualificati e che garantiranno dei cosiddetti prestiti ponte per le imprese edili che si trovano in possesso di tali crediti”.
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