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Tumore al seno, in approvazione test genomici gratuiti

Il Ministero della Salute ha in programma di rendere gratuiti i test genomici per tutte le donne affette da tumore al seno. Stanziati 20 milioni di euro.

Il Ministero della Salute ha in programma di rendere gratuiti i test genomici per tutte le donne affette da tumore al seno. Stanziati 20 milioni di euro.

Nella Legge di Bilancio del 2021 è stato previsto un fondo pari a 20 milioni di euro per garantire la possibilità alle donne di effettuare gratuitamente test genomici, e prevenire alcune cure per contrastare il tumore al seno. Non tutte le donne affette da tumore al seno, infatti, traggono benefici dalla chemioterapia post operazione. Per alcune la chemio potrebbe essere superficiale e questo test va a verificare proprio questo aspetto che tutela la salute della donna. Mancano, tuttavia, i decreti attuativi, che si spera arrivino presto.

Chi decide sul test

I test genomici oggi sono a discrezione degli oncologi e vanno valutati di caso in caso, ma gli specialisti li hanno definiti “rivoluzionari”. Essi, non solo rappresentano per la donna una opportunità fondamentale, ma servono anche a garantire un risparmio economico al sistema sanitario nazionale. Per questo motivo, gli oncologi chiedo che il servizio sia reso gratuito. Attualmente lo è solo in Lombardia, Toscana e Provincia autonoma di Bolzano e questo.

La dichiarazione

Francesco Cognetti, presidente della Fondazione Insieme contro il cancro, parlando del   del provvedimento ha detto che “il fondo di 20 mln è un risultato molto importante ma è necessario ora un decreto attuativo da parte del Ministero della Salute per sbloccare questi soldi. Garantire subito l’accesso ai test genomici su tutto il territorio è una battaglia di civiltà”. In favore della richiesta si stanno muovendo anche le associazioni di categoria, come Europa donna, che ha annunciato l’avvio di una campagna social in favore dell’approvazione. Il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri, ha sottolineato come “l’obiettivo finale sia fare in modo che i test genomici siano inseriti nei Livelli essenziali di Assistenza”.

La questione all’estero

I test genomici “sono utilizzati – ha dichiarato Saverio Cinieri presidente Aiom – quasi di routine in Francia, Germania, Gb ed Usa. Plaudiamo al fondo istituito dal governo ma ora bisogna garantire i test a tutte le donne per le quali sussiste un dubbio rispetto all’utilità della chemioterapia, che spesso viene effettuata per un approccio prudenziale”. A ciò si aggiunge un possibile risparmio per il Sevizio sanitario nazionale “pari a 7mila euro a paziente per le chemioterapie inutili non eseguite”. 

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FONTE IMMAGINE: https://pixabay.com/it/photos/donna-viso-ritratto-persone-3083390/

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