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Turni di notte: fanno più male alla salute degli uomini

Lavorare di notte può causare danni alla salute. I turni di notte influiscono di più sulla salute degli uomini. A dirlo è un recente studio.

Lavorare di notte può causare danni alla salute. I turni di notte influiscono di più sulla salute degli uomini. A dirlo è un recente studio.

Lavorare di notte può avere effetti deleteri per la salute. Lavoratori come infermieri, medici, operai o poliziotti hanno infatti turni di lavoro che sballano l’orologio biologico e causano un disallineamento del ritmo circadiano, con possibili impatti negativi sulla propria salute. Secondo un recente studio le conseguenze sono più evidenti per la salute degli uomini. Ecco perché.

Turni di notte: gli effetti sulla salute sono più evidenti negli uomini

I turni di lavoro notturni influiscono sulla salute. Lavorare di notte, infatti, sballa l’orologio biologico che regola il nostro organismo e dà il ritmo alle nostre giornate, facendoci capire quando è ora di dormire, di mangiare o di stare svegli. Le conseguenze sulla salute sono più evidenti negli uomini che nelle donne. A dirlo è uno studio pubblicato su Science Translational Medicine.

Lo studio

In un primo momento, gli autori dello studio hanno condotto degli esperimenti sui topi, di cui hanno manipolato l’ambiente per sballarne il ciclo giorno-notte in un modo simile a quello che sperimenta chi lavora di notte. Le femmine, anche quelle che avevano una dieta ricca di grassi (che può causare problemi di salute), si sono dimostrate molto più resistenti ai cambiamenti di ritmo rispetto ai maschi, che hanno, invece, avuto molta difficoltà ad adattarsi e hanno ridotto il tempo di corsa sulla ruota.

In particolare, gli studiosi hanno focalizzato l’attenzione sull’effetto del disallineamento circadiano sul funzionamento del microbioma e dei geni del fegato, rivelando nei maschi un notevole aumento di alcuni batteri intestinali spesso associati al diabete negli umani. Il microbioma delle femmine, invece, non è cambiato. Inoltre, un gruppo di geni del fegato, fondamentali per mantenere un metabolismo sano, ha perso quasi del tutto l’attività ritmica nei maschi, mentre è rimasto perfettamente funzionante nelle femmine.

Chiaramente, anche se i topi sono utilizzati spesso come cavie per capire il funzionamento del corpo umano, sono esseri notturni, con un ritmo circadiano diverso dal nostro. Pertanto, quanto scoperto non può automaticamente essere considerato valido per gli umani.

Gli studiosi, quindi, per confermare che quanto visto in laboratorio fosse valido anche per noi umani, hanno esaminato i dati riguardanti la salute di oltre 90.000 persone, che lavoravano su turni di notte, raccolti grazie a dispositivi indossabili come orologi o braccialetti smart.

Dall’analisi è emerso che, nonostante entrambi i sessi mostrassero una maggiore incidenza di sindrome metabolica (che comporta una serie di disturbi come pressione alta, alti livelli di glucosio nel sangue e un aumentato rischio di infarto) rispetto a chi non lavorava su turni, gli uomini erano effettivamente più a rischio rispetto alle colleghe donne con lo stesso tipo di impiego.

fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/operaio-edile-lavori-di-costruzione-549086/

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