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U2, a marzo arriva la raccolta ‘Songs Of Surrender’
Il 17 marzo uscirà il nuovo album degli U2, ‘Songs Of Surrender’, una raccolta di 40 canzoni, scelte tra i maggiori successi della band irlandese.
Il 17 marzo uscirà il nuovo album degli U2, ‘ Songs Of Surrender’, una raccolta di 40 canzoni, scelte tra i maggiori successi della band irlandese.
Gli U2 hanno annunciato sui social che il prossimo 17 marzo uscirà il loro nuovo progetto discografico “Songs Of Surrender“, una raccolta, suddivisa in quattro album, dei grandi successi della band irlandese, rivisitati in una nuova versione.
U2, il nuovo album in arrivo a marzo
Il prossimo 17 marzo – data simbolica per l’Irlanda perché si festeggia San Patrizio, patrono del Paese – uscirà il nuovo lavoro discografico degli U2, intitolato “Songs Of Surrender“, che conterrà 40 brani di successo della band ri-registrati e ri-immaginati per il 2023, suddivisi in quattro album. Ad annunciarlo è stata la stessa band sui social, con un video che, sulle note di “Beautiful Day”, raccoglie immagini storiche del gruppo. Ad anticipare l’uscita del progetto, il singolo “Pride (In the Name of Love)”, rilasciato nella giornata del 12 gennaio.
La raccolta, curata e prodotta da The Edge, è frutto delle sessioni di studio registrate negli ultimi due anni e comprende le canzoni più celebri della band, tra cui “With Or Without You”, “One”, “Beautiful Day”, “Sunday Bloody Sunday” e “Invisible”. Ogni brano è stato nuovamente registrato. Sono stati rivisitati gli arrangiamenti e, in alcuni casi, anche i testi.
“La musica ti permette di viaggiare nel tempo, e siamo diventati curiosi di scoprire come sarebbe stato portare alcune delle nostre canzoni degli inizi con noi nel presente, dando loro una veste del 21mo secolo. Quello che è iniziato come un esperimento, mentre molte delle nostre canzoni si vestivano di nuove interpretazioni, si è velocemente trasformato in una personale ossessione. L’intimità prendeva il posto dell’urgenza del post-punk. Nuovi ritmi, nuove tonalità e in alcuni casi sono arrivati nuovi accordi e nuovi testi. È venuto fuori che una grande canzone è qualcosa di indistruttibile”, ha spiegato il chitarrista The Edge, aggiungendo che il processo di selezione delle canzoni da rivisitare “è iniziato con una serie di demo”.
“Ho osservato cosa resta di una canzone quando tutti gli elementi, tranne quelli essenziali, vengono tolti. L’altro obiettivo principale era trovare modi per portare intimità nelle canzoni, poiché la maggior parte di esse era stata originariamente scritta pensando a concerti dal vivo. Esaminando questi provini con il produttore Bob Ezrin, è stato molto facile vedere quelli che funzionavano subito e quelli che avevano bisogno di più lavoro. Siamo entrati tutti nella mentalità del less is more”, ha dichiarato il curatore della raccolta.
Quattro album separati
Come anticipato, le 40 canzoni saranno raccolte in 4 album separati ognuno dei quali prende il nome di uno dei componenti della band.
“Ascoltare le canzoni interagire tra loro, e trovare l’ordine dei quattro album è stato molto emozionante; trovare i passaggi più sorprendenti, avere l’opportunità di fare come un Dj. Una volta decisi i 4 differenti album è stato facile decidere chi dovesse rappresentare ognuno di loro”, ha raccontato The Edge.
Il titolo del nuovo progetto discografico del gruppo irlandese richiama quello dell’autobiografia di Bono Vox, “Surrender: 40 Songs, One Story” (in Italia “Surrender”), pubblicata ad inizio novembre, in cui il leader degli U2 racconta la sua infanzia e adolescenza a Dublino, parla dell’ascesa e del successo della sua band e anche del suo impegno come attivista a livello mondiale. Il numero 40 contenuto nel titolo del libro fa riferimento ai 40 capitoli che compongono il volume, ognuno dei quali prende il nome da una canzone degli U2 ed è accompagnato da disegni creati dallo stesso cantante.
“Quando ho iniziato a scrivere questo libro, speravo di entrare nel dettaglio di ciò che, in precedenza, avevo solo abbozzato nelle canzoni. Le persone, i luoghi e le possibilità della mia vita”, ha spiegato Bono.
Riguardo al titolo “Surrender” della sua autobiografia, il frontman degli U2 aveva spiegato: “Arrendersi è una parola carica di significato. Sono cresciuto in Irlanda negli anni Settanta con i pugni alzati (musicalmente parlando), questo non era un concetto per me naturale. Sono ancora alle prese con questo ‘comando’ umiliante. Nella band, nel mio matrimonio, nella mia fede, nella mia vita da attivista, sono ancora alle prese con questo atto di umiltà. Surrender è la storia della mancanza di progresso di un pellegrino… Con una buona dose di divertimento lungo il percorso”.
La collezione dei grandi successi degli U2 sarà disponibile in formato digitale 40 tracce, Cd Standard (16 tracce), CD Deluxe (20 tracce), 4 CD Boxset, 4 Lp Boxset, Edizione 2 LP Nero (20 tracce) e Edizione Limitata 2 LP Silver (20 tracce).
La tracklist
Di seguito la lista delle tracce di “Songs Of Surrender”:
Side 1 – The Edge
1. One
2. Where The Streets Have No Name
3. Stories For Boys
4. 11 O’Clock Tick Tock
5. Out Of Control
6. Beautiful Day
7. Bad
8. Every Breaking Wave
9. Walk On (Ukraine)
10. Pride (In The Name Of Love)
Side 2 – Larry
1. Who’s Gonna Ride Your Wild Horses
2. Get Out Of Your Own Way
3. Stuck In A Moment You Can’t Get Out Of
4. Red Hill Mining Town
5. Ordinary Love
6. Sometimes You Can’t Make It On Your Own
7. Invisible
8. Dirty Day
9. The Miracle Of Joey Ramone
10. City Of Blinding Lights
Side 3 – Adam
1. Vertigo
2. I Still Haven’t Found What I’m Looking For
3. Electrical Storm
4. The Fly
5. If God Will Send His Angels
6. Desire
7. Until The End Of The World
8. Song For Someone
9. All I Want Is You
10. Peace On Earth
Side 4 – Bono
1. With Or Without You
2. Stay
3. Sunday Bloody Sunday
4. Lights Of Home
5. Cedarwood Road
6. I Will Follow
7. Two Hearts Beat As One
8. Miracle Drug
9. The Little Things That Give You Away
10. 40
fonte immagine: https://www.facebook.com/photo/?fbid=717030406455263&set=a.283049706520004
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Nessuna prova di razzismo a Juan Jesus: Acerbi assolto
Il giocatore dell’Inter Acerbi assolto
Nel mondo dello sport, ogni tanto emergono controversie che scuotono gli appassionati e la comunità sportiva nel suo complesso. Una di queste situazioni si è verificata recentemente nel calcio italiano, coinvolgendo due giocatori di spicco: Juan Jesus del Napoli e Francesco Acerbi dell’Inter. La controversia è stata generata da presunte accuse di comportamento razzista da parte di Acerbi nei confronti di Juan Jesus durante un incontro sul campo. Tuttavia, dopo un’attenta indagine, nessuna prova di razzismo a Juan Jesus: Acerbi assolto. Le autorità sottolineano la mancanza di prove concrete a sostegno delle accuse.
Questa vicenda ha suscitato grande interesse e dibattito nell’ambito del calcio italiano e internazionale, con molti media che hanno seguito da vicino lo sviluppo della situazione. Tuttavia, è importante analizzare i fatti in modo obiettivo e approfondito, evitando di lasciarsi trascinare da speculazioni e rumor. In questo articolo, esamineremo attentamente gli eventi che hanno portato a questa controversia, analizzando le prove disponibili e le conclusioni delle autorità competenti.
Il diverbio
La vicenda ha avuto origine durante un match di alto profilo tra Napoli e Inter, due delle squadre più importanti della Serie A italiana. Durante la partita, si è verificato un alterco tra Juan Jesus e Francesco Acerbi, che ha attirato l’attenzione degli spettatori e dei media. In seguito alla partita, sono emerse voci secondo cui Acerbi avrebbe rivolto insulti razzisti a Juan Jesus durante l’incontro. Queste accuse hanno immediatamente scatenato una forte reazione da parte dell’opinione pubblica e dei dirigenti sportivi, che hanno chiesto un’indagine approfondita sull’incidente.
Le autorità competenti hanno avviato un’indagine immediata per fare chiarezza sulla situazione. Sono stati interpellati arbitri, giocatori e testimoni oculari presenti durante la partita al fine di raccogliere prove e testimonianze utili per stabilire la verità. Tuttavia, nonostante gli sforzi profusi, non è emerso alcun elemento che confermasse le accuse di comportamento razzista da parte di Acerbi. Le testimonianze raccolte non hanno fornito alcun riscontro sostanziale alle accuse, e le immagini delle telecamere presenti allo stadio non hanno rilevato comportamenti sospetti o discriminatori da parte del giocatore dell’Inter.
Mancanza di prove concrete
Di fronte alla mancanza di prove concrete, le autorità incaricate dell’indagine hanno concluso che non vi erano elementi sufficienti per sostenere le accuse di razzismo nei confronti di Acerbi. Questa decisione ha sollevato un sospiro di sollievo tra i sostenitori dell’Inter e ha posto fine alla speculazione mediatica che aveva circondato l’incidente. Tuttavia, è importante sottolineare che la questione del razzismo nello sport resta un tema di grande importanza e sensibilità, e deve essere affrontato con la massima serietà e determinazione.
La controversia tra Juan Jesus e Francesco Acerbi ha messo in luce l’importanza di affrontare le questioni legate al razzismo nello sport con una mentalità aperta e inclusiva. Sebbene in questo caso specifico non siano emerse prove di comportamento razzista, è fondamentale rimanere vigili e pronti a intervenire ogni volta che si verificano episodi di discriminazione o intolleranza. Le squadre, le istituzioni sportive e gli organi preposti devono lavorare insieme per promuovere un ambiente di gioco sano e rispettoso, in cui ogni giocatore si senta al sicuro e rispettato.
Sport e razzismo
La vicenda che ha coinvolto Juan Jesus e Francesco Acerbi ha evidenziato l’importanza di affrontare le questioni legate al razzismo nello sport con responsabilità e determinazione. Sebbene le accuse di comportamento razzista nei confronti di Acerbi siano state respinte per mancanza di prove, questo episodio ci ricorda che il lavoro per combattere il razzismo nello sport è tutt’altro che concluso. È fondamentale continuare a sensibilizzare giocatori, tifosi e dirigenti sulle conseguenze negative del razzismo e lavorare insieme per creare un ambiente di gioco inclusivo e rispettoso per tutti. Solo così possiamo assicurare che lo sport rimanga un veicolo di unità e integrazione, capace di superare le barriere culturali e promuovere valori universali di solidarietà e tolleranza.
[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/martelletto-giustizia-giudice-7499911/]
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Crolla il ponte di Baltimora per un’urto con una nave cargo
Il recente crollo del ponte a Baltimora ha scosso gli Stati Uniti, suscitando preoccupazione e interrogativi sulla sicurezza delle infrastrutture. L’incidente è stato causato dall’urto di una nave cargo, che ha portato al cedimento del ponte, generando conseguenze disastrose. In questo articolo, esploreremo gli eventi che hanno portato a questa tragedia, le sue implicazioni e le misure necessarie per prevenire simili incidenti in futuro.
La Cronaca dell’Incidente
La città di Baltimora è stata scossa da un evento tragico quando un ponte importante è crollato dopo essere stato colpito da una nave cargo. L’incidente ha avuto luogo durante le operazioni di navigazione della nave nel porto di Baltimora. Secondo i rapporti preliminari, la nave ha perso il controllo a causa di condizioni meteorologiche avverse o guasti tecnici, finendo per urtare violentemente contro il pilone centrale del ponte.
Le immagini e i video dell’incidente hanno rapidamente fatto il giro dei media e dei social media, mostrando la devastazione causata dal crollo del ponte e l’impatto sulla circolazione stradale e marittima della zona. Le autorità locali hanno prontamente avviato operazioni di soccorso e recupero, ma il bilancio delle vittime è risultato tragico, con numerose persone ferite e alcune purtroppo decedute.
Le Cause dell’Incidente
Le indagini sull’incidente sono ancora in corso, ma finora sembra che una combinazione di fattori abbia contribuito alla tragedia. Le condizioni meteorologiche avverse potrebbero aver compromesso la visibilità e la manovrabilità della nave, mentre guasti tecnici o errori umani potrebbero aver aggravato la situazione. È chiaro che la sicurezza delle infrastrutture e delle operazioni marittime deve essere rafforzata per evitare che simili incidenti si ripetano in futuro.
Implicazioni e Conseguenze
L’urto della nave cargo e il conseguente crollo del ponte hanno avuto una serie di conseguenze immediate e a lungo termine. Oltre alle perdite umane e ai danni materiali, l’incidente ha interrotto la circolazione stradale e marittima nella zona, con ripercussioni sul trasporto di merci e sulle attività economiche locali. Inoltre, ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza delle infrastrutture in tutta la nazione, mettendo in evidenza la necessità di un’attenta manutenzione e supervisione.
Misure di Prevenzione e Sicurezza
Per prevenire futuri incidenti simili, è fondamentale adottare misure efficaci di prevenzione e sicurezza. Queste possono includere controlli più rigorosi sulle condizioni delle navi e delle infrastrutture portuali, la formazione adeguata degli equipaggi e l’implementazione di tecnologie avanzate per monitorare e gestire il traffico marittimo. Inoltre, è essenziale migliorare la manutenzione e il monitoraggio delle infrastrutture esistenti per garantire la loro sicurezza e integrità a lungo termine.
L’incidente del crollo del ponte a Baltimora è stato un evento tragico che ha messo in evidenza la vulnerabilità delle infrastrutture e la necessità di rafforzare le misure di sicurezza e prevenzione. È fondamentale che le autorità locali e nazionali agiscano prontamente per implementare le raccomandazioni emerse dalle indagini sull’incidente e per garantire la sicurezza delle infrastrutture e delle operazioni marittime in tutto il paese. Solo attraverso un impegno congiunto e un investimento continuo nella sicurezza delle infrastrutture possiamo evitare tragedie simili e proteggere le vite e le proprietà dei nostri cittadini.
[fonte immagine: https://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/usa-ponte-baltimora-crolla-schianto-nave_79670268-202402k.shtml]
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Cosa succede se si affida un satellite all’intelligenza artificiale?
Nel vasto regno dello spazio, l’unione tra la tecnologia spaziale e l’intelligenza artificiale sta aprendo nuove frontiere e offrendo soluzioni innovative. Uno degli sviluppi più significativi di questa convergenza è l’affidamento di satelliti all’intelligenza artificiale (IA). Cosa succede se si affida un satellite all’intelligenza artificiale?
Il matrimonio tra spazio e IA
Gli satelliti sono stati a lungo strumenti vitali per esplorare e comprendere lo spazio, oltre che per fornire servizi essenziali sulla Terra, come la comunicazione, la navigazione e l’osservazione della Terra. Tuttavia, i tradizionali satelliti sono stati progettati con sistemi di controllo e monitoraggio umani. Qui entra in gioco l’intelligenza artificiale.
L’intelligenza artificiale offre la capacità di elaborare enormi quantità di dati in tempo reale, di apprendere da essi e di prendere decisioni autonome. Applicata ai satelliti, l’IA consente una maggiore autonomia operativa, riducendo la dipendenza dai comandi umani e consentendo una risposta più rapida agli eventi in tempo reale.
Applicazioni dei satelliti con intelligenza artificiale
1. Osservazione della Terra: Gli satelliti dotati di IA possono analizzare i dati raccolti dalle immagini satellitari per rilevare cambiamenti ambientali, monitorare il clima, identificare fenomeni naturali e fornire informazioni cruciali per la gestione delle risorse naturali e la mitigazione dei disastri.
2. Navigazione spaziale: L’IA può ottimizzare le rotte dei satelliti per massimizzare l’efficienza energetica e ridurre il rischio di collisioni nello spazio congestionato.
3. Comunicazioni: L’IA può migliorare la gestione delle reti satellitari, ottimizzando la distribuzione delle risorse e garantendo una connettività affidabile anche nelle condizioni più sfavorevoli.
4. Esplorazione spaziale: L’intelligenza artificiale può consentire ai satelliti di adattarsi e reagire autonomamente alle condizioni ambientali in esplorazioni oltre il nostro sistema solare, rendendo possibili missioni più complesse e ambiziose.
Vantaggi dell’IA nei satelliti
– Riduzione dei costi: Con l’IA, i satelliti possono operare in modo più efficiente, riducendo la necessità di costose missioni di manutenzione e aggiornamento.
– Risposta rapida: Grazie alla capacità di elaborazione in tempo reale, i satelliti con IA possono rilevare e rispondere agli eventi quasi istantaneamente, consentendo una migliore gestione delle emergenze e delle crisi.
– Miglioramento delle prestazioni: L’IA può ottimizzare le operazioni dei satelliti, migliorando la precisione delle misurazioni e l’affidabilità dei servizi forniti.
Sfide e considerazioni etiche
Nonostante i numerosi vantaggi, l’affidamento di satelliti all’intelligenza artificiale solleva anche alcune sfide e preoccupazioni:
– Affidabilità: L’affidabilità dei sistemi basati sull’IA è ancora soggetta a questioni di sicurezza e robustezza. Un malfunzionamento dell’IA potrebbe avere gravi conseguenze.
– Privacy e sicurezza: L’uso dell’IA nei satelliti potrebbe sollevare preoccupazioni riguardo alla privacy e alla sicurezza dei dati, specialmente quando si tratta di immagini satellitari ad alta risoluzione.
– Responsabilità: Chi è responsabile in caso di errori o danni causati da decisioni autonome prese dall’IA a bordo dei satelliti? Questa è una domanda importante che richiede una risposta chiara.
Affidare un satellite all’intelligenza artificiale apre un mondo di possibilità nel campo dell’esplorazione spaziale, delle telecomunicazioni e dell’osservazione della Terra. Tuttavia, è fondamentale affrontare le sfide tecniche, etiche e legali associate a questa convergenza. Con una corretta gestione e un’attenta considerazione degli impatti, l’IA potrebbe trasformare radicalmente il settore spaziale, portando a nuove scoperte e benefici per l’umanità.
[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/terra-spazio-satelliti-monitoraggio-79533/]
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