I ministri europei dell’energia, in video conferenza, si sono confrontati sulle tematiche energetiche e sulla sofferenza del settore delle energie rinnovabili. È importante, ora più che mai, riuscire a preservare le tecnologie pulite. A dirlo è il commissario europeo Kadri Simson.
Il confronto europeo e i risultati
Ieri è stato un momento di confronto tra chi si occupa di energia. Con una video conferenza è stato possibile valutare l’efficacia delle misure adottate per il sistema energetico europeo finora e quali sono le prospettive per il futuro volte ad un loro rafforzamento. Inoltre si è identificato il modo in cui il comparto energetico potrà aiutare la ripresa nel breve e lungo periodo.
Tomislav Coric dichiara che il momento è propizio per riflettere su come il settore energetico sia in grado di elevare l’economia e, quindi, proprio per questo è importante incentivare ancora di più una transizione verso una filosofia green. Con lo stop delle imprese e il lockdown dovuto alla pandemia da coronavirus, inoltre, è stato possibile dimostrare l’utilità dell’energia pulita anche dal punto di vista economico.
Il Green Deal europeo
A proporre il Green Deal europeo è stata Ursula Von Der Leyen, presidente della Commissione Europea. Questo piano si propone come un punto centrale del risanamento europeo che affianca l’edilizia e le infrastrutture. Ovviamente per mettere in pratica ciò è necessario tenere una direzione univoca nella transizione.
Ad oggi, però, resta certo il dato relativo alla sofferenza del sistema energetico europeo, anche se non è stato disposto alcuno stop circa l’approvvigionamento. È importante, quindi, evitare che venga meno la cooperazione tra gli Stati Membri e che si continui ad agire a fronte di misure di preparazione solide ed efficaci.
Le preoccupazioni dell’esecutivo europeo
L’industria delle energie rinnovabili, in particolare il comparto solare ed eolico, è risultato vulnerabile in questo momento storico, andando a indebolire la catena di approvvigionamento. Ciò significa, quindi, riduzione di investimenti e ritardi nei mercati non ancora consolidati. Inoltre è stata rilevata un’interruzione della produzione di tali sistemi in Europa.
Cosa succederà dopo l’emergenza Coronavirus? Sicuramente l’Europa è intenzionata a puntare sempre di più all’energia green e, quindi, al Green Deal europeo. Tutti gli sforzi dovranno essere riversati tutti sul settore edilizio, incentivando la riqualificazione energetica di strutture sanitarie, scuole, piccole e medie imprese ma anche delle case private.
Per realizzare tutto ciò è necessario rendere il processo più rapido e concreto. A tal riguardo, quindi, si inserisce l’iniziativa “Renovation Wave” che verrà presentata in settembre. In questo modo si cercherà di aumentare l’utilità dell’energia green all’interno del mercato europeo.
Potrebbe interessarti anche Gas serra: emissioni ridotte in Italia grazie al Covid- 19
2 risposte su “UE: preoccupazione per l’industria delle energie rinnovabili”
E’ sicuramente una strada da perseguire, anche perché le perforazioni infinite del sottosuolo portano sconquasso: ripetute scosse telluriche recenti, pur di bassa intensità ne sono la prova. Peccato che queste informazioni non facciano notizia!
Rimane ancora un comparto, quello della trazione, che fa resistenza; altro settore da convertire con la massima urgenza: dobbiamo sempre arrivare alle costrizioni per prendere provvedimenti adeguati?
Durante il fermo obbligatorio l’aria è tornata respirabile, purtroppo svanirà molto presto con la riapertura delle attività.
Ricordiamoci che la Terra non ci appartiene e può vivere benissimo senza di noi … anzi non aspetta altro e i segnali sono inequivocabili
sono sicuramente in accordo,vanno semplificate le procedure, e invogliare i condomini con aiuti economici poichè gli italiani sono sempre più vecchi e non hanno le risorse per lo scopo suddetto,grazie