L’UE firmerà un contratto per l’acquisto di 300 milioni di dosi del vaccino Pfizer-Biontech e attiva nuovi strumenti di prevenzione.
L’Unione Europea ha dato il via libera al contratto per il vaccino anti-Covid 19 annunciato da Pfizer-Biontech. Le dosi previste sono 300 milioni. A dare l’annuncio è stato il portavoce dell’esecutivo, Eric Mamer. La situazione di emergenza sanitaria europea richiede la necessità di mettere in campo una azione comune efficace. Stella Kyriakides, commissario alla salute europea, ha ipotizzato anche la formazione di una task force da subito attiva, con il compito di sostenere gli Stati membri. Inoltre, Stella Kyriakides ha dichiarato che già tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021 potrebbero arrivare le prime dosi del vaccino.
Le altre proposte
Stella Kyriakides ha avanzato una serie di proposte per irrobustire il Centro europeo per la prevenzione ed il controllo delle malattie (Ecdc), tra queste dare maggiore forza all’impegno dell’Agenzia europea del farmaco (Ema) attraverso la possibilità di monitorare le potenziali carenze di medicinali e dei dispositivi medici, per far sì che i vari Paesi dell’UE abbiano gli stessi parametri. All’Ema sarà dato, inoltre, un ruolo maggiore “nel coordinare le sperimentazioni cliniche e la ricerca sui vaccini, fondamentale – ha dichiarato Stella Kyriakides – in una situazione di emergenza, in cui la velocità è essenziale“. Infine, è stata richiesta l’attivazione di un’autorità Ue specializzata nel dare risposte immediate in caso di emergenze sanitarie ed, eventualmente, per anticiparne la minaccia.
I dati del contagio
Attualmente, nel mondo, i contagi positivi ammontano ad oltre 52 milioni. Gli Stati Uniti sono i più colpiti seguiti da India e Brasile. La Francia è il primo stato dell’Unione Europea a comparire tra i paesi più contagiati, trovandosi al quarto posto con i suoi 1,87 milioni di positivi. L’Italia è al decimo posto, dove i contagi, ad oggi, hanno superato il milione. Quotidianamente si registrano in Italia, oltre 30mila nuovi contagi, facendo crescere costantemente la curva statistica. Salgono anche i pazienti in terapia intensiva e in rianimazione. Cala, invece, il rapporto tra i tamponi positivi e i test effettuati: l’ultimo dato si attesta sul 14,6%, in calo dell’1,5%.
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