La campagna vaccinale, seppur a rilento, continua a proseguire in Italia e a proposito del personale sanitario ‘no vax’ vi sono delle importanti novità. Scopriamo nel dettaglio le ipotesi al vaglio e quali potrebbero essere le conseguenze per i sanitari che rifiutano il vaccino covid.
Obbligo di sottoporsi al vaccino covid adesso per medici e infermieri che sinora hanno rifiutato l’immunizzazione, scudo penale per gli operatori sanitari impegnati nelle somministrazioni e ampliamento degli indennizzi per chi, a seguito del vaccino, subisce lesioni permanenti: sono questi i contenuti di un decreto Covid al quale il Governo lavora in queste ore. Il provvedimento potrebbe approdare presto al Consiglio dei ministri, forse già la prossima settimana.
Vaccino Covid obbligatorio per i sanitari: tutte le novità
La misura è stata annunciata da Mario Draghi durante la conferenza stampa di venerdì 26 marzo. Draghi ha sottolineato: “Il governo intende intervenire: non va bene che operatori sanitari non vaccinati siano a contatto con malati”.
La legge sull’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari che pur essendo a contatto con i malati decidono di non immunizzarsi dovrebbe prevedere sanzioni graduali che vanno dalla sospensione fino al licenziamento o al cambio di mansioni per chi continua a rifiutare il vaccino.
“Per i medici la vaccinazione – ha detto Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri – è anche un dovere deontologico, in quanto hanno il dovere etico di tutelare se stessi e gli altri. Credo sia necessario analizzare il fenomeno e capire davvero di che numeri parliamo”.
Tra gli infermieri dipendenti dal Servizio sanitario nazionale i “no vax” sono un centinaio su un totale di 254mila. Il decreto dovrebbe introdurre l’obbligo non per tutti gli operatori sanitari ma solo per quelli che sono a diretto contatto con i pazienti.
Vaccino Covid obbligatorio: lo scudo penale per gli operatori sanitari
Nel decreto del governo dovrebbe rientrare anche uno “scudo penale” per gli operatori sanitari impegnati nelle somministrazioni (medici, infermieri, farmacisti).
“Stiamo affrontando una malattia che è comparsa solo un anno fa e ci siamo esposti in termini di responsabilità – ha spiegato Anelli – quindi crediamo si debba intervenire sul trattamento del Covid nel suo complesso, non vogliamo travolgere le regole della giustizia ma occorre una interpretazione della colpa grave lasciando solo alcune situazioni eclatanti”.
Fonte Immagine:https://pixabay.com/it/photos/vaccinazione-impfspritze-medico-2722937/
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