La somministrazione del vaccino covid prosegue a ritmi serrati e già una buona percentuale della popolazione ha ricevuto la seconda dose o la riceverà entro la fine dell’estate. La variante Delta continua a destare preoccupazione e al vaglio vi è l’ipotesi della somministrazione della terza dose del vaccino covid. Scopriamo cosa dicono gli esperti.
Quanto dura la protezione del vaccino covid? Quando sarà il richiamo? Sono questi gli interrogativi che sia la popolazione che gli studiosi si stanno ponendo soprattutto in questo periodo. Alla luce dell’incremento dei contagi a causa della variante Delta anche per quanto riguarda la somministrazione del vaccino covid qualcosa potrebbe cambiare, infatti avanza l’ipotesi della terza somministrazione. Scopriamo tutte le novità e il parere degli esperti.
Vaccino covid: gli esperti si esprimono sulla terza somministrazione
Sull’ipotesi di una terza dose di vaccino Covid dopo aver completato il ciclo vaccinale secondo quanto dichiarato all’interno di una nota dall’Agenzia europea del farmaco (Ema) e dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc),, al momento è troppo presto per confermare se e quando sarà necessaria in quanto non ci sono ancora abbastanza dati dalle campagne di vaccinazione e dagli studi in corso per capire quanto durerà la protezione dai vaccini, considerando anche la diffusione di varianti.
“Qualsiasi nuova prova che si renderà disponibile su questo argomento sarà rapidamente esaminata – assicurano Ema e Ecdc – I dati sull’efficacia che arrivano dagli studi ‘real life’ dall’Europa e da altre parti del mondo sono di particolare interesse per integrare i dati degli studi clinici che indagano sulle dosi di richiamo”.
I produttori del vaccino covid nel frattempo stanno studiando l’effetto di quelli che si chiamano ‘booster’, cioè il richiamo di una terza dose del vaccino Covid-19 che possa essere fatta in autunno, nel caso della perdita di protezione, sia a causa del virus sia a causa del troppo tempo trascorso dalla vaccinazione.
Il virologo Fabrizio Pregliasco, docente dell’Università Statale di Milano, vede la necessità di una terza dose di vaccino Covid sui pazienti immunodepressi e nelle Rsa: “Bisogna valutarne l’opportunità sui più fragili – spiega all’Adnkronos Salute – e su quelli che nelle Rsa sono stati vaccinati proprio all’inizio, nei primi giorni”.
Vaccino covid e terza dose: il parere del farmacologo Silvio Garattini
Il farmacologo Silvio Garattini a proposito dell’ipotesi della somministrazione di una terza dosa del vaccino covid ha spiegato ai microfoni dell’Andkronos salute che “non c’è nessuna base scientifica per parlare di una terza dose di vaccino anti Covid. E’ l’industria che ne parla. Ma per pensare a una strategia del genere ci vuole uno studio clinico controllato che, al momento, non è stato pubblicato. Non sappiamo quale può essere l’efficacia, né la tossicità. E poi ci vuole l’approvazione da parte dell’Ema per il cambiamento di posologia. Non si può fare ciò che si vuole. Ci sono regole precise a salvaguardia di tutti”
Per quanto riguarda l’ipotetica terza somministrazione del vaccino covid ci sono diversi elementi da valutare come ad esempio quanto dura l’efficacia della vaccinazione completata e le varianti in circolazione. Ad oggi nulla ci dice che sia davvero utile o necessaria una terza somministrazione: potrebbe esserlo, ma per capirlo servono le sperimentazioni.
Fonte Immagine:https://www.pexels.com/it-it/foto/salute-laboratorio-medico-medicina-5863389/
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