Il vaccino anti-Covid ci darebbe una immunità a lungo termine, come determinato da uno studio australiano. Chi si vaccina dovrà firmare un modulo di consenso.
Il vaccino anti-Covid è lo strumento efficace per raggiungere il prima possibile l’immunità di gregge, ma per quanto tempo il vaccino può proteggerci? Sull’immunità ancora non si hanno dati precisi, bisogna attendere del tempo per analizzare i risultati e avere delle certezze. Secondo uno studio australiano, presentato dai ricercatori della Monash University le persone che sono state colpite da Covid-19 hanno una memoria immunitaria protettiva di almeno otto mesi. La ricerca è stata pubblicata su ‘Science Immunology’ ed è la prima risposta certa sull’immunità, che fornirebbe anche la prova che i vaccini funzioneranno per lunghi periodi. “Questi risultati – ha dichiarato Menno van Zelm, del Dipartimento di Immunologia e Patologia della Monash University – sono importanti perché mostrano, in modo definitivo, che i pazienti infettati dal virus di Covid-19 conservano in realtà l’immunità contro il virus e la malattia“.
Le dichiarazioni degli
Anche gli esperti italiani sono fiduciosi sull’immunità per lungo termine del vaccino. Guido Rasi, ex direttore esecutivo dell’Agenzia europea del farmaco Ema e microbiologo dell’università Tor Vergata di Roma, nel corso della trasmissione televisiva Agorà, ha dichiarato: “io mi aspetto un’immunità di 9-12 mesi come minimo. Tra 6 mesi avremo una stima realistica, per ora sono tutte ipotesi. Fondamentale è fare una campagna di monitoraggio molto stretta per capire tutte queste cose”. Domenico Arcuri, commissario straordinario all’emergenza Covid 19, ha invece dichiarato nel giorno del V-Day: «Per l’autunno auspichiamo di raggiungere l’immunità di gregge, con l’80% degli italiani vaccinati. E in quel momento che saremo davvero fuori dal tunnel».
Il modulo di consenso
Le prime 9.750 dosi del vaccino Pfizer-BioNTech giunte in Italia sono state somministrate a specifiche categorie: personale medico, infermieristico e ospiti delle RSA. Prima di ricevere l’inoculazione del vaccino, i soggetti coinvolti hanno firmato un modulo di consenso. Questo modulo sarà sottoposto per visione e firma a tutti coloro che su base volontaria decideranno di ricevere il vaccino. Secondo il Piano nazionale di vaccinazione, in Italia, ci sarà una prima fase in cui le dosi di vaccino saranno in totale 1.833.975. La seconda fase sarà di 2.507.700 dosi, che serviranno per la somministrazione della seconda dose alle categorie prioritarie, nonché di avviare la vaccinazione della popolazione più fragile, secondo le priorità.
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FONTE IMMAGINE: https://pixabay.com/it/photos/siringa-ago-siringa-monouso-1973129/