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Vaccino Johnson, la Fda ha chiesto la sospensione in Usa

Sospeso in via precauzionale il vaccino Johnson negli Usa, a seguito della morte di una donna e di altri cinque casi sospetti di trombosi rare.

Sospeso in via precauzionale il vaccino Johnson negli Usa, a seguito della morte di una donna e di altri cinque casi sospetti di trombosi rare.

La Food and Drug Administration ha chiesto la sospensione immediata negli Usa del vaccino monodose Janssen, prodotto da Johnson & Johnson, a seguito del verificarsi di sei casi di trombosi rare in soggetti a cui era stato inoculato il composto statunitense.

Come riportato dal New York Times, che cita funzionari informati sul caso, si tratta di donne di età compresa tra i 18 e i 48 anni che hanno sviluppato una malattia rara che coinvolge coaguli di sangue nelle due settimane successive alla somministrazione del vaccino. Una di queste donne è morta, mentre un’altra è ricoverata in condizioni critiche.

Al momento negli Stati Uniti sono circa sette milioni le persone che hanno ricevuto il vaccino Johnson & Johnson.

La Fda sospende il vaccino Johnson

“Raccomandiamo una pausa nell’uso di questo vaccino per cautela”, così la Food and Drug Administration ha annunciato su Twitter la sospensione del vaccino Janssen.

Le autorità sanitarie americane hanno spiegato che la decisione è stata presa in via precauzionale, a seguito della morte sospetta di una donna e del ricovero di una seconda in condizioni critiche.

I casi osservati, fanno sapere la Food and Drug Administration e i Centers for Disease Control, sono “estremamente rari” ma “la sicurezza del vaccino per il Covid è una priorità per il governo federale”.

“Quello che vediamo per i vaccini Johnson&Johnson è simile a quanto osservato con AstraZeneca”, hanno riferito le autorità sanitarie americane durante un incontro tenuto per spiegare il motivo della raccomandazione di una pausa nella somministrazione del vaccino J&J. Janssen è infatti a vettore virale, come quello sviluppato da AstraZeneca. I problemi rilevati con il vaccino Johnson&Johnson si hanno in media nove giorni dopo la somministrazione.

Ritardate consegne in Europa

Attraverso una nota ufficiale, la Johnson&Johnson ha spiegato di aver deciso di ritardare le consegne dei suoi vaccini in Europa. “Siamo a conoscenza degli estremamente rari problemi avuti da un piccolo numero di persone che hanno ricevuto il nostro vaccino. Il Cdc e la Fda stanno rivedendo i dati relativi a sei casi negli Stati Uniti su oltre 6,8 milioni di dosi somministrate. Per precauzione, il Cdc e la Fda hanno raccomandato una pausa nell’uso del nostro vaccino. Stiamo rivedendo questi casi con le autorità europee e abbiamo deciso in via proattiva di ritardare le consegne all’Europa”, si legge nel comunicato.

Nessun impatto sulle vaccinazioni

Intanto, dalla Casa Bianca fanno sapere che la sospensione di Janssen non avrà nessun impatto significativo sulle vaccinazioni negli stati Uniti perché chi si era prenotato per il vaccino J&J avrà un’alternativa: “La pausa al vaccino Johnson&Johnson non avrà un impatto significativo sul nostro piano di vaccinazioni: gli Stati Uniti hanno sufficienti disponibilità per mantenere l’attuale velocità di vaccinazioni”, riferiscono. La Casa Bianca aggiunge inoltre che “agli americani che si erano prenotati per il vaccino Johnson&Johnson sarà offerta un’alternativa”. “Gli accordi siglati con Pfizer e Moderna sui vaccini coprono, 300 milioni di americani”.

Vaccino Johnson: arrivate prime dosi in Italia

Intanto oggi in Italia è arrivato il primo lotto del vaccino statunitense all’hub della Difesa di Pratica di Mare. Si tratta di 184mila dosi che dovranno essere distribuite alle Regioni.

“E’ bene che sul vaccino Johnson & Johnson ci sia una decisione rapida, chiara, definitiva, senza tentennamenti ed incertezze. Bisogna evitare di fare ciò che è stato fatto con il vaccino Astrazeneca. Le autorità si pronuncino con una voce sola, anche perché negli USA si trovano in una situazione totalmente diversa avendo già somministrato alla popolazione milioni di dosi. Mi auguro che si mantenga un livello di razionalità e di pragmatismo, il rischio di una tempesta perfetta è molto alto”, ha detto l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.

A seguito della richiesta di sospensione negli Usa del vaccino J&J, nel pomeriggio di oggi, intorno alle 16.30, si è tenuto un incontro tra i rappresentanti del Ministero della Salute, dell’Agenzia italiana del farmaco, dell’Iss e del Cts.

Durante la riunione il ministro Speranza ha ribadito che “la scelta statunitense è una scelta precauzionale” e la “scelta di Johnson & Johnson di non immettere immediatamente in commercio il vaccino in Europa è anch’essa una scelta di natura precauzionale”. “Il nostro auspicio è di poter al più presto sciogliere questi nodi e usare anche questo vaccino che sarebbe il quarto, e che a noi serve particolarmente”, ha detto.

“Siamo in collegamento con l’agenzia europea Ema e valuteremo nei prossimi giorni, appena Ema e gli americani ci daranno notizie più definitive, quale sarà la strada migliore. Ma penso che anche questo vaccino dovrà essere utilizzato perché è un vaccino importante”, ha concluso Speranza.

fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/vaccino-covid-19-fiale-vaccinazione-5895477/

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