La Fda americana ha lanciato una nuova avvertenza sul vaccino Johnson, il quale potrebbe provocare una sindrome neurologica rara: la sindrome di Guillain-Barré.
La Food and Drug Administration (Fda), ossia l’agenzia regolatoria per i medicinali negli Stati Uniti, ha lanciato un nuovo avvertimento sul vaccino di Johnson&Johnson. Ci sarebbe un legame con una rara patologia neurologica denominata sindrome di Guillain-Barré.
Vaccino Johnson: causa la sindrome di Guillain-Barré?
Sebbene per ora si parli ancora di associazione e non di relazione causale, sembra che il vaccino a singola dose Johnson&Johnson, a vettore virale, negli Stati Uniti abbia comportato un aumento di casi di una sindrome neurologica rara, la sindrome di Guillain-Barré.
Il rischio dell’insorgere di questa sindrome tra i vaccinati con J&J sarebbe da tre a cinque volte più alto rispetto alla popolazione normale.
Le autorità sanitarie riferiscono che finora negli Usa sono stati identificati 100 casi di persone colpite dalla sindrome, 95 dei quali hanno richiesto ospedalizzazione. Tra questi si è registrato anche un decesso. Si tratta soprattutto di uomini dai 50 anni in su.
Sindrome di Guillain-Barré: cos’è e quali sono i sintomi?
La sindrome di Guillain-Barré è una patologia a carico del sistema nervoso periferico che talvolta può interessare anche il sistema nervoso centrale e coinvolgere i muscoli respiratori. Essa insorge a causa di una lesione acuta del nervo che il più delle volte è dovuta a una perdita delle guaine mieliniche che rivestono le fibre nervose.
Nelle forme più gravi questa sindrome provoca anche la degenerazione secondaria degli assoni (il prolungamento dei neuroni), mentre in alcuni pazienti la degenerazione assonale è precoce e compare in luogo della demielinizzazione, come spiega l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano .
Non sono ben chiare le cause di questa sindrome, ma, come si legge sul sito dell’Humanitas, essa potrebbe essere “provocata da una risposta immunitaria contro molecole del nervo, che viene innescata da una precedente infezione contro cui vengono prodotti degli anticorpi che riconoscono anche delle molecole del nervo simili a quelle dell’agente infettante”.
In altre parole a scatenare la malattia sarebbero infezioni virali o batteriche che provocano una violenta risposta autoimmune attaccando il sistema immunitario contro i fasci mielinici dei nostri nervi periferici. Quest’attacco provoca una paralisi progressiva agli arti, in genere prima le gambe e poi le braccia (andamento disto-prossimale).
I sintomi della malattia sono: sensazione di debolezza accompagnata da parestesie alle gambe e alle braccia (alterazione della sensibilità senza dolore); debolezza muscolare a livello facciale e orofaringeo, che può sfociare in insufficienza respiratoria; fluttuazioni della pressione arteriosa, aritmie cardiache, modificazioni pupillari.
Se si aggrava la sindrome può portare a paralisi totale e insufficienza respiratoria (in alcuni casi si deve ricorrere alla respirazione assistita); se non trattata può avere conseguenze anche letali .
I benefici superano i rischi
In Usa sono stati vaccinati col J&J quasi 13 milioni di persone. La Fda continua a sottolineare che i benefici del vaccino Janssen nel prevenire la morte o gravi forme di Covid superano ancora fortemente il rischio di questa sindrome, ma ha intenzione di includere l’avvertenza nei fogli informativi per pazienti e fornitori.
Anche le autorità regolatorie europee potrebbero muoversi in questo senso. È atteso un annuncio dell’amministrazione Biden entro martedì.
Non sarebbe invece emerso nessun ipotetico legame tra la sindrome Guillain-Barré e i vaccini sviluppati da Pfizer e Moderna, che usano tecnologie differenti.
La risposta di Johnson&Johnson
Intanto la casa farmaceutica Johnson & Johnson fa sapere che è “in contatto” con la Food and Drug Administration riguardo ai possibili rischi neurologici legati al suo vaccino anti-Covid e, come riporta l’agenzia Reuters, sottolinea che la sindrome è “molto rara”.
fonte immagine: https://pixabay.com/it/illustrations/vaccino-chimico-scoppio-coronavirus-4946479/
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