Finlandia, Svezia e Norvegia hanno sospeso le somministrazioni del vaccino Moderna nei maschi under 30. La Danimarca ha invece fissato il limite a 18 anni, Ecco perché.
La somministrazione del vaccino Moderna è stata sospesa tra i giovani di sesso maschile in Finlandia, Svezia, Norvegia e Danimarca per rischio miocardite. Lo stop non riguarda il nostro Paese.
Vaccino Moderna, stop in quattro Paesi nordici
Finlandia, Svezia e Norvegia hanno deciso di non somministrare più il vaccino Moderna ai ragazzi under 30, mentre la Danimarca agli under 18. Per loro si consiglia solo l’uso del vaccino Pfizer. Il motivo è da ricercarsi nel possibile rischio di infiammazioni al cuore (miocarditi e pericarditi) che i vaccini a mRna possono comportare. Stando ai dati, il rischio per il vaccino Moderna è in proporzione leggermente superiore rispetto a Pfizer. Si tratta, tuttavia, di un disturbo raro e lieve, che può causare malessere per qualche giorno, curabile con dei farmaci.
Le prime avvisaglie di questo effetto collaterale sono state riscontrate in Israele a fine primavera, dove l’incidenza è stata stimata in 60-70 casi ogni milione di vaccinati. Fortunatamente, tra le persone interessate dal disturbo, nessun deceduto.
Tuttavia, a seguito di uno studio, non ancora pubblicato, che ha riscontrato una maggiore incidenza di miocarditi fra i maschi sotto i 30 anni che avevano ricevuto il vaccino Moderna, i Paesi nordici sono giunti alla drastica decisione. Lo studio è, intanto, in attesa di essere valutato dall’Ema.
Ministro Speranza: nessuno stop in Italia. Il parere dell’Ema
Intervenuto sulla questione, il ministro della Salute italiano, Roberto Speranza, ha spiegato che l’Italia non prenderà provvedimenti in tal senso: “Io penso che ci sia bisogno di molto più coordinamento fra i Paesi e che dobbiamo fidarci delle autorità internazionali, a partire dall’Ema che è la nostra agenzia di riferimento e che ha espresso giudizi molto netti sulla materia, ai quali ci adeguiamo”, ha detto Speranza dissociandoci dalla decisione dei paesi scandinavi. L’Italia, ha concluso, non ha “nessuna indicazione che vada nella direzione” di una sospensione del vaccino Moderna per le fasce di età più giovani.
Anche Guido Rasi, consigliere scientifico del commissario Figliuolo ed ex direttore dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema), si è espresso sull’argomento. A margine del suo intervento al 78esimo Congresso nazionale della Federazione italiana medici di famiglia, Rasi ha affermato che la decisione di Svezia e Danimarca è stata improntata a una “cautela eccessiva”. “L’ipotesi che una dose più alta produca più miocarditi nei giovani non credo abbia dati che la sostengano. Può darsi che mi sbaglio, che questi due Paesi abbiano dati che la consiglino”, ha sentenziato.
L’Agenzia europea per i medicinali (Ema) già a partire da luglio ha registrato questo rarissimo effetto collaterale, ma fino ad ora non ha ritenuto opportuno raccomandare lo stop al vaccino Moderna, in quanto il disturbo che esso potrebbe comportare non è considerato particolarmente grave.
Tuttavia, la questione delle miocarditi dovrà essere rivalutata dall’Ema in vista dell’approvazione del vaccino fra i bambini.
Secondo l’ultimo rapporto, che arriva sempre da Israele, pubblicato lo scorso mercoledì sul New England Journal of Medicine (Nejm), i casi di miocarditi sono stati 2,13 ogni 100mila vaccinati, concentrati fra i maschi di 16-29 anni. Il 76% delle miocarditi è stato registrato come lieve, il 22% moderato. Un paziente su 2,5 milioni di vaccinati ha subito uno “shock cardiogenico” a causa del vaccino, si legge nel rapporto. Soltanto un decesso è stato registrato tra le persone esaminate, ma la causa non è stata indicata, spiega il Nejm. Ricordiamo che Israele ha affidato la sua campagna vaccinale praticamente tutta a Pfizer.
fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/vaccino-prevenzione-6557409/
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