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Covid, vaccino per under 5, Pfizer chiede l’ok alla Fda

Pfizer ha chiesto alla Fda di autorizzare anche il vaccino per under 5, alla luce dell’aumento dei contagi da Covid in questa fascia d’età.

Pfizer ha chiesto alla Fda di autorizzare anche il vaccino per under 5, alla luce dell’aumento dei contagi da Covid in questa fascia d’età.

Entro la fine di febbraio o nei primi giorni di marzo potrebbe essere disponibile negli Stati Uniti il vaccino anti-Covid destinato ai bambini dai 6 mesi ai 4 anni. Ad annunciarlo, con una nota ufficiale, Pfizer e BioNtech. Le due aziende farmaceutiche riferiscono di aver chiesto l’autorizzazione d’emergenza alla Food and Drug Administration (Fda). Se dovesse essere approvato sarebbe il primo vaccino negli Usa per questa specifica fascia di età.

Covid, vaccino per under 5, il comunicato di Pfizer-BioNtech

Sono sempre di più i bambini, anche al di sotto dei 5 anni, contagiati dal Covid-19. E’ per questo motivo che Pfizer e BioNtech, su sollecitazione della stessa amministrazione Biden, hanno chiesto l’autorizzazione del proprio vaccino anche per la fascia d’età 6 mesi-4 anni. Lo scopo è accelerare la campagna per immunizzare tutta la popolazione.

“Dall’inizio della pandemia più di 10,6 milioni di bambini sono risultati positivi al Covid-19 negli Stati Uniti, con i bambini sotto i 4 anni che rappresentano oltre 1,6 milioni di questi casi”, si legge nel comunicato ufficiale diffuso dalle due case farmaceutiche.

“I casi di Covid-19 segnalati e il relativo ricovero in ospedale tra i bambini è aumentato drammaticamente con la diffusione della variante Omicron, sempre negli Usa. Nella settimana terminata il 22 gennaio, per esempio, i bambini sotto i 4 anni hanno rappresentato il 3,2% del totale dei ricoveri a causa della malattia”, prosegue la nota.

“Dato che i ricoveri dei bambini sotto i 5 anni a causa del Covid sono aumentati vertiginosamente, il nostro obiettivo comune con la Fda è quello di prepararci a futuri picchi legati alla presenza di varianti e fornire ai genitori un’opzione per aiutare a proteggere i loro bambini da questo virus”, ha dichiarato Albert Bourla, presidente e amministratore delegato Pfizer. “Riteniamo che saranno necessarie tre dosi del vaccino per i bambini di età compresa tra 6 mesi e 4 anni per raggiungere livelli elevati di protezione contro le varianti attuali e potenziali future. Se vengono autorizzate due dosi, i genitori avranno la possibilità di iniziare una serie di vaccinazioni contro il Covid-19 per i propri figli, in attesa dell’eventuale autorizzazione di una terza dose”, ha aggiunto.

I test condotti

Per vaccinare i bambini dai 6 mesi ai 5 anni, riferiscono gli esperti, si utilizzerà una dose pari ad un decimo di quelle usate per gli adulti e il ciclo vaccinale comprenderà, inizialmente, due inoculazioni. Nel frattempo, Pfizer e BioNtech continueranno a testare l’efficacia di tre dosi dello stesso vaccino dal momento che, come riferito da una fonte al Washington Post, solo due inoculazioni non avrebbero indotto una risposta immunitaria sufficiente: “Sappiamo che due dosi non sono abbastanza ma l’idea è di iniziare l’analisi dei dati sull’uso di due dosi, aspettando i risultati dei test sulla terza dose, in arrivo probabilmente per la fine di marzo”, ha detto la fonte.

I test condotti da Pfizer e BioNTech sulla fascia di età 2-4 hanno infatti dimostrato che la doppia dose è sicura e non genera effetti collaterali preoccupanti o problemi per la salute. Tuttavia, a dicembre, le due case farmaceutiche avevano annunciato che i risultati dei test non erano pienamente soddisfacenti, in quanto sole due dosi di vaccino non avevano prodotto il livello di risposta immunitaria attesa nei bambini di età compresa fra 2 e 4 anni, mentre aveva funzionato meglio con quelli sotto i 2 anni. Pertanto, Pfizer aveva deciso di aggiungere alla sperimentazione la terza dose per i piccoli, sempre ridotta rispetto a quella dei più grandi, per verificare se l’efficacia aumentava.

Nonostante i risultati di questa fase dei trial clinici non siano ancora noti, le autorità americane hanno sollecitato la casa farmaceutica a presentare comunque la richiesta per l’autorizzazione, per non ritardare troppo la campagna vaccinale. Nell’attesa dei dati sull’efficacia della terza dose si ritiene utile iniziare con due dosi di vaccino, dal momento che è stato dimostrato che non sono dannose e offrono comunque un certo livello di protezione.

La situazione in Italia

Anche in Italia continua ad aumentare il numero di bambini e ragazzi fino a 18 anni contagiati e ricoverati per Covid in area medica o terapia intensiva.

In particolare, come riportano i dati forniti dall’Associazione degli ospedali pediatrici italiani (Aopi), nell’ultimo mese sono cresciuti i ricoveri, tra area medica e rianimazione, tra i bambini da zero e 5 anni. I pediatri italiani ribadiscono l’invito ai genitori a vaccinarsi per proteggere i più piccoli e a vaccinare i bimbi tra i 5 e gli 11 anni per i quali il vaccino è già stato approvato dall’Agenzia Europea del Farmaco (Ema) e dall’Aifa.

“Speravamo che a fine gennaio la curva cominciasse a calare, invece continuiamo a restare sul plateau con numeri praticamente stabili”, ha detto il direttore generale dell’Ospedale Meyer di Firenze, nonchè presidente di Aopi, Alberto Zanobini. “I numeri non sono allarmanti perché si mantengono stabili ma sono comunque rilevanti e sono maggiori rispetto alle precedenti ondate del virus”, ha aggiunto.

fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/vaccinazione-biont-ech-pfizer-6161939/

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