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Vaiolo delle scimmie, salgono a sei i casi in Italia

I casi di vaiolo delle scimmie in Italia salgono a sei. Cinque positivi sono stati accertati dall’Istituto Spallanzani di Roma e uno dall’Ospedale Sacco di Milano.

I casi di vaiolo delle scimmie in Italia salgono a sei. Cinque positivi sono stati accertati dall’Istituto Spallanzani di Roma e uno dall’Ospedale Sacco di Milano.

Salgono a sei i casi di vaiolo delle scimmie accertati in Italia. C’è un primo positivo anche nella Regione Lombardia. Tutti i campioni analizzati sono risultati affini al ceppo dell’Africa Occidentale “con una similarità del 100% con i virus isolati in Portogallo e Germania”.

Vaiolo delle scimmie, sei casi in Italia

L’Istituto Spallanzani di Roma ha fatto sapere che “un quinto caso” di vaiolo delle scimmie, “con caratteristiche cliniche e di trasmissione simili ai precedenti, è stato notificato” e che “sono in corso gli accertamenti su altri casi sospetti”. Nella serata del 24 maggio è stato poi segnalato un primo caso di positività anche in Lombardia. Il laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica dell’Ospedale Sacco di Milano ha infatti confermato la diagnosi di positività di un campione prelevato da un paziente che presentava sintomi riconducibili al vaiolo delle scimmie.

Virus “paneuropeo”

L’Istituto Nazionale per le malattie infettive di Roma ha inoltre reso noto che i ricercatori hanno “completato la prima fase dell’analisi della sequenza del Dna del Monkeypox virus dei primi tre casi italiani”. I campioni risultati postivi “sono stati sequenziati per il gene dell’emoagglutinina (HA), che consente l’analisi filogenetica” e sono risultati tutti affini al ceppo dell’Africa Occidentale “con una similarità del 100% con i virus isolati in Portogallo e Germania”.Potremmo essere anche in Italia di fronte a un virus ‘paneuropeo’, correlato con i focolai in vari paesi europei, in particolare quello delle Isole Canarie“, fa sapere l’Istituto.

Vaccini

In un articolo sulla rivista Science si ricorda che esistono due vaccini, che al momento non vengono somministrati, che potrebbero essere utilizzati contro la malattia: uno prodotto dall’azienda americana Emergent BioSolution, l’altro sviluppato dalla Bavarian Nordic, con sede in Danimarca. Esistono, inoltre, alcuni farmaci antivirali non specifici che sono attivi ed efficaci.

La campagna vaccinale contro il vaiolo si è ridotta gradualmente a inizio anni ’70 grazie alla drastica diminuzione dei casi e perché gli effetti collaterali del vaccino (con circa un decesso per ogni milione di vaccinati) avevano oramai superato i potenziali benefici. Da allora la produzione dei vaccini anti-vaiolo si è praticamente fermata e ad oggi sono disponibili solo i due composti su citati, capaci di proteggere anche dal vaiolo delle scimmie, anche se usati fino a 4 giorni dall’esposizione al virus.  Essi potrebbero dunque essere usati per proteggere i soggetti entrati a contatto con infetti ma, al momento, in nessun paese i due vaccini vengono prescritti e, finora, nessun paese – tranne l’Inghilterra, dove è stato offerto ai contatti a rischio – ha annunciato l’intenzione di usare questi vaccini. Inoltre, le scorte di entrambi i farmaci sono al momento basse.

L’agenzia per la sicurezza sanitaria (Ukhsa) fa sapere che nel Regno Unito “è in corso la vaccinazione dei contatti ad alto rischio” per il vaiolo delle scimmie. La Ukhsa sottolinea di avere “acquistato forniture di un vaccino sicuro contro il vaiolo”, l’Imvanex, che “viene offerto ai contatti stretti identificati di persone alle quali è stato diagnosticato il vaiolo delle scimmie, per ridurre il rischio di infezioni sintomatiche e malattie gravi“.

La nota dell’agenzia riferisce infine che i team Ukhsa deputati alla prevenzione stanno contattando le persone considerate contatti ad alto rischio di casi confermati, consigliando loro di restare in isolamento domiciliare per un massimo di 21 giorni.

Intanto, anche la Francia, dove i casi accertati salgono a cinque, si pensa al vaccino. “Non ci aspettiamo un focolaio della malattia, stiamo prendendo le dovute precauzioni, quindi vigilanza perchè è un virus che non abbiamo più visto in Europa”, ha detto il nuovo ministro della Salute Brigitte Bourguignon in una intervista, aggiungendo che il Paese dispone delle scorte di vaccino necessarie: “Sarà una vaccinazione mirata, non stiamo parlando di vaccinazione totale”.

Il ministro francese ha inoltre fatto sapere che lunedì prossimo discuterà con i suoi omologhi europei le strategie riguardo a questa malattia. 

fonte immagine:https://pixabay.com/it/illustrations/vaiolo-delle-scimmie-7217582/

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