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Vaiolo delle scimmie, le linee guida anti-contagio

I casi di vaiolo delle scimmie in Europa e nel mondo sono in continuo aumento. Il Regno Unito ha diffuso le linee guida per prevenire il contagio.

I casi di vaiolo delle scimmie in Europa e nel mondo sono in continuo aumento. Il Regno Unito ha diffuso le linee guida per prevenire il contagio.

Continuano a crescere i casi di vaiolo delle scimmie nel mondo, in particolare in Europa. Il Regno Unito – Paese in cui, il 7 maggio scorso, si è verificato uno dei primi casi europei di contagio – ha diffuso le linee guida anti-contagio. Ecco quali sono le regole da seguire, rivolte agli operatori sanitari e al pubblico, per scongiurare una grande diffusione del virus.

Vaiolo delle scimmie, le regole anti-contagio

In accordo con le quattro agenzie di salute pubblica del Regno Unito – UK Health Security Agency (Ukhsa), Public Health Scotland (Phs), Public Health Wales (Phw) e Public Health Agency Northern Irlanda (Pha) – il governo inglese ha pubblicato sul proprio sito le linee guida per prevenire il contagio da vaiolo delle scimmie.

Queste linee guida “stabiliscono misure importanti per gli operatori sanitari e il pubblico per la gestione della malattia e ridurre il rischio per gli altri”, ha dichiarato Ruth Milton, direttore della risposta strategica al vaiolo delle scimmie dell’Ukhsa.

Innanzitutto, nella guida viene ribadito che le persone con un possibile, probabile o confermato contagio da vaiolo delle scimmie devono evitare i contatti con altre persone fino a quando i segni della malattia non siano guariti e le croste non si siano seccate.

Inoltre, sebbene ad oggi non ci sono prove disponibili che il virus sia nelle secrezioni genitali, nella guida si raccomanda di astenersi dai rapporti sessuali mentre si è infetti e di usare i preservativi per 8 settimane dopo l’infezione.

Alle persone malate costrette a spostarsi per ricevere assistenza medica, viene ricordato di coprire le lesioni e di usare la mascherina.

Le linee guida inglesi ribadiscono anche che a chi è entrato in contatto con qualcuno che ha il vaiolo delle scimmie, potrebbe essere raccomandato un periodo di isolamento di 21 giorni, mentre i contatti stretti dovrebbero essere valutati per la vaccinazione. Per questo l’Ukhsa ha acquistato oltre 20.000 dosi di vaccino antivaiolo.

Si invita poi chiunque abbia eruzioni cutanee insolite su qualsiasi parte del corpo a riferirlo al medico.

Infine, agli operatori sanitari viene invece suggerito di usare mascherine Ffp3, guanti, occhiali e camici nel caso in cui devono entrare a contatto con casi accertati.

I casi nel mondo

Attualmente sono 780 i casi di vaiolo delle scimmie notificati all’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) in 27 Paesi in 4 continenti; 523 in più rispetto alla rilevazione della settimana scorsa.

Il 90% circa delle infezioni (688) sono state registrate in Europa: 207 nel Regno Unito, 156 in Spagna, 138 in Portogallo, 57 in Germania, 33 in Francia, 31 in Olanda, 20 in Italia. Al di fuori dei confini europei, il maggior numero di casi (58) è stato registrato in Canada.

 “La maggior parte dei casi segnalati finora è emersa da servizi di salute sessuale o altri servizi in strutture sanitarie primarie o secondarie e ha coinvolto principalmente, ma non esclusivamente, uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM)”, ha ribadito l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

“Le indagini epidemiologiche sono in corso”, prosegue l’Oms.

L’ipotesi più probabile sull’origine dell’epidemia è che ci sia “stata una trasmissione non rilevata per un periodo di tempo sconosciuto seguita da eventi di amplificazione più recenti”.

fonte immagine: https://pixabay.com/it/illustrations/vaiolo-delle-scimmie-virus-patologia-7219386/

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