La diffusione della variante inglese Covid-19 preoccupa, ma i vaccini sviluppati da PfizerBionTech e Moderna dovrebbero essere efficaci per combatterla.
La notizia della diffusione di una nuova variante di Covid-19 – scoppiata in Inghilterra e già arrivata in altri Paesi europei, tra cui l’Italia – ha aggiunto ulteriore preoccupazione a quella già esistente. La variante inglese non sarebbe più aggressiva, ma si diffonderebbe più velocemente, il che ha generato una serie di interrogativi a cui si sta cercando di dare risposta. Su tutti, quello relativo all’efficacia del vaccino anti-Covid già sviluppato, le cui dosi arriveranno anche nel nostro Paese dal 27 dicembre.
L’ottimismo di Pfizer e Moderna
Pfizer e Moderna, le due case farmaceutiche americane che hanno prodotto il vaccino, fanno sapere che stanno già testando i loro sieri sulla variante inglese di Covid-19.
Inoltre, hanno spiegato che il coronavirus è già mutato in passato, riferendo di aver pertanto riscontrato l’efficacia dei loro vaccini anche contro altre varianti.
Rispetto alla preoccupazione generata da questa nuova mutazione del virus rilevata nel Regno Unito, Moderna, attraverso una nota, ha dichiarato: “Sulla base dei dati ottenuti fino ad oggi, ci aspettiamo che l’immunità indotta dal vaccino Moderna protegga anche contro le varianti recentemente scoperte nel Regno Unito. Faremo test addizionali nelle prossime settimane per confermare queste aspettative”.
Dal canto suo, Pfizer sta studiando la risposta delle persone immunizzate al nuovo ceppo del virus.
Questo fa dunque ben sperare.
Le dichiarazioni dell’amministratore delegato di PfizerBionTech
Quelli di PfizerBionTech e Moderna attualmente sono gli unici due vaccini autorizzati negli Stati Uniti.
L’azienda farmaceutica BioNTech, attraverso l’amministratore delegato della società, Ugur Sahin, fa sapere che è altamente probabile che il vaccino contro il Covdi-19 che l’azienda tedesca ha sviluppato, insieme alla società farmaceutica statunitense Pfizer, sia efficace contro la variante inglese. Tuttavia, non vi è ancora certezza di questo, serviranno altri studi.
La variante inglese, ha detto Sahin questa mattina nel corso di una conferenza stampa, “è un po’ diversa da quelle prese in considerazione finora”. “’Non sappiamo al momento se il nostro vaccino è anche in grado di fornire protezione contro questa nuova variante”, ha proseguito ma, ha aggiunto, dal momento che “le proteine sulla variante sono al 99% le stesse dei ceppi prevalenti, BioNTech ha fiducia”.
“Dal punto di vista scientifico, la probabilità che il nostro vaccino funzioni è relativamente alta”, ha spiegato.
Per averne la certezza serviranno altri studi. Occorrono almeno altre due settimane per raccogliere i dati a riguardo, ha chiarito l’amministratore delegato.
Inoltre, la BioNTech si è detta pronta a sviluppare un nuovo vaccino capace di combattere la variante inglese del coronavirus in sei settimane e ad accelerare la produzione, con l’apertura di altri impianti in Germania, al fine di consegnare ai diversi Paesi europei le dosi previste per la seconda metà del prossimo anno, già entro i primi sei mesi del 2021. ”Possiamo iniziare direttamente a progettare un vaccino che imiti completamente questa nuova mutazione, potremmo essere in grado di fornire un nuovo vaccino tecnicamente entro sei settimane”, ha dichiarato Sahin.
“Stiamo cercando nuovi partner con l’obiettivo di produrre le dosi previste per la seconda metà del 2021 disponibili nella prima metà dell’anno”, ha concluso.
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fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/vaccinazione-impfspritze-medico-2722937/