In arrivo nuove regole per i viaggi in Europa. Per spostarsi basterà solo il green pass. Le nuove raccomandazioni sul tavolo del consiglio affari generali di martedì 25 gennaio.
Addio alla mappa del contagio finora utilizzata per definire le aree più colpite dal Covid, di conseguenza sottoposte a maggiori restrizioni di viaggio in favore di un approccio “individuale”. L’Unione Europea si prepara a nuove regole; per spostarsi in Ue basterà solo il green pass.
Viaggi in Europa, verso nuove regole
Verso nuove regole per i viaggi in Europa. Presto per spostarsi nell’Ue non conterà più l’area di provenienza, ma solo lo status personale del cittadino, vale a dire che si terrà conto solo del green pass. Chi ha completato il ciclo vaccinale, è guarito dal Covid o ha un test con esito negativo, potrà muoversi liberamente.
Si continuerà ad aggiornare settimanalmente la mappa d’incidenza cumulativa dei casi bisettimanali, preparata dal Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie (Ecdc), ma essa avrà un carattere “puramente informativo”. Non sarà, dunque, più utilizzata per determinare le regole di movimento in ogni regione.
Una semplificazione necessaria per non rendere la vita impossibile ai viaggiatori, costretti a nuovi test e quarantena in base alla situazione epidemiologica del loro Paese (o area) di origine.
Tuttavia, resta nel potere dello Stato membro imporre misure supplementari nel caso in cui fosse necessario, data la particolare situazione epidemiologica.
Cosa cambia?
La bozza con le nuove soluzioni definita dai 27 ambasciatori presso l’Ue, anticipata da El Pais, approderà sul tavolo del consiglio affari generali di martedì 25 gennaio.
In base alla nuova raccomandazione, per viaggiare basterà il solo green pass, come si legge nella bozza del documento: “I viaggiatori in possesso di un green pass valido (ottenuto in seguito a vaccinazione, a test molecolare o antigenico, a guarigione), non dovrebbero essere soggetti a ulteriori restrizioni alla libera circolazione. In particolare, le persone che viaggiano all’interno dell’Unione non dovrebbero essere sottoposte a quarantena”.
La bozza ribadisce che la validità del green pass, se ottenuto grazie al ciclo vaccinale, resta di “nove mesi”, così come già stabilito dalla Commissione europea. Anche il certificato di guarigione continuerà a valere 180 giorni, mentre, per quanto riguarda i tamponi, sono in arrivo novità. Se il risultato dei tamponi molecolari PCR resterà valido per 72 ore, quello dei test antigenici passerà da 48 a 24 ore. Questo a causa del diffondersi della variante Omicron, molto più contagiosa e non sempre rilevata dai test rapidi.
La Commissione europea ha tuttavia ribadito che la sanità “è competenza” dei governi nazionali, dunque nel caso in cui la raccomandazione dovesse essere approvata a livello europeo, spetterà alle 27 capitali decidere se seguirla o meno. L’auspicio è che si vada in questa direzione, in quanto, come asserito dalla commissaria Ue Stella Kyriakides alla riunione straordinaria dei ministri della Sanità Ue convocata dalla presidenza francese, “la frammentazione e i messaggi discrepanti aumentano l’incertezza, indeboliscono la fiducia nella vaccinazione e riducono il senso di accettazione delle misure di sanità pubblica e delle raccomandazioni che noi facciamo ai cittadini”.
In queste ultime settimane i governi si sono mossi in ordine sparso, introducendo test di ingresso per frenare i contagi. Ciò ha complicato gli spostamenti all’interno dell’Unione. Anche l’Italia si è mossa in questo senso, generando polemiche. L’obbligo di tampone o molecolare o antigenico per chi entra nel nostro Paese da uno Stato Ue sarà in vigore sino a fine mese. Domani, però, i ministri per gli Affari europei approveranno la nuova raccomandazione del Consiglio che dovrebbe entrare in vigore dal primo febbraio.
fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/aereo-aeroporto-viaggio-estate-5216583/
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