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Visiere contro il Coronavirus: sono davvero efficaci?

Le visiere contro il Coronavirus sono un metodo di protezione molto diffuso. Vediamo se sono così efficaci e se proteggono di più rispetto alle mascherine.

Le visiere contro il Coronavirus sono un metodo di protezione molto diffuso. Vediamo se sono davvero così efficaci e se risultano essere più valide delle mascherine protettive.

Nel corso degli ultimi tempi, nell’ambito medico vengono utilizzate sempre più spesso le cosiddette visiere contro il Coronavirus. Vari studi hanno dimostrato quanto simili accessori possano rappresentare una valida protezione dalla terribile minaccia per la nostra salute e li hanno consigliati anche ai non addetti ai lavori. Di seguito, scopriremo se questi oggetti siano in grado di garantire un alto grado di efficacia, magari sostituendosi alle ormai famigerate mascherine protettive.

I vantaggi delle visiere contro il Coronavirus

Le visiere si contraddistinguono rispetto alle mascherine perché riescono a fornire una serie di vantaggi pratici davvero tutti da considerare. In primo luogo, questi oggetti migliorano la comunicazione e consentono la visione dell’intero volto, senza alcuna copertura. Al tempo stesso, migliorano la respirazione, proteggono il viso in maniera totale e hanno costi contenuti. Ci sono modelli che vengono concepiti senza dover sostenere una spesa eccessiva, tramite l’utilizzo dell’innovativa stampa tridimensionale. Chi ha a che fare con asma o infezioni respiratorie può usufruire di un simile prodotto, che però non può sostituire in maniera assoluta una mascherina.

Gli svantaggi delle visiere contro il Coronavirus

Come per ogni accorgimento, anche le visiere presentano una serie di punti di debolezza da non lasciare in secondo piano. In primo luogo, gli accessori proteggono chi li indossa, ma non le persone con cui si entra in contatto. La loro esposizione alle enormi particelle infettive viene ridotta di circa il 96%, ma quelle più piccole possono comunque penetrare provocando danni non di poco conto.

Inoltre, le particelle minuscole restano nell’aria per un certo periodo di tempo e vengono inalate con una facilità maggiore, con un notevole incremento dei rischi. Per tali motivazioni, le mascherine possono essere ancora preferite rispetto alle visiere.

Un dilemma che coinvolge anche gli esperti del settore

Anche gli esperti del settore non sanno come comportarsi in determinate circostanze. Per esempio, il dottor Bill Keevil, dell’Università di Southampton, consiglia l’utilizzo delle visiere contro il Coronavirus per la loro ottima protezione nei riguardi di chi le indossa e per la possibile riduzione della trasmissione di particelle agli altri. Dall’altra parte, la ricercatrice Linda Bauld, dell’Università di Edimburgo, ritiene che una semplice mascherina possa essere sufficiente per coprire bocca e naso e proteggere sia se stessi, che gli altri.

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