I ricercatori della Iowa University, tramite la pubblicazione postata sulla rivista scientifica Nature Astronomy, hanno confermato che la sonda Voyager 2 è uscita dal Sistema solare. Il fatto risale al novembre dello scorso anno, anche se è soltanto nelle ultime ore che si è avuta la certezza. In questo momento, dunque, la Voyager 2 si trova nel mezzo interstellare, come è stato ribattezzato lo spazio presente al di là del Sistema solare. Ad oggi, soltanto un altro oggetto è riuscito a varcare i confini della galassia, la sonda gemella Voyager 1, lanciata nello spazio dalla Nasa pochi giorni dopo la Voyager 2, nel lontano 1977.
La scoperta dei ricercatori dell’Iowa University
I ricercatori statunitensi dell’Università di Iowa sono arrivati alla conclusione che Voyager 2 ha oltrepassato i confini dell’eliosfera mediante l’analisi della densità del plasma presente intorno alla sonda spaziale. Infatti, se all’interno del Sistema solare la densità del plasma è bassa (con alte temperature), nel mezzo interstellare si verifica la situazione opposta, cioè alta densità del plasma e temperature più fredde. C’è un altro dettaglio importante scoperto dai ricercatori dell’Iowa University. Così come Voyager 1 era uscita dal Sistema solare dopo aver percorso una distanza di 122 unità astronomiche rispetto alla Terra, lo stesso ha fatto Voyager 2 (119 unità astronomiche di distanza dalla Terra). Di conseguenza, l’eliosfera ha una forma simmetrica. Infatti, Voyager 1 e Voyager 2 hanno fin dall’inizio seguito traiettorie completamenti differenti tra loro, salvo però entrare nel mezzo interstellare dopo aver percorso la stessa distanza (misurata in unità astronomiche) dopo il lancio avvenuto sulla Terra oltre quarant’anni fa.
La forma dell’eliosfera
Il viaggio delle sonde spaziali Voyager 1 e Voyager 2 ha permesso ai ricercatori dell’Università statunitense dell’Iowa di formulare un’interessante tesi, secondo cui la forma dell’eliosfera è da considerarsi come più simile a proiettile spuntato. Fino a non molto tempo fa si credeva che l’eliosfera fosse una sfera a tutti gli effetti, mentre oggi l’opinione più diffusa (confermata anche di recente dalla sonda spaziale Voyager 2) ha per oggetto l’immagine di un calzino gonfiato dal vento. Nella pubblicazione apparsa sulla rivista scientifica Nature Astronomy, il gruppo di studiosi dell’Università dell’Iowa hanno infine ipotizzato che entrambe le sonde dell’agenzia spaziale Nasa sopravviveranno per almeno cinque miliardi di anni, andando così oltre anche all’esistenza stessa del nostro pianeta Terra.