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1.596 casi di morbillo in soli 9 mesi

Nei 9 mesi da Gennaio a Settembre si sono avuti ben 1.596 casi di morbillo e in uno di questi si è avuto il decesso della persona interessata. Molti casi in Lazio e Lombardia

Il morbillo colpisce ancora in tutte le regioni italiane in particolar modo Lazio e Lombardia

I numeri comunicati dall’Iss riguardo ai casi di morbillo riscontrati nel 2019 parlano di una patologia che non si arresta. Nei 9 mesi da Gennaio a Settembre si sono avuti infatti ben 1.596 casi e in uno di questi si è avuto il decesso della persona interessata, un adulto non vaccinato di 45 anni di età, soggetto anche ad altre patologie concomitanti. La causa del decesso è stata attribuita a complicazioni respiratorie.

Le due regioni maggiormente colpite sono state il Lazio e la Lombardia, che insieme hanno assommato il 58% dei casi del nostro Paese, con il Lazio che ha avuto l’incidenza più alta.

Un altro numero comunicato dall’Iss riguarda le persone colpite, l’85% delle quali non era stato vaccinato contro la malattia quando ha subito il contagio. Tra i 1.596 pazienti contagiati dal morbillo, 93 sono operatori sanitari ed altri 43 svolgono l’attività di operatore scolastico.

Nel complesso il maggior numero di casi rilevati si è verificato nella fascia di età compresa tra 0 e 4 anni con 164 casi, pari al 10,4% del totale, tra i quali 60 con età inferiore all’anno di vita. La fascia tra i 15 anni di età ed i 64 è stata quella con la maggiore percentuale, superando l’80%.

Riguardo al sesso dei pazienti i numeri sono quasi in parità con il 49,5% di casi nel sesso femminile. Le statistiche elaborate dall’Iss registrano anche le complicanze, che sono avvenute nel 31% dei casi di contagio. Tra le complicanze segnalate la diarrea è stata quella che si è presentata con maggiore frequenza, seguita dall’epatite e dalla cheratocongiuntivite.

Ci sono stati anche casi di polmonite, con una percentuale del 5%, Da parte delle regioni sono stati segnalati anche 3 casi di encefalite, che hanno coinvolto due adulti non vaccinati ed un bambino che non aveva ancora compiuto 1 anno di vita.

I numeri in Europa e nel mondo

Se prendiamo in considerazione l’Europa si nota un ritorno in grande stile del morbillo, con circa 90 mila casi che sono stati registrati nello stesso periodo del 2019, con un raddoppio rispetto al 2018.

I decessi accertati relativi a questa malattia sono stati in tutto 37 e questo ha portato l’Oms a lanciare un allarme chiedendo ai governi di tutti i paesi di intensificare in modo importante le campagne di vaccinazione contro la malattia in modo da tenere sotto controllo il dilagare del morbillo tra i bambini.

In 4 nazioni che avevano dichiarato ufficialmente “eliminato” il morbillo, Inghilterra, Grecia, Albania e Repubblica Ceca, la malattia è tornata a colpire. Non va meglio nel resto del mondo, con il numero dei casi registrati che ha subito un aumento eccezionale nei primi sei mesi dell’anno, il 300%, con focali importanti di contagio che hanno interessato il Kazakistan, la Russia, la Georgia e l’Ucraina che è la nazione più colpita con circa il 69% del totale dei casi.

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