E’ allerta zecche in Italia. Complici i cambiamenti climatici, in molte aree del nostro Paese la proliferazione di insetti e parassiti desta preoccupazione.
Oltre alle zanzare, d’estate c’è un altro nemico da cui doversi difendere, ovvero le zecche. A causa dei cambiamenti climatici questi parassiti sono in rapida espansione in molti Paesi. Anche in Italia cresce la preoccupazione, soprattutto in alcune zone. Vediamo insieme come difendersi dalle punture.
Allarme zecche: cresce la soglia di attenzione anche in Italia
Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ha messo in guardia sul proliferare in molti Paesi dei parassiti comunemente noti come zecche. In tutto il mondo ne esistono circa 900 specie, di cui 36 presenti in Italia, dove si trovano soprattutto le zecche dei boschi e quelle dei cani che possono diffondersi anche all’uomo.
Anche nel nostro Paese sta crescendo la soglia di attenzione, soprattutto in alcune regioni. Il Veneto, ad esempio, ha già diramato un allarme con la presenza del parassita in alcune aree. Qui, le scarse precipitazioni invernali e le altissime temperature hanno anticipato la proliferazione di insetti e parassiti.
“Il fenomeno delle zecche nel territorio dell’Ulss 2 è costantemente monitorato. Lo scorso anno abbiamo registrato tre casi di malattia di Lyme e nessun caso di encefalite. Numeri ridotti, rispetto ad altre annate e altre zone, che però non devono far sottovalutare il problema. Ricordo che è importante adottare, per evitare di correre rischi, tutti gli accorgimenti utili nell’abbigliamento e nella prevenzione e consiglio, a chi è maggiormente esposto, la vaccinazione”, ha detto Erminio Bonsembiante, direttore del Servizio Igiene e Sanità Pubblica. “Ad oggi non esiste un vaccino contro la malattia di Lyme mentre è disponibile quello contro la TBE, che è possibile effettuare nei Punti unici vaccinazione dell’Ulss 2 previo appuntamento. La vaccinazione è la prevenzione attiva più efficace e viene offerta gratuitamente ai soggetti appartenenti ad alcune categorie a rischio, quali volontari del soccorso alpino e volontari della Protezione Civile, e ad un prezzo agevolato di 25 euro a dose per le altre persone che la richiedono. Il ciclo vaccinale prevede la somministrazione di tre dosi a richiami periodici”, ha aggiunto.
Cosa accade in caso di puntura di zecca?
Come le zanzare, anche le zecche si nutrono del nostro sangue o di quello degli animali. Proprio come accade in caso di puntura di zanzara, anche quella della zecca è impercettibile, in quanto, grazie a un anestetico, fanno in modo che il loro “ospite” non avverta il pizzicchio tipico del morso. Inoltre, le zecche sono quasi invisibili: le loro dimensioni variano da pochi millimetri a un centimetro. Di conseguenza, è difficile accorgersi della loro presenza. In alcuni ospiti, se non rimosse accuratamente, possono vivere anche per settimane. Generalmente, però, se non rimosse, entro i 7 giorni vanno via spontaneamente. Ad ogni modo, per estrarle dal corpo dell’uomo o dell’animale servono delle pinzette e la zona di rimozione va subito disinfettata e tenuta sotto controllo nei giorni successivi.
Il morso della zecca non provoca dolore, ma può causare l’insorgere di alcune malattie, fortunatamente curabili, come la “tick borne encephalitis” (TBE), ovvero l’encefalite da zecca, che coinvolge il sistema nervoso centrale e si manifesta con febbre alta e mal di testa. Questa malattia scompare dopo poco tempo ma si può ripresentare dopo 10-20 giorni. Un’altra malattia che può essere causata dalla puntura della zecca è la malattia di Lyme, che si manifesta con un piccolo eritema ma si espande fino a colpire gli organi interni e, se non curata in tempo, si cronicizza.
In alcuni casi, dopo la puntura di zecca, i bambini possono manifestare sintomi come il morbillo.
Gli esperti invitano a conservare in una provetta la zecca rimossa così da poter effettuare il Pcr qualora dovessero comparire sintomi quali febbre e dolori articolari. In questo modo è possibile risalire all’esatta specie del parassita e riuscire ad agire di conseguenza.
Allerta zecche, come difendersi
Per contrastare le punture di zecca e le sue conseguenze esistono vaccini (è disponibile quello contro la TBE, ma non ancora quello contro la malattia di Lyme) e antibiotici, ma è possibile anche adottare una serie di precauzioni per scongiurare il rischio di essere morsi. Ad esempio, se d’estate ci si reca in zone piene di vegetazione, il consiglio degli esperti è quello di indossare abiti coprenti e chiari, in modo da trovarle più facilmente, coprire le estremità (soprattutto inferiori), indossare calzature chiuse e pantaloni lunghi. Si consiglia anche l’uso di un cappello.
Inoltre, è bene applicare sulle parti scoperte del corpo prodotti repellenti per insetti ed evitare il contatto con la vegetazione e di sedersi per terra. Si raccomanda poi di non addentrarsi nelle zone in cui l’erba è alta, di controllarsi il corpo al termine di un’escursione, compresa la testa e gli abiti indossati. Infine, di trattare sempre gli animali domestici con appositi prodotti contro le zecche.
Per informazioni sulle vaccinazioni e per prenotarle è possibile contattare direttamente i Punti unici vaccinazioni del Servizi di Igiene e Sanità Pubblica (SISP).
fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/tic-tac-lyme-ixodes-scapularis-5477847/
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