Il caffè è una bevanda molto amata e consumata regolarmente da molte persone. Scopri tutta la verità su questa adorata miscela e se può provocare danni all’organismo.
Il caffè, si sa, è una delle bevande maggiormente preferite dagli italiani. Ci ridà la carica, ci fa rilassare mentre chiacchieriamo con gli amici, insomma, è un must che non deve mai mancare in dispensa o al bar. Ultimamente, però, sono stati in molti ad affermare che il caffè abbia molti effetti collaterali. Scopriamo, quindi, la verità su questa bevanda.
Caffè: cos’è
Il caffè viene ricavato dai semi di alcune piante che appartengono al genere Coffea. Sono famose le varietà Coffea robusta e arabica. Il caffè si ottiene dall’infusione dei semi che in precedenza vengono macinati.
La caffeina è il principio attivo essenziale del caffè e si può presentare sotto diverse tipologie. Questa è presente anche nel guaranà, cacao, ginseng e tè. Si tratta di un alcaloide che eccita il sistema nervoso centrale, aumenta il livello di attenzione, aumenta la frequenza cardiaca e la pressione. Il caffè, però, può esercitare anche un’azione dimagrante e diuretica. In ultimo la caffeina stimola la peristalsi intestinale e riduce l’assorbimento di ferro.
Caffe: cosa succede quando viene introdotto nell’organismo
La caffeina, quando beviamo un caffè, arriva subito al cervello. Qui si collega con i recettori dell’adenosina, che provoca sonnolenza, e impedisce di provare stanchezza. La concentrazione massima arriva, però, solo dopo 45 minuti dall’assunzione della bevanda. Il fegato, poi, dopo circa 5 ore, avrà metabolizzato la sostanza e degradato la metà della caffeina. Quindi l’adenosina tornerà ad essere collegata ai suoi recettori e l’effetto, ovviamente, svanisce.
Caffè: fa bene o fa male?
Il caffè porta molti benefici, grazie alla dopamina aumenta il buon umore, aumenta la concentrazione e aiuta a restare svegli, la reattività muscolare migliora e produce effetti diuretici. Aiuta a dimagrire e protegge l’organismo con le sue proprietà antiossidanti.
Tuttavia, sono presenti alcune controindicazioni di cui bisogna tenere conto. Quindi non si deve assumere caffè quando vi è una gastrite in corso o reflusso gastroesofageo, inoltre, non è indicato per chi soffre di sindrome del colon irritabile, osteoporosi, emorroidi, aritmie, ipertensione, irritabilità, ansia e nervosismo. Mai assumere caffè quando si prendono ansiolitici. Ricordiamo, infine, che il caffè macchia i denti e provoca disidratazione se viene assunto in grandi quantità.
Dire che il caffè fa bene o fa male, è difficile. Chiaramente è bene cercare sempre di assumere la bevanda con moderazione, quindi, solo quando lo riteniamo strettamente necessario. Si consiglia di bere, al massimo, 3 o 4 tazzine in un giorno.
Una risposta su “Caffè: fa bene o fa male?”
l’ adenosina è quindi un antagonista del caffè – in quali alimenti si trova maggiormente ?