Il cocco è un frutto dalle ricche proprietà benefiche e contiene molte calorie. Scopriamone i valori nutrizionali e quanto consumarne.
Noce di cocco: proprietà, benefici e utilizzi
La noce di cocco, nota anche come cocus nocifera, è il frutto prodotto dalla palma di cocco appartenente alla famiglia delle Aracaceae. Si tratta di una pianta tropicale che supera i 100 anni di vita ed è un alleato di cervello, difese immunitarie, fegato e stomaco.
Il cocco contiene potassio, zinco, ferro, fosforo, rame, magnesio e altri minerali fondamentali per il benessere dell’organismo. Inoltre è un’ottima fonte di vitamine appartenenti al gruppo B, C, E, K e J oltre a contenere fibre, zuccheri vegetali e aminoacidi.
L’acqua costituisce il 50% della sua composizione, contribuisce quindi a idratare il corpo in maniera ottimale, la polpa però ha un cospicuo contenuto di grassi ed è quindi abbastanza calorica fornendo energia usufruibile dal corpo. Il cocco risulta utile per eliminare il gonfiore intestinale e risolvere i problemi legati al meteorismo gastro intestinale oltre a depurare l’organismo.
L’acido laurico contenuto nel cocco e nella sua acqua, è una sostanza presente anche nel latte materno e che stimola lo sviluppo e il mantenimento della materia cerebrale. Assumere l’acqua della noce di cocco, stimola il sistema immunitario e offre notevoli benefici al sistema nervoso centrale donando calma e placando l’ansia.
Curiosità e utilizzoIl latte del cocco e la sua acqua non sono la stessa cosa. L’acqua, infatti, è il liquido che si può trovare nella noce, il latte invece si può ottenere con la spremitura della polpa del frutto a cui si aggiunge l’acqua del cocco prima di filtrare e confezionare. L’acqua si trova solo nelle noci di cocco fresche, quindi si possono riconoscere facilmente.
Vi sono paesi tropicali che utilizzano il cocco come bevanda sostitutiva del latte per il nutrimento dei neonati, dalla palma del cocco invece si ottiene un estratto di zucchero caratterizzato da un basso indice glicemico. Il nome di questo frutto è stato ideato da esploratori spagnoli che lo chiamarono Coco, termine che vuol dire faccia di scimmia in quanto la forma del frutto ricordava l’animale.
La spremitura della polpa essiccata permette di ottenere l’olio di cocco che si può utilizzare nelle ricette culinarie in sostituzione di grassi animali ed è noto per le sue proprietà antivirali, antifungine e antibatteriche. Il cocco si può consumare sia fresco che essiccato e macinato in aggiunta a dolci, insalate o sul gelato.