salute&benessere
Come superare la paura da Coronavirus
Con la diffusione del coronavirus siamo in una fase del nostro ciclo di vita che la stragrande maggioranza delle persone non avrebbe mai immaginato di vivere oggi.
Le notizie riguardanti questo virus che circola di città in città ci fa spesso preoccupare e spaventa una gran parte delle persone.
Prova a chiederti:
– perchè alcune persone hanno paura di questa situazione ed altre no?
– perchè alcuni sono semplicemente preoccupati da ciò che può accadere mentre altri si fanno prendere da una paura eccessiva, esagerata che a volte sfocia in panico irrazionale?
Per rispondere a queste domande dobbiamo analizzare bene questa situazione tenendo in mente alcuni aspetti che ‘ruotano’ attorno a queste paure, comprensibili quando sono associate ad un pericolo esistente, ma troppo amplificate quando superano i limiti della razionalità, dell’oggettività e del buon senso.
Una domanda che puoi farti in questo momento è:
cosa ti fa paura in particolare?
Le risposte possono essere molteplici, ad esempio:
1) mi fa paura il coronavirus perchè non lo conosco bene, è una condizione nuova, mai vista prima, non conosco le cause e le ripercussioni a breve e lungo termine, non so quindi di preciso come comportarmi, a parte le linee guida stabilite dai medici e dall’istituto della sanità, (il mistero, quello che non conosciamo può farci paura).
2) mi faccio prendere dall’ansia quando ascolto le notizie dei media, tv, internet, ed altro
3) mi faccio prendere dal nervosismo e dall’agitazione quando vedo le reazioni della stragrande maggioranza delle persone
4) mi sento impotente riguardo a questa nuova esperienza
Come affrontare queste paure?
1. Impara a distinguere le notizie ‘reali’ da quelle ‘false’. Come? Verificando le notizie che leggi o ascolti tramite siti seri ed affidabili di professionisti, siti istituzionali, di persone affidabili che operano sul campo ed altro.
Quando noti che le informazioni relative al coronavirus si ripetono e sono spesso le stesse, e sono simili anche in altri paesi, ecco che puoi pian piano affermare in punta di piedi che quelle informazioni si avvicinano alla realtà. Una volta eliminate ed allontanate notizie fasulle ed inutili, le preoccupazioni tenderanno a diminuire perchè sarai in grado di affrontare meglio il pericolo guardandolo in faccia e sapendo come agire e reagire.
2. Evita l’ascolto spasmodico delle notizie di allarme. Non ascoltare continuamente il tg in orari diversi, tramite emittenti diverse per ore ed ore, perchè l’esposizione continua, l’ascolto continuo di un argomento riguardante un’allerta, a volte amplificato anche nei minimi particolari soprattutto sui lati negativi, amplifica consciamente o inconsciamente la paura, la preoccupazione che può aumentare trasformandosi in angoscia o panico. La cosa migliore da fare dopo esserti informato in modo più che sufficiente sulle notizie relative al coronavirus, è quella di occuparti di altre cose, di cose belle per te, per la tua famiglia ed i tuoi amici.
3. Impara a pensare con la tua mente. Non farti trascinare dalle emozioni di massa, da un’emozione forte a livello collettivo, stai coi piedi per terra ed ogni volta che ti senti prendere dall’ansia o dalla paura chiediti: è una preoccupazione razionale o no? Mi sto spaventando per notizie reali o presunte? Sono emozioni associate a condizioni esistenti o a interpretazioni di altre persone? Sto pensando con la mia mente o mi sto facendo prendere dall’emotività e vado dietro i comportamenti degli altri? Rispondendo a queste domande avrai meglio il quadro della situazione del tuo ‘vissuto personale’ e potrai meglio controllare e gestire le tue emozioni.
4. Non credere ciecamente a tutto quello che ascolti in tv e su internet. Impara a fare una distinzione tra quello che è vero ed oggettivo e le interpretazioni o le credenze di alcuni personaggi riguardo al coronavirus ed alle sue conseguenze. Ricordati che se credi ad ogni suggerimento, ad ogni falsa notizia, ad ogni punto di vista, ti sarà difficile gestire le tue emozioni e non saprai più che pesci prendere, lasciandoti trascinare dalle credenze altrui.
5. Fatti alcune domande costruttive:
– Quali sono le mie risorse personali? Quali capacità possiedo per superare le preoccupazioni e le paure legate alla diffusione del coronavirus? Quali sono le mie tendenze, le mie attitudini, la professionalità che ho raggiunto e gli atteggiamenti positivi che ho che potranno aiutarmi a superare l’ansia, le preoccupazioni e le paure mie e di altre persone?
– Di cosa ho necessità adesso?
– Cosa posso fare io oggi per rispondere nel migliore dei modi a questa esperienza difficile che sto vivendo?
– La percezione che ho di quello che sta accadendo è vicina o lontana dalla realtà? Cioè il mio ‘vissuto personale’, e quindi ‘come’ io vedo questa situazione è veritiera o invece credo a tutto quello che si dice e si commenta sul web ed in televisione?
– Cos’hai imparato da questa Temporanea situazione difficile che stiamo vivendo?
– Chi o cosa ti farebbe sentire meglio adesso?
– Di cosa hai bisogno per ritrovare la fiducia in te?
– Cosa puoi fare oggi per riguadagnare la sicurezza in te e vincere la paura?
Rispondi per iscritto elencando le tue facoltà o risorse personali più importanti che possiedi, (e rintraccia anche quelle più nascoste) che possono esserti utili per vincere l’ansia, la paura e nei casi esagerati il panico.
Ad esempio: l’intelligenza che ti permetterà di affrontare nel migliore dei modi la condizione nella quale ci troviamo, l’umorismo che ti aiuterà a sdrammatizzare la situazione, la pazienza che può esserti d’aiuto nel gestire questo momento, l’empatia che ti darà la possibilità di aiutare gli altri, di ascoltarli e di mettere in gioco le tue capacità personali, la creatività che ti aiuterà a trovare delle soluzioni nuove, alternative per agire in questa nuova situazione che stiamo vivendo.
Ricordati che la paura e la preoccupazione nascono non dall’esperienza che stai vivendo, ma dalla ‘percezione dell’esperienza stessa’: ecco perchè alcuni non hanno paura del virus, altri sono preoccupati, altri sentono un pò di ansia al riguardo, altri ancora hanno paura e pochi soffrono di panico, a seconda di ‘come vedo e sento’ l’esperienza che stiamo vivendo, avrò l’emozione corrispondente ad essa associata.
Quindi la parte ‘soggettiva’ è più importante e basilare rispetto alla parte oggettiva, rispetto cioè a quello che stiamo vivendo, devi prendere coscienza di questo per gestire meglio le tue emozioni e quindi reagire meglio alla situazione nuova che stiamo affrontando.
Evita di prendere decisioni quando sei sotto l’influenza di uno stato di paura, ansia eccessiva o panico, finchè non ritrovi la calma e l’equilibrio interiore.
Come possiamo affrontare razionalmente le nostre paure?
Lo stato di Calma e Serenità lo puoi ritrovare con:
- la meditazione
- una riflessione intelligente
- il training autogeno
- analisi personale
- imparando a gestire le tue emozioni
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Da cosa dipendono gli infarti?
Da cosa dipendono gli Infarti: Cause, Fattori di Rischio e Prevenzione
Gli infarti, noti anche come attacchi di cuore, rappresentano una delle principali cause di mortalità in tutto il mondo. Queste gravi condizioni mediche possono colpire improvvisamente e avere conseguenze devastanti sulla salute di una persona. Comprendere le cause e i fattori di rischio associati agli infarti è fondamentale per prevenirli efficacemente e proteggere la salute del cuore. In questo articolo, esamineremo attentamente da cosa dipendono gli infarti, esplorando le cause sottostanti, i fattori di rischio e le strategie di prevenzione.
Cause degli Infarti:
Gli infarti si verificano quando il flusso sanguigno verso una parte del cuore viene interrotto, spesso a causa dell’occlusione di una delle arterie coronarie. Le principali cause di questo blocco includono:
1. Aterosclerosi: Questa è la causa più comune degli infarti. L’aterosclerosi si verifica quando le pareti delle arterie si ispessiscono a causa dell’accumulo di grasso, colesterolo e altre sostanze, formando placche. Se una di queste placche si rompe, può causare la formazione di un coagulo di sangue che ostruisce l’arteria.
2. Trombosi: La formazione di coaguli di sangue all’interno delle arterie coronarie può portare a un’occlusione improvvisa e completa del flusso sanguigno al cuore.
3. Spasmo Coronarico: In alcuni casi, le arterie coronarie possono sperimentare spasmi improvvisi e temporanei, riducendo il flusso di sangue al cuore e causando un infarto.
4. Embolia: Un embolo, un coagulo di sangue o una massa di tessuto grumoso, può viaggiare attraverso il flusso sanguigno e bloccare una delle arterie coronarie, causando un infarto.
5. Patologie Cardiache Congenite: Alcune persone possono essere più suscettibili agli infarti a causa di difetti cardiaci congeniti che influenzano il flusso sanguigno al cuore.
Fattori di Rischio:
Oltre alle cause immediate degli infarti, diversi fattori di rischio aumentano significativamente la probabilità di sviluppare questa condizione. Questi includono:
1. Ipertensione: La pressione sanguigna elevata aumenta lo stress sulle pareti delle arterie, aumentando il rischio di aterosclerosi e infarti.
2. Colesterolo Elevato: Livelli elevati di colesterolo LDL (“colesterolo cattivo”) possono contribuire alla formazione di placche nelle arterie coronarie.
3. Fumo di Sigaretta: Le sostanze chimiche presenti nel fumo di sigaretta danneggiano le pareti delle arterie e aumentano il rischio di coaguli di sangue.
4. Diabete: L’iperglicemia associata al diabete danneggia le arterie e aumenta il rischio di aterosclerosi e infarti.
5. Obesità: L’eccesso di peso aumenta lo stress sul cuore e può contribuire a condizioni come ipertensione, diabete e colesterolo elevato.
6. Sedentarietà: L’attività fisica regolare aiuta a mantenere la salute del cuore e riduce il rischio di infarti.
7. Stress: Lo stress cronico può influenzare negativamente la salute del cuore e aumentare la pressione sanguigna.
8. Età e Sesso: L’età avanzata e il sesso maschile sono fattori di rischio noti per gli infarti, anche se le donne possono essere a rischio dopo la menopausa.
Prevenzione degli Infarti:
La prevenzione degli infarti è fondamentale per ridurre il rischio di gravi complicazioni cardiache. Alcune strategie efficaci includono:
1. Adozione di uno Stile di Vita Salutare: Una dieta equilibrata, ricca di frutta, verdura, cereali integrali e proteine magre, insieme all’esercizio regolare, può ridurre il rischio di infarti.
2. Controllo dei Fattori di Rischio: Monitorare e gestire la pressione sanguigna, i livelli di colesterolo e il diabete può aiutare a prevenire la formazione di placche nelle arterie coronarie.
3. Cessazione del Fumo: Smettere di fumare è uno dei modi più efficaci per ridurre il rischio di infarti e migliorare la salute generale del cuore e dei polmoni.
4. Assunzione di Farmaci: In alcuni casi, il medico può prescrivere farmaci per controllare la pressione sanguigna, abbassare il colesterolo o gestire altre condizioni mediche che aumentano il rischio di infarti.
5. Monitoraggio Regolare della Salute: Sottoporsi regolarmente a controlli medici può consentire di individuare precocemente eventuali fattori di rischio o problemi cardiaci e intervenire tempestivamente.
6. Gestione dello Stress: Pratiche come la meditazione, lo yoga e l’esercizio possono aiutare a ridurre lo stress e promuovere la salute del cuore.
Gli infarti rappresentano una grave minaccia per la salute cardiovascolare e possono avere conseguenze fatali se non trattati tempestivamente. Comprendere le cause e i fattori di rischio associati agli infarti è fondamentale per adottare misure preventive efficaci e proteggere la salute del cuore. Con uno stile di vita sano, il controllo dei fattori di rischio e un attento monitoraggio della salute, è possibile ridurre significativamente il rischio di infarti e vivere una vita più lunga e sana.
[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/attacco-di-cuore-malattia-salute-7479253/]
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Quale fine fanno gli strumenti chirurgici usati in sala operatoria?
Il Destino degli Strumenti Chirurgici Usati in Sala Operatoria: Processi e Normative da Conoscere
Nel mondo della sanità, ogni aspetto del processo medico viene attentamente considerato, incluso il destino degli strumenti chirurgici usati in sala operatoria. Questa è una questione di sicurezza, igiene e responsabilità ambientale. In questo articolo, esploreremo i processi e le normative che regolano il trattamento degli strumenti chirurgici dopo l’uso, offrendo una panoramica completa su quale fine facciano.
L’importanza del Corretto Trattamento degli Strumenti Chirurgici
Gli strumenti chirurgici sono essenziali per l’esecuzione di procedure mediche sicure ed efficaci. Tuttavia, dopo ogni utilizzo, è fondamentale trattarli in modo appropriato per evitare rischi per la salute dei pazienti e degli operatori, nonché per garantire la conformità normativa e la sostenibilità ambientale.
Processi di Sterilizzazione e Sanificazione
Dopo ogni intervento chirurgico, gli strumenti devono essere accuratamente puliti, sterilizzati e sanificati. Questo processo è cruciale per eliminare qualsiasi contaminazione batterica o virale e prevenire la trasmissione di infezioni. Le strutture sanitarie seguono rigorosi protocolli per garantire che gli strumenti siano trattati in modo sicuro ed efficace.
Sterilizzazione Autoclave: Il Metodo Standard
La sterilizzazione mediante autoclave è uno dei metodi più comuni utilizzati per trattare gli strumenti chirurgici. Questo processo implica l’esposizione degli strumenti al vapore ad alta pressione e temperatura, uccidendo batteri, virus e altri microrganismi patogeni. Le moderne autoclavi sono dotate di avanzate tecnologie di monitoraggio e registrazione per garantire la completa sterilità degli strumenti.
Rigide Normative e Standard di Sicurezza
Le normative e gli standard di sicurezza nella gestione degli strumenti chirurgici sono rigorosi e ben definiti. Le autorità sanitarie locali e internazionali impongono regole stringenti per garantire la sicurezza e la conformità normativa. Le strutture sanitarie devono rispettare queste normative e sottoporsi a ispezioni regolari per assicurare il rispetto dei requisiti.
La Responsabilità Ambientale: Riciclo e Smaltimento
Oltre alla sicurezza e all’igiene, la responsabilità ambientale è un aspetto cruciale nella gestione degli strumenti chirurgici. Gli strumenti monouso, quando possibile, dovrebbero essere composti da materiali biodegradabili o riciclabili. Gli strumenti riutilizzabili devono essere trattati in modo da minimizzare l’impatto ambientale. Le pratiche di riciclo e smaltimento sicuro sono essenziali per ridurre l’inquinamento e preservare l’ambiente.
Innovazioni Tecnologiche per una Gestione Più Efficiente
L’innovazione tecnologica ha rivoluzionato il settore della gestione degli strumenti chirurgici. Dalle avanzate autoclavi ai sistemi di tracciabilità RFID (Radio Frequency Identification), le nuove tecnologie consentono una gestione più efficiente degli strumenti, migliorando la sicurezza, riducendo i tempi di trattamento e ottimizzando le risorse.
Sicurezza, Conformità Normativa e Sostenibilità
Il destino degli strumenti chirurgici usati in sala operatoria è una questione complessa che coinvolge sicurezza, conformità normativa e sostenibilità. È essenziale che le strutture sanitarie rispettino rigorosi protocolli per garantire la sterilizzazione e la sanificazione degli strumenti, oltre a seguire le normative ambientali per il riciclo e lo smaltimento sicuro. Solo attraverso una gestione responsabile e consapevole degli strumenti chirurgici possiamo garantire interventi medici sicuri, igienici e sostenibili per il bene dei pazienti e dell’ambiente.
[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/chirurgia-ospedale-medico-cura-1822458/]
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Quale cura per le ragadi?
Quale Cura per le Ragadi della Pelle: Rimedi Efficaci e Consigli Utili
Le ragadi della pelle sono uno dei problemi dermatologici più comuni che affliggono le persone di tutte le età. Queste piccole crepe o fenditure nella pelle possono verificarsi in varie parti del corpo, ma sono più comuni sulle mani, sui piedi e sulle labbra. Le ragadi possono essere dolorose e fastidiose, e se non trattate adeguatamente, possono peggiorare e causare complicazioni. Fortunatamente, esistono diverse cure efficaci per le ragadi della pelle che possono aiutare a lenire il dolore, favorire la guarigione e prevenire recidive. In questo articolo, esploreremo le cause delle ragadi della pelle e forniremo consigli utili e rimedi naturali per trattarle in modo efficace.
Cause delle Ragadi della Pelle
Prima di esaminare le cure per le ragadi della pelle, è importante capire le cause sottostanti di questo problema. Le ragadi possono essere causate da una serie di fattori, tra cui:
1. Pelle Secca: La mancanza di idratazione è una delle cause principali delle ragadi della pelle. La pelle secca è più suscettibile alle crepe e alle fenditure, specialmente nelle zone soggette a maggiore attrito, come le mani e i piedi.
2. Esposizione agli Agenti Atmosferici: L’esposizione prolungata al freddo, al vento e alla luce solare può contribuire alla formazione di ragadi sulla pelle.
3. Attività Ripetitive: L’uso eccessivo delle mani, ad esempio durante lavori manuali o sport come l’arrampicata su roccia, può causare ragadi.
4. Carenza Nutrizionale: Una dieta carente di vitamine e minerali essenziali, come la vitamina A, la vitamina E e lo zinco, può influenzare la salute della pelle e aumentare il rischio di ragadi.
5. Condizioni Dermatologiche: Alcune condizioni della pelle, come l’eczema e la psoriasi, possono rendere la pelle più suscettibile alle ragadi.
Cura e Trattamento delle Ragadi della Pelle
1. Idratazione Adeguata
Mantenere la pelle ben idratata è fondamentale per prevenire e trattare le ragadi. Applicare regolarmente una crema idratante ricca di agenti emollienti come la vaselina, la glicerina o l’acido ialuronico può aiutare a ripristinare l’umidità della pelle e a ridurre la secchezza.
2. Protezione Solare
L’applicazione di una crema solare con un elevato SPF può aiutare a proteggere la pelle dalle aggressioni dei raggi UV, riducendo così il rischio di ragadi causate dalla luce solare.
3. Esfoliazione Dolce
L’esfoliazione regolare può contribuire a rimuovere le cellule morte dalla superficie della pelle, favorendo la guarigione delle ragadi. Tuttavia, è importante utilizzare esfolianti delicati per evitare di irritare ulteriormente la pelle.
4. Bagni e Doccie Tiepide
Evitare l’uso di acqua calda e detergenti aggressivi durante il bagno o la doccia, poiché possono privare la pelle dei suoi oli naturali protettivi, peggiorando così le ragadi.
5. Applicazione di Oli Naturali
Gli oli naturali come l’olio di cocco, l’olio di mandorle e l’olio di jojoba possono aiutare a lenire e idratare la pelle, riducendo il dolore associato alle ragadi e promuovendo la guarigione.
6. Cerotti Protettivi
Nei casi in cui le ragadi sono particolarmente dolorose o profonde, l’applicazione di cerotti protettivi può aiutare a proteggere la pelle e a favorirne la guarigione.
7. Integratori Alimentari
Integrare nella dieta alimenti ricchi di vitamine e minerali essenziali può aiutare a migliorare la salute della pelle e a ridurre il rischio di ragadi. Inoltre, l’assunzione di integratori di vitamine e minerali può essere utile per compensare eventuali carenze nutrizionali.
8. Consultare un Dermatologo
Se le ragadi persistono nonostante l’uso di rimedi casalinghi e trattamenti topici, è consigliabile consultare un dermatologo. Il medico può valutare la gravità del problema e raccomandare trattamenti più specifici, come creme a base di corticosteroidi o terapie laser.
Le ragadi della pelle possono essere fastidiose e dolorose, ma con le giuste cure e trattamenti, è possibile lenire il dolore, favorire la guarigione e prevenire recidive. Mantenere la pelle ben idratata, proteggerla dagli agenti atmosferici e adottare una dieta equilibrata sono passi fondamentali per prevenire le ragadi. Tuttavia, se le ragadi persistono o peggiorano, è consigliabile consultare un dermatologo per una valutazione e un trattamento più specifico. Con le cure adeguate, è possibile ottenere sollievo dai sintomi delle ragadi e ripristinare la salute della pelle.
[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/mani-vecchio-vecchiaia-anziano-2906458/]
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Catia Mariani
27 Marzo 2020 at 14:21
Grazie
Catia Mariani
30 Marzo 2020 at 14:46
Grazie
Alberto
26 Marzo 2020 at 16:24
Le paure e l’ansia a mio avviso nascono quando ti fissi che qualche piccolo malessere può’ influenzarti che potresti avere contratto il coronavirus.
Cesare MARINUCCI
26 Marzo 2020 at 12:50
Quello che viene descritto nell’articolo è una cosa che già attuavo sin dall’inizio di questa brutta faccenda cioé quando sento telegiornali, interviste e quant’altro inerente il corona virus cambio canale poiché il sentir dire in continuazione sempre le stesse cose più o meno allarmanti non servono altro che ad incudere un’immensa paura a tutta la popolazione.
Il mio vero terrore massimo e che se dovessi cadere nel corona virus e quello se mi dovessero intubare cosa che non riuscirei a superare se fossi cosciente.
Alberto
30 Marzo 2020 at 14:42
Le paure e l’ansia a mio avviso nascono quando ti fissi che qualche piccolo malessere può’ influenzarti che potresti avere contratto il coronavirus.
Cesare MARINUCCI
30 Marzo 2020 at 14:42
Quello che viene descritto nell’articolo è una cosa che già attuavo sin dall’inizio di questa brutta faccenda cioé quando sento telegiornali, interviste e quant’altro inerente il corona virus cambio canale poiché il sentir dire in continuazione sempre le stesse cose più o meno allarmanti non servono altro che ad incudere un’immensa paura a tutta la popolazione.
Il mio vero terrore massimo e che se dovessi cadere nel corona virus e quello se mi dovessero intubare cosa che non riuscirei a superare se fossi cosciente.