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Covid-19: i principali sintomi dopo la guarigione

Molti pazienti che hanno superato la fase acuta del Covid-19 continuano per molto tempo ad avere sintomi. Nell’articolo alcuni dei sintomi rilevati.

Molti pazienti che hanno superato la fase acuta del Covid-19 continuano per molto tempo ad avere sintomi. Nell’articolo alcuni dei sintomi rilevati.

Stanchezza, affanno e dolori alle ossa e ai muscoli localizzati al torace, sono tra i sintomi che spesso restano nelle persone che hanno contratto il virus del Covid-19 in maniera abbastanza grave. Il dottor Angelo Carfì, geriatra alla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS in un articolo pubblicato su JAMA, racconta i sintomi presenti nei pazienti dimessi e guariti a due mesi dalla dimissione ospedaliera.

Un senso di stanchezza

Il sintomo persistente è proprio la stanchezza. In presenza di questo sintomo, è necessario continuare a farsi seguire da uno specialista, poiché dietro questo fenomeno apparentemente banale potrebbe nascondersi qualche altra malattia subentrata in seguito e legata a disfunzioni polmonari o cardiache. La stanchezza, però, non necessariamente potrebbe essere condotta ad una nuova malattia fisica, ma potrebbe essere essere psicologica. Lo stress subito non va sottovalutato ed è opportuno sentire uno specialista.

La nebbia nel cervello

Un altro sintomo comune da non sottovalutare è la difficoltà a pensare in modo lucido. Problemi di memoria e quella che è stata definita “nebbia nel cervello” sono stati rilevati in diversi pazienti. Le cause di questo tipo di sintomo sono ancora in fase di ricerca, non essendoci ancora la certezza di un’azione diretta del virus sui neuroni.

Problemi a reni e intestino

Non è ben chiaro nemmeno come il virus attacchi i reni, ma in molti casi si è verificata una insufficienza renale nel corso dell’infezione. Dopo la guarigione, i reni nella maggior parte dei casi hanno ripreso il funzionamento ordinario, ma in alcuni soggetti si sono rivelati dei fenomeni persistenti con l’insorgere di disfunzioni renali. A livello intestinale, invece, pare che il virus si annidi, in particolar modo, nella parte finale, causando ricorrenti episodi di diarrea che si protraggono per molto tempo. Questo fenomeno crea nel corpo un indebolimento che potrebbe debilitare l’organismo.

Conseguenze per chi sta a casa

Anche chi non ha contratto il virus, ma è stato costretto dalle restrizioni a restare a casa, ha subito delle conseguenze, che in alcuni casi possono essere anche gravi. Tra i sintomi più comuni vi sono l’aumento di peso; la perdita di tono e del volume muscolare; riduzione della forza fisica; diminuzione dell’elasticità; stress, ansia e stati depressivi; abbassamento della capacità polmonare; peggioramento dell’equilibrio ormonale, ipertensione. È importante, dunque, tenersi in allenamento con qualche piccolo esercizio quotidiano e tenersi occupati con un nuovo hobby.

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FONTE IMMAGINE: https://pixabay.com/it/photos/dolore-addominale-attacco-medico-2493327/

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