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Dieta a Zona: cos’è e come funziona

La dieta a Zona è un programma alimentare che permette di ridurre i kg in eccesso ed eliminare gli attacchi di fame. Vediamo come funziona nello specifico.

La dieta a Zona è un programma alimentare che permette di ridurre i kg in eccesso ed eliminare gli attacchi di fame. Vediamo come funziona nello specifico.

Seguire una dieta equilibrata non è soltanto necessario per perdere qualche chilo di troppo, ma è anche una questione di buon senso e di rispetto per la propria salute.
Tra i regimi alimentari più conosciuti ed apprezzati, la dieta a zona è, senza dubbio, una delle più seguite. Oltre alla perdita di peso corporeo in eccesso, infatti, essa è un vero percorso di benessere per l’organismo poiché in grado di stimolare la produzione endogena di ormoni buoni (eicosanoidi) che stimolano e migliorano le funzioni del nostro corpo.

La dieta a zona, quindi, è un alleato prezioso per rallentare il processo di invecchiamento cutaneo, per allontanare il rischio di patologie croniche e per ridurre sensibilmente il rischio di incorrere in processi infiammatori.

Ricordiamo che per seguire una dieta alimentare è sempre consigliato fare riferimento al proprio medico.

Cos’è la dieta a zona e come funziona?

Si tratta di un vero e proprio programma alimentare elaborato negli anni Novanta dal biochimico americano Barry Sears che ha ideato un regime dietetico idoneo ad a coadiuvare fattivamente il trattamento di pazienti diabetici e cardiopatici, ma che, con il passare del tempo, si è rivelato idoneo a favorire la perdita di peso e l’incremento energetico nei soggetti che ne seguivano i dettami.

La dieta a zona è un sistema piuttosto complesso che trova fondamento non tanto nella riduzione calorica degli alimenti ingeriti quanto, piuttosto, nella risposta ormonale benefica al cibo ingerito. Ciò non significa, naturalmente, che sia concesso ingurgitare un numero spropositato di calorie al giorno; il regime alimentare, infatti, si assesta su un range giornaliero di 1200 Kcal al dì per le donne e di non oltre le 1600 per il sesso maschile.

La struttura della dieta a zona prevede uno schema alimentare preciso. Essa, infatti, individua un determinato rapporto nell’assunzione quotidiana di carboidrati, grassi e proteine che vanno ripartiti in percentuali fisse ad ogni pasto(40% carboidrati, 30% proteine, 30% grassi) privilegiando gli alimenti che hanno un effetto benefico sulla produzione di insulina.

La dieta a zona, al fine di mantenere ottimale durante tutta la giornata la produzione ormonale, impone di consumare tre pasti al dì ad almeno 4-5 ore di distanza l’uno dall’altro privilegiando come pasto principale la colazione che va effettuata entro un’ora dal risveglio.

Cosa è permesso mangiare nella dieta a zona?

Prima di intraprendere il regime alimentare è consigliabile sottoporsi ad un’anamnesi precisa atta ad individuare la percentuale di massa grassa individuale ed il consumo calorico conseguente ad attività fisica.

Quindi, sarà possibile, iniziare la dieta a zona seguendo le seguenti regole:

  • Ripartizione dei macro nutrienti fissa a pasto (40% carboidrati, 30% proteine, 30% grassi);
  • Colazione abbondante e nutriente;
  • Giusto apporto idrico giornaliero (bere spesso);
  • Privilegiare gli alimenti individuati come benefici. Tra le proteine, via libera alle carni bianche, al pesce ed ai legumi, limitare il consumo di carboidrati contenuti in pasta e riso preferendo frutta e verdura e non eccedere nel consumo di zucchero nascosto in altri alimenti.

Esempi di menù consentiti

La dieta a zona consiglia a pranzo e cena di consumare un piatto proteico (carni bianche o pesce) abbinato a verdura fresca poco condita o a verdure grigliate cercando di variare, tra gli alimenti consentiti, il più possibile. Non sono consentiti dolci, ma è possibile assumere, una porzione di frutta fresca. Per spuntini e merende è bene scegliere frutta e verdura o introdurre una tazza di latte o una porzione di latticini freschi (come la ricotta).

La dieta a zona è un’iniezione benefica per l’organismo ed ha un’azione energizzante anche se, taluni detrattori, individuano nel consumo proteico eccessivo un possibile affaticamento a livello renale. Per chi volesse seguire tale regime alimentare è consigliabile farlo per un tempo limitato traendo spunto dai numerosi menù che sono disponibili sul web.

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