La dieta paleo è un piano alimentare che ha lo scopo di tornare alle abitudini alimentari degli uomini di un tempo, evitando i cibi dannosi dell’epoca contemporanea. Vediamo come funziona.
Dieta paleo: mangiare come i nostri avi
Una cattiva alimentazione, associata ad abitudini di vita dannose (dalla sedentarietà al fumo, dal consumo di alcolici all’elevato apporto zuccherino nell’organismo), può portare il corpo a sviluppare malattie spesso irreversibili, facilmente evitabili prendendo accorgimenti riguardanti il regime alimentare.
A tal proposito, uno dei regimi alimentari di maggior successo negli ultimi tempi è quello denominato “paleo diet”, traducibile semplicemente in dieta paleo. Come si può intuire dalla terminologia utilizzata, la dieta paleo non è altro che un piano di alimentazione basato fondamentalmente su tutti quegli alimenti che avrebbero potuto nutrire gli esseri umani del paleolitico, periodo preistorico compreso tra 2,5 milioni e 10.000 anni fa.
Lo scopo della dieta paleo è semplice: far sì che il corpo possa tornare alle abitudini alimentari degli uomini di un tempo, in modo tale da evitare di “intossicarsi” con i cibi eccessivamente raffinati che consumiamo in epoca contemporanea.
Alla base del funzionamento della dieta paleo, infatti, vi è la convinzione (corretta e coerente) che gli alimenti contemporanei non siano altro che prodotti industriali, frutto della lavorazione mediante ingredienti non sempre salubri e ricchi di addensanti, coloranti, conservanti e qualsiasi altro preparato chimico utile per “migliorare” l’aspetto estetico del prodotto, andando però a danneggiare, in modo consequenziale, l’integrità e la qualità del prodotto stesso.
Cosa mangiare e cosa evitare durante questa dieta
Già, ma quali alimenti mangiare durante il regime di dieta paleo? Non avendo testimonianze scritte dirette relative alle abitudini alimentari dei nostri antenati, scienziati e biologi, sulla base del ragionamento e della valutazione dell’ambiente preistorico terrestre, sono giunti alla conclusione che gli uomini di quel tempo si cibavano di poche categorie di alimenti: vegetali, carne, pesce, semi olesi, noci e frutta, senza trascurare l’importanza dell’assunzione dei grassi, assorbiti generalmente dagli organismi animali.
L’ideale, nel corso della dieta paleo, sarebbe assumere quantità consistenti di proteine (almeno 1,5 grammi per chilogrammo corporeo), nonché un apporto di carboidrati pari al 50% del pasto. Infine, il 30-40% della pietanza dovrebbe riguardare l’assunzione di grassi quali gli omega-3 e gli omega-6. Da evitare rigorosamente prodotti eccessivamente raffinati e zuccherati, i cereali, i tuberi e i legumi. Quelli appena elencati, infatti, sono alimenti derivanti direttamente dall’attività agricola, che a quel tempo era praticata solo in minima parte.