Una dieta efficace prevede almeno 5 pasti suddivisi in 3 pasti principali e due spuntini, preziosi per la nostra dieta. Scopriamo l’importanza degli spuntini all’interno della nostra dieta e perché è fondamentale non saltarli.
Se dobbiamo perdere qualche chilo e ci affidiamo a un nutrizionista o a un dietologo, con ogni probabilità il piano alimentare compilato per noi prevede due spuntini: a metà mattina e a merenda. Al primo impatto può sembrare un controsenso, in realtà, gli spuntini sono fondamentali all’interno di una dieta dimagrante perché spezzano la fame e ci aiutano a mangiare un po’ meno al pasto successivo.
Dieta: perché gli spuntini sono indispensabili?
Le diete dimagranti troppo restrittive non sono mai una buona idea, infatti se dobbiamo perdere peso, è indispensabile ricordare che il nostro organismo, per funzionare ha bisogno di benzina, cioè di cibo. Se non ci nutriamo a sufficienza, possiamo trovarci a corto di energia proprio quando ne avremmo più bisogno: possono insorgere mal di testa e debolezza generale, stanchezza, senso di frustrazione, nervosismo e depressione, oltre naturalmente a un senso di fame difficile da controllare. Meglio quindi non far scendere mai troppo il livello del “carburante”: questo è il motivo per cui gli specialisti invitano a non saltare mai i pasti e a dare la giusta importanza a due spuntini spezza fame.
Quando ci si mette a dieta, nelle prime due o tre settimana l’ago della bilancia scende con una certa decisione: dopo qualche tempo però il dimagrimento rallenta in modo considerevole, anche se siamo stati ligi alle nostre tabelle. Questo accade perché l’organismo, quando si è trovato per un certo periodo di tempo con meno cibo del consueto e dopo aver cominciato ad intaccare i primi depositi di grasso, comincia ad economizzare le sue risorse per fronteggiare un eventuale prolungarsi della “carestia”.
Il metabolismo si sente costretto “a rallentare” per consumare meno, bruciando anche più lentamente le riserve di grasso in eccesso. Un regime alimentare ipocalorico corretto tiene conto di questo possibile inconveniente e riesce in larga misura a prevenirlo. Ecco un’altra buona ragione per evitare le diete-lampo e i regimi fai-da-te.
Dieta: cosa mangiare come spuntino
Di solito si suggerisce di consumare in queste occasioni la frutta che non abbiamo mangiato a fine pasto. Anche in questo caso occorre prestare attenzione alle quantità e privilegiare i frutti meno zuccherini. Uno yogurt magro, o eventualmente greco per godere un sapore più deciso, può essere una buona soluzione. Sì anche a una piccola manciata di frutta secca, ricca di sali minerali e di nutrienti utili (attenzione alle quantità perché è molto calorica), o a due fette biscottate integrali, magari accompagnate da una tisana o una tazza di tè verde caldo. In alternativa possiamo consumare due o tre fettine di bresaola.
L’errore più comune è quello di eccedere con le calorie, trasformando lo spuntino in un pasto vero e proprio. Ricordiamo che il nostro fabbisogno energetico giornaliero deve essere suddiviso in questo modo: il 25% dalla colazione, il 5% dallo spuntino di metà mattina, il 35% dal pranzo, l’8% dalla merenda e il 29% dalla cena. Altro errore comune è consumare snack a base di soli cereali (pane, biscotti, barrette), spesso addizionati con zucchero. Occhio anche ai succhi di frutta confezionati, molto dolcificati, e ai formaggi, troppo ricchi di grassi.
Fonte Immagine:https://www.pexels.com/it-it/foto/cibo-salutare-apple-pasto-5945859/
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