Vi capita spesso di svegliarvi affaticati o più stanchi di quando siete andati a dormire? Forse state solo dormendo nella posizione sbagliata. Ecco qualche consiglio che vi aiuterà a dormire bene.
Per ricaricare le batterie si deve dormire bene, un’attività importante quanto il mangiare ed il bere. Nel corso dell’anno si celebra anche la Giornata Mondiale del sonno ed è l’occasione ideale per “fare il punto” su come dormono gli italiani e anche gli abitanti degli altri stati.
I dati raccolti
Normalmente le persone dormono tra le 8 e le 10 ore al giorno, ma si deve fare attenzione a dormire bene, in quanto il mancato riposo può avere delle gravi ripercussioni sulla nostra vita di tutti i giorni, dal momento che dormire male fa calare l’attenzione e rallenta i riflessi, oltre a causare un calo della produttività.
L’insonnia è quindi la causa scatenante di un circolo vizioso che non deve essere trascurato e nel nostro Paese è molto diffusa. Una stima, fatta da esperti del settore, indica che sono circa 13 milioni le persone che soffrono di insonnia, riscontrata maggiormente tra le donne, oltre che tra gli anziani.
Gli insonni si suddividono tra cronici ed occasionali, e durante la notte si assiste ad una serie di azioni quali l’aggiustamento del cuscino sul quale si dorme, l’occhiata di controllo all’orologio ed allo smartphone e il continuo rigirarsi nel letto.
Fitbit ha calcolato i dati sul sonno sia a livello italiano che a livello mondiale monitorando con le sue apparecchiature una serie di dati, che sono stati registrati in forma assolutamente anonima e che prendono in considerazione più di 10,5 miliardi di notti. Il calcolo è stato eseguito tenendo conto di una serie di variabili come le fasi del sonno, l’agitazione ed il battito cardiaco e mettendo come punteggio ottimale 100. Alla fine il risultato medio è stato di 75.4, un dato nel complesso discreto. In questa classifica l’Italia si trova al sesto posto, con un punteggio di 75.97, con 7 ore e 28 minuti di durata media del sonno.
Le migliori posizioni per dormire
Ogni persona ha una sua posizione preferita per dormire, che si radica nel tempo e che, quindi, diventa difficile modificare; ognuna delle posizioni ha dei vantaggi e degli svantaggi. Chi dorme sul fianco, nella posizione cosiddetta “fetale”, in quanto ricorda la posizione nel grembo materno, tiene le gambe piegate e la testa in avanti. In molti casi le braccia sono intorno al cuscino. Una posizione che si adatta molto bene alle donne “incinte” e alle persone che russano, mentre è svantaggiosa per chi soffre di problemi al collo oppure di mal di schiena.
La posizione “semi fetale”, sempre sul fianco, viene adottata dalla maggior parte delle persone, circa il 60%. Posizionandoci sul lato sinistro si ottengono benefici sia per il cuore che per lo stomaco.
Una delle posizioni classiche è quella denominata “a pancia in giù”, nella quale la testa è rivolta verso il lato del letto e alcune persone, anche se poche, la trovano molto comoda. Una posizione che aiuta le persone nella digestione, mentre è svantaggiosa per la spina dorsale.
L’ultima posizione è quella “a pancia in su” nella quale si tiene lo sguardo verso il soffitto e le braccia allungate. Questa posizione è conosciuta anche come “posizione del soldato” e secondo gli esperti è la migliore sia per la spina dorsale che per il collo, tenendo comunque presente di non esagerare con la quantità di cuscini. Molte persone che dormono in questa posizione hanno la tendenza a russare.