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Fiori di Bach: cosa sono e quando bisogna assumerli

I fiori di Bach sono un rimedio naturale di floriterapia per eliminare ansia, stress e depressione. Ecco quando bisogna assumerli e quando invece non serve.

I fiori di Bach sono un rimedio naturale per combattere ansia, stress e depressione. Ecco quando bisogna assumerli e quando invece non è necessario.

I fiori di Bach sono alla base della floriterapia, il sistema di cura ideato dall’omeopata inglese Edward Bach negli anni Trenta del Novecento. In Italia sono migliaia le persone che si presentano in farmacia o erboristeria per richiedere il rimedio floreale. Secondo il teorizzatore della floriterapia, la malattia non è altro che la concretizzazione di un atteggiamento mentale. Sempre stando al medico britannico, l’uso di alcune tipologie di fiori selvatici ha il potere di cambiare lo stato mentale (negativo), andando di conseguenza a cancellare la causa alla base della malattia stessa.

Quando sono utili

L’utilità dei fiori di Bach è accertata in episodi momentanei, tra cui si annoverano ad esempio un forte spavento o uno shock dovuto a un’improvvisa cattiva notizia ricevuta. Inoltre, la floriterapia vanta discreti risultati anche nei soggetti che soffrono spesso di insonnia, spossatezza, stress e ansia. Possono poi essere associati ad altre cure per contrastare eventuali problemi ormonali (sia quando si è adolescenti o in menopausa), dipendenze da alcool, paure, palpitazioni e allergie.

L’impiego dei fiori di Bach è consigliato anche in determinati momenti della vita, che possono essere ad esempio la vecchiaia, lo svezzamento e le settimane seguenti al parto. La loro assunzione viene poi suggerita ai giovani ragazzi mentre attraversano la famosa crisi adolescienziale, un periodo durante il quale perdono molte delle loro certezze acquisite fino a quel momento.

Quando non sono utili

Se lo stato mentale perdura da diversi anni, cioè se la situazione psicologica può essere definita cronica, i fiori di Bach non riescono ad incidere in modo soddisfacente. Una soluzione può essere quella di rivolgersi a un floriterapeuta di cui si ha stima e che abita vicino alla propria abitazione o al comune di residenza, in modo da avere un supporto professionale e presente nel corso del tempo.

Eventualmente, sarà lo stesso floriterapeuta a suggerire al paziente un colloquio con uno psicoterapeuta (nei casi più gravi). Un’altra situazione in cui l’azione dei fiori di Bach è inconsistente è quando quella determinata persona sta già assumendo psicofarmaci o – peggio – sostanze stupefacenti. In tal caso, la floriterapia è resa del tutto vana. Il medesimo discorso può essere fatto infine per la cura delle malattie organiche, quando cioè la malattia causa una lesione di piccola, media o vasta entità sull’anatomia dell’organo. A questo proposito, è utile però sottolineare come i fiori di Bach possano comunque agire da supporto psicologico.

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