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Frutti di bosco, quali sono e perché mangiarli

Scopriamo insieme quali sono i frutti di bosco più comuni, le loro proprietà e i benefici che il loro consumo apporta all’organismo.

Scopriamo insieme quali sono i frutti di bosco più comuni, le loro proprietà e i benefici che il loro consumo apporta all’organismo.

Con il termine “frutti di bosco” si identificano quei frutti che nascono spontaneamente ai margini dei boschi di montagna e di collina oppure nel sottobosco. Sono però coltivati anche a scopo commerciale e possiamo farli crescere anche nel nostro orto, o in vaso o in giardino, con i dovuti accorgimenti.

Generalmente vengono consumati freschi per preservarne le proprietà, oppure vengono aggiunti a yogurt, mousse, bavaresi, gelati e altri dolci al cucchiaio. Sono inoltre impiegati per l’aromatizzazione di liquori, l’estrazione di succhi di frutta, l’integrazione a dolci lievitati e l’aromatizzazione di pietanze, come i brasati di selvaggina.

Essendo costituiti per il 90% da acqua, i frutti di bosco sono molto dissetanti e dunque ideali per la stagione calda, durante la quale, tra l’altro, maturano perfettamente.

Frutti di bosco: quali sono?

Nel gruppo dei frutti di bosco rientrano tutti i frutti tipici della macchia boschiva. Quelli più comunemente conosciuti sono: la fragolina di bosco (pianta erbacea delle rosacee), i lamponi (appartenenti alla famiglia delle rosacee), le more di rovo, i mirtilli rossi, neri e blu, i ribes rossi o neri e l’uvaspina (appartenenti alla famiglia delle grossulariaceae). Tuttavia si potrebbe far rientrare in questa categoria anche le amarene, le more di gelso e le bacche del sambuco nero.

Perché mangiarli?

I frutti di bosco hanno numerose proprietà benefiche in quanto sono ricchi di vitamina C (e di alcune vitamine del gruppo B), di fibre, acqua, sali minerali, sostanze fenoliche e apportano un quantitativo di zuccheri (fruttosio) di media entità. Inoltre, i frutti di bosco contengono fitosteroli, molecole utili al fine di abbassare i livelli di colesterolo nel sangue.

In particolare, le proprietà benefiche di questi alimenti sono legate alla presenza di specifiche molecole, le antocianine, che poi sono quelle che conferiscono a questi frutti le loro caratteristiche colorazioni, dal rosso al viola.

Queste molecole proteggono il cuore e, in generale, l’apparato circolatorio (pulendo i vasi sanguigni dal colesterolo “cattivo, Ldl) e danno spazio ad una proteina, detta Ampk, che stimola i geni della longevità, i Sirt, in grado di allungare la vita delle cellule e di abbattere le molecole infiammatorie, responsabili di diversi disturbi per il nostro organismo. In parole povere, questi geni aiutano a contrastare l’invecchiamento delle cellule e, di conseguenza, a prevenire alcune patologie, quali l’Alzheimer, l’arteriosclerosi, ma anche il diabete e il cancro.

Grazie all’alto contenuto di fibre poi, i frutti di bosco hanno effetti benefici per l’intestino.

Vediamo nello specifico le proprietà dei singoli frutti di bosco, quelli più conosciuti.

Proprietà e benefici dei frutti di bosco

Partiamo dalle fragoline di bosco, dette anche “fragole selvatiche”, il frutto di bosco più conosciuto insieme ai mirtilli. Esse sono ricche di vitamina C, zolfo, calcio, ferro, fosforo, magnesio e potassio e contengono pochissime calorie (solo 27 ogni 100 grammi). Hanno un forte potere depurativo e risultano particolarmente utili per combattere lo stress e regolare i livelli ormonali, oltre che per rinforzare il sistema immunitario, grazie alla presenza di vitamina C. Bisogna anche sapere, però, che le fragoline, come le fragole in generale, contengono salicilato, una sostanza che, in soggetti predisposti o nei bambini ancora piccoli, può dar luogo ad allergie o intolleranza. Prima di mangiarle, è importante lavarle bene.

Passiamo ai lamponi, i frutti di bosco più nutrienti, in quanto ricchi di vitamine B1, B2, C ed E, fosforo, potassio e calcio, zuccheri, fibre ed acido folico. Essi hanno proprietà diuretiche, antiossidanti e antinfiammatorie. I germogli e le foglie dei lamponi hanno buone proprietà astringenti. Le foglie dei lamponi, ricche di tannini, possono essere utilizzate per preparare infusi antinfiammatori, a beneficio della circolazione sanguigna.

Oltre a svolgere un’azione diuretica, aiutano a regolarizzare il ciclo mestruale e contribuiscono ad abbassare la glicemia. Sono, infine, un valido supporto in caso di varicella e morbillo, grazie al loro effetto disintossicante.

Tra i frutti di bosco, il mirtillo, nella sua varietà nera, rossa e blu, è uno dei più noti. I mirtilli contengono vitamina C e A, carotenoidi e sostanze antiossidanti, che aiutano il corpo a prevenire l’invecchiamento di cellule e tessuti. Inoltre, nei mirtilli sono presenti alte concentrazioni di antociani, potenti antiossidanti che contribuiscono a mantenere la pelle elastica e a migliorare la circolazione sanguigna, rinforzando le pareti capillari. Costituiscono dunque un valido aiuto contro couperose, varici, gambe gonfie e lividi, ma anche per la vista, in quanto proteggono la retina e migliorano la visione notturna. In più, i mirtilli sono un ottimo supporto nella cura delle infezioni urinarie. Anche in questo caso, però, va ricordato che, in soggetti allergici, possono provocare allergie causando gonfiore alle palpebre ed alle labbra.

Le more, invece, sono ricche di betacarotene e di vitamine C ed E. Esse risultano ideali per coloro che soffrono di reumatismi e infiammazioni alle articolazioni, in quanto aiutano l’organismo a smaltire l’acido urico. Anche le more, come i lamponi, aiutano a regolarizzare il ciclo mestruale. Inoltre, esse hanno effetti diuretici, dissetanti e depurativi; pertanto, grazie alla loro capacità di mantenere pulite le arterie, contribuiscono a contrastare malattie a carico del sistema cardiocircolatorio.

Va poi ricordato che le foglie ed i germogli delle more per lunghi anni sono stati impiegati in erboristeria per curare le faringiti.

Tuttavia, come le fragoline, anch’esse contengono salicilato, quindi è bene che i soggetti allergici ne evitino il consumo, al fine di scongiurare la comparsa di gonfiori, prurito ed orticaria.

I ribes, sia nella variante rossa che in quella nera, contengono una grande quantità di vitamina C, (quattro volte maggiore rispetto alle arance), potassio e ferro. Svolgono un’azione diuretica ed altamente antiossidante. Aiutano pertanto a prevenire l’invecchiamento della pelle e le malattie reumatiche ed articolari. Sono inoltre utili anche nella prevenzione di alcune forme di allergie. Di questi frutti si utilizzano sia le bacche che le foglie. Le prime per la loro proprietà diuretica e depurativa, le seconde vengono invece impiegate per preparare infusi dai benefici antinfiammatori, antiallergici e diuretici.

Infine, l’uvaspina, che appartiene alla stessa categoria dei ribes e somiglia all’uva bianca classica, è ricca di vitamina C, di fibre e presenta una buona quantità di fosforo e calcio. Ha proprietà fortemente antiossidanti, aiuta a rafforzare le difese immunitarie e i capillari e, pare, anche i capelli.

fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/lamponi-mirtillo-frutta-alimentari-5163812/

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