In autunno la raccolta dei funghi si intensifica, ma è necessario conoscerne le caratteristiche e le regole per non avere spiacevoli sorprese.
La stagione autunnale dà il via ufficialmente alla raccolta dei funghi. In realtà ogni stagione ha i suoi funghi, ma è in inverno che è possibile raccogliere quelli più buoni per le nostre ricette. In questi giorni, nel nord Italia, a causa di alcune piogge si è verificato un repentino aumento della raccolta di funghi per il piacere del palato, vediamo insieme quali sono le principali caratteristiche di questi straordinari prodotti della natura.
Tipologie di funghi
Non tutti i funghi sono commestibili, ma molte tipologie sono coltivate e se ne trovano in commercio e nei bachi del supermercato tutto l’anno. Il più comune e diffuso è sicuramente il fungo champignon, che in cucina è variamente impiegato per risotti, come contorno, per i rustici e insalate. In commercio ce ne sono molti altri, che spesso non riconosciamo nemmeno, perché li troviamo già affettati e confezionati. Tra questi il cosiddetto fungo di paglia, il fungo ostrica o la classica orecchietta di elefante, ottima da fare al forno.
Queste sono solo una minima parte dei funghi commestibili, ce ne sono, infatti, tantissimi anche particolarmente pregiati, i quali in virtù del fatto che sono raccolti direttamente nell’ambiente naturale in cui nascono spontaneamente, sono molto ricercati e anche costosi. Rientrano in questa categoria i tartufi, i prataioli e i funghi porcini, i quali sono spesso utilizzati per realizzare piatti gourmet.
La raccolta
La raccolta dei funghi che nascono spontaneamente nel sottobosco richiede da chi la effettua una grande passione, una altrettanto grande pazienta, ma in particolar modo è necessaria la preparazione. Non ci si improvvisa raccoglitori di funghi. Bisogna conoscerli, per evitare spiacevoli sorprese e raccogliere così funghi velenosi o allucinogeni, e soprattutto è necessario possedere uno specifico tesserino.
Il consiglio
Una volta ottenuto il tesserino si è pronti ad avventurarsi nei boschi e in montagna per la raccolta, ma è opportuno osservare alcune precauzioni. È importante che si conosca già il percorso da seguire e i luoghi in cui si intende effettuare la raccolta e non avventurarsi in zone troppo complicate da raggiungere. Usare scarpe adatte all’escursione, poiché il terreno potrebbe essere accidentato e scivoloso.
Munirsi degli attrezzi giusti e di un contenitore in vimini, che è la migliore soluzione per conservare i funghi raccolti. Non raccogliere i funghi che non si conoscono o sui quali si hanno dei dubbi, non oltre la quantità consentita e, cosa importante, avere molta cura di preservare l’ambiente naturale, al fine di garantire la crescita di nuovi esemplari.
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