Per iniziare la giornata con nel migliore dei modi la ginnastica del buongiorno è la scelta giusta. La ginnastica del buongiorno comprende piccoli esercizi da eseguire al risveglio per fare il pieno di buon umore e di energia
Per partire con il piede giusto e sentirsi cariche di energia per tutta la mattinata non c’è niente di meglio che fare un po’ di ginnastica del buongiorno, una tipologia di ginnastica da fare prima ancora di scendere dal letto. È comprovato che un mini-allenamento di buon’ora, prima di aver fatto colazione, ha la capacità di stimolare il metabolismo, portandolo a bruciare più grassi. Ciascuno può modulare a piacere l’intensità e la durata della ginnastica del buongiorno che, come sempre, deve avere inizio in modo graduale ed eventualmente intensificarsi man mano che si fanno progressi.
Ginnastica del buongiorno: perché di primo mattino?
Tra le 6 e le 7 del mattino, come ci insegna la cronobiologia, si verifica uno dei tre momenti quotidiani in cui è maggiore la concentrazione di GH (Growth hormone), l’ormone della crescita. I primi due picchi si verificano mentre si dorme, ma il terzo si registra al risveglio: contemporaneamente è particolarmente elevata nel sangue la concentrazione di cortisolo, il cosiddetto ormone dello stress, necessario al nostro organismo per “svegliarsi” e mettersi in azione. Entrambi gli ormoni sono attivi nella lipolisi, ovvero nel consumo dei grassi: dato che il cortisolo regola l’afflusso di zuccheri nel sangue, se non ne troverà perché siamo ancora a digiuno, attaccherà i grassi di deposito. Ecco perché la ginnastica del buongiorno è particolarmente efficace nel bruciare i grassi.
Ginnastica del buongiorno: alcuni esercizi
Stretching: Cominciamo a muovere le dita dei piedi e delle mani, a piegare e distendere le ginocchia e ad allungare le braccia sopra la testa, come per toccare il soffitto o, se siamo sdraiati, il muro dietro di noi, ruotiamo più volte con delicatezza il collo. Quando ci sentiamo finalmente svegli, mettiamoci a quattro zampe (quadrupedia) sul letto e incurviamo la schiena facendo la gobba, come fanno i gatti., riportandola poi in posizione neutra.
Per la cervicale: Mettiamoci seduti a gambe incrociate sul letto, in posizione ben eretta e con le mani intrecciate dietro la testa. I gomiti sono accanto alle orecchie, le spalle basse: senza muovere il busto, abbassiamo il capo fino a che il mento non si appoggia sullo sterno e rilassiamo tutti i muscoli del collo e delle spalle, lasciando che il peso delle braccia stiri delicatamente la muscolatura posteriore, contando tre respiri e poi sciogliendo. Attenzione: non dobbiamo “tirare” la testa in avanti con le braccia, ma lasciare agire semplicemente il loro peso per tre respiri. Possiamo ripetere l’esercizio più volte anche durante la giornata, quando ci sentiamo collo e spalle indolenziti. Ricordiamo solo di non forzare: non dobbiamo mai avvertire dolore, solo il senso di allagamento dei muscoli.
Addominali: Si parte dalla posizione supina, cioè distese sulla schiena, con le braccia distese lungo i fianchi: pieghiamo le ginocchia avvicinando i piedi ai glutei: mantenendo appoggiate le spalle, solleviamo il bacino fino a creare un ponte. Teniamo la posizione per tre respiri, poi appoggiamo la schiena mantenendo il collo e le spalle rilassati. Una serie da dieci tonifica l’addome e i glutei. Per rendere l’esercizio più intenso, quando siamo sollevate nel ponte, possiamo alzare alternativamente la gamba destra e quella sinistra, distendendola in linea con il ginocchio.
Fonte Immagine: https://www.pexels.com/it-it/foto/donna-stretching-benessere-morettina-6633767/
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