Molte persone soffrono di insonnia o incubi ricorrenti, soprattutto adesso che si è costretti a rimanere a casa, alterando totalmente le abitudini e vivendo in un clima di paura. Ecco quindi qualche consiglio per risolvere il problema.
La quarantena imposta dal governo per contrastare la diffusione del contagio da coronavirus, non ha avuto effetti negativi soltanto sull’economia italiana, ma anche e soprattutto sulle abitudini dei cittadini. Il fatto di aver costretto milioni di persone a restare a casa e, quindi, avere una vita maggiormente sedentaria, ha comportato problematiche anche dal punto di vista patologico. Nello specifico, in queste settimane sono tanti gli italiani che stanno facendo i conti con difficoltà a dormire e soprattutto con ricorrenti incubi.
L’insonnia e gli incubi sono naturalmente causati da una vita più sedentaria, dalle preoccupazioni di natura sanitaria, ma anche lavorative. Un recente studio, infatti, ha dimostrato che i disturbi del sonno sono diretta conseguenza di traumi. Il fatto di dover restare a casa per paura di contagiarsi è senza dubbio un trauma.
Non a caso sono cresciute in maniera esponenziale le ricerche effettuate sui principali motori di ricerca, come Google, per la parola insonnia, nella speranza di trovare una soluzione. Per prima cosa è necessario avere tanta pazienza e soprattutto non aumentare lo stress, poiché sarebbe controproducente. Inoltre, è necessario anche cercare di regolarizzare le proprie abitudini anche all’interno dell’ambiente domestico per dare un segnale al nostro corpo.
L’alternanza sonno- veglia compromessa dalla mancanza di abitudini regolari
Per superare i disturbi del sonno, che purtroppo si stanno manifestando in queste settimane di quarantena, è dunque opportuno regolarizzare le abitudini quotidiane all’interno della propria casa. Infatti, influisce certamente in modo negativo uno stile di vita molto differente rispetto al solito, che prevede l’andare a dormire in tarda notte, non sentendo l’esigenza di doversi alzare la mattina per andare a lavoro. Tutto questo ha sballato il cosiddetto orologio interno del proprio corpo, che regola il ritmo cardiaco e quindi l’alternanza sonno- veglia.
Secondo alcuni esperti queste problematiche di insonnia si manifestano anche a causa di un contrasto tra mente e corpo. La mente vorrebbe dormire, mentre il corpo, non essendo affaticato dall’attività lavorativa quotidiana, non vede l’utilità di riposarsi. In quest’ottica, certamente, non aiuta neppure lo smodato utilizzo che si sta facendo in questi giorni di smartphone, computer, televisori, come del resto ha confermato una ricerca scientifica secondo la quale gli schermi rappresentano un nemico per il sonno soprattutto se utilizzati poco prima di andare a dormire.
Una soluzione estremamente utile potrebbe essere quella di leggere un buon libro o magari una rivista. Tra le altre opzioni da prendere in considerazione c’è la meditazione, utilizzando metodi di rilassamento, oppure si possono rispolverare vecchi trucchi come, ad esempio, quello di contare le pecore. Infine, aiuta a ritrovare il sonno ed evitare incubi l’esercizio fisico che dovrà essere effettuato quotidianamente.
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