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Kefir: cos’è e quali sono le sue proprietà benefiche?

Il kefir è una bevanda originaria del Caucaso che si ottiene da un processo di fermentazione lattica e alcolica. Si tratta di un alimento solo apparentemente simile allo yogurt, con molte proprietà benefiche. Vediamo quali.

Il kefir è una bevanda originaria del Caucaso che si ottiene da un processo di fermentazione lattica e alcolica. Si tratta di un alimento solo apparentemente simile allo yogurt, con molte proprietà benefiche. Vediamo quali.

Che cos’è il kefir?

Il kefir è una bevanda di origine caucasica simile allo yogurt ottenuta dalla fermentazione del latte (vaccino, oppure di pecora e/o di capra), o meglio aggiungendo al latte fermenti, batteri e lieviti che si trovano nel kefiran, prodotto dai batteri. Si tratta di una fermentazione in parte lattica e in parte alcolica.

E’ una bevanda ricca di proprietà e benefici, come suggerisce il nome stesso. “Kefir” deriverebbe infatti da “Keif”, termine armeno che significa benessere. C’è anche però chi suggerisce che il termine derivi dal turco “keyif”, che significa, delizia.

Origine del kefir

L’origine del kefir sarebbe molto antica. Secondo la leggenda fu Maometto a donare i primi grani di kefir agli abitanti delle montagne del Caucaso, che per questo lo chiamarono “miglio del profeta”. Tuttavia è in realtà difficile stabilire come abbia avuto origine la miscela di microorganismi che compone i granuli di kefir. Come testimoniato dal Libro della Genesi, l’usanza di consumare latte fermentato è antica, non risultano però fonti che parlino esplicitamente del kefir.

Anche ne Il Milione di Marco Polo si trova testimonianza di una bevanda simile al kefir. Marco Polo afferma infatti di aver incontrato durante il suo viaggio verso la Cina popolazioni caucasiche che consumavano Chemmisi, una bevanda originata dalla fermentazione di latte di giumenta, dal leggero tasso alcolico.

Proprietà del kefir

Il kefir è un alimento capace di fornire preziosi nutrienti utili per la salute; è infatti una buona fonte di proteine ad alto valore biologico, calcio, magnesio, potassio, fosforo, vitamine (soprattutto del gruppo B, in particolare la vitamina B2 (riboflavina), e vitamina / provitamine A9), sali minerali e probiotici, che rafforzano il sistema immunitario, e acido folico (vitamina B9), elemento fondamentale in gravidanza. Essendo prodotto da latte intero, ha anche una modesta quantità di grassi saturi e di colesterolo. Inoltre, ha pochissime calorie. Per questo è utilizzato in moltissime preparazioni e ricette, soprattutto da chi è a dieta. 100 grammi di prodotto corrispondono a un minimo di 30 calorie e a un massimo di 110, a seconda del tipo di latte utilizzato.

Benefici

Essendo ricco di probiotici (batteri buoni), il kefir è un alleato dell’intestino e aiuta a migliorare il sistema immunitario, in quanto i batteri probiotici favoriscono la formazione di anticorpi nel nostro organismo.

Come detto, il kefir contiene anche acido folico (vitamina B9) per cui è consigliato alle donne in gravidanza. Sappiamo che la vitamina B9 aiuta a ridurre il rischio di malformazioni al feto ed è utile anche in menopausa per combattere osteoporosi e sbalzi d’umore.

Il kefir aiuta anche a tenere a bada la fame, in quanto induce senso di sazietà, scongiurando così spuntini fuori pasto.

E’ stato inoltre dimostrato, da molti studi condotti sugli animali, che il kefir può aiutare a contrastare asma e reazioni allergiche.

Il kefir è altresì consigliato a chi soffre di celiachia. Grazie all’alto contenuto di probiotici, esso può infatti aiutare i celiaci a riequilibrare la flora intestinale, attenuando la risposta immunitaria dell’organismo nei confronti del glutine.

Il kefir si è rivelato utile anche per fronteggiare i problemi di digestione e per curare problemi ai bronchi, infiammazioni del fegato, infiammazioni dell’intestino e disturbi ai reni.

Esso aiuta inoltre a combattere iperattività e insonnia, in quanto contiene il triptofano, un aminoacido che aiuta a tranquillizzare il sistema nervoso.

Controindicazioni

Tuttavia, il kefir potrebbe comportare anche contrindicazioni quali gonfiore, dolore addominale, stipsi o dissenteria. Esistono infatti alcune persone intolleranti ai probiotici, tra questi rientrano gli intolleranti ai lieviti o alla caseina e chi ha problemi all’apparato digerente e intestinale o chi ha un sistema immunitario indebolito. Il kefir contiene batteri e lieviti che crescono attivamente, pertanto potrebbero favorire lo sviluppo d’infezioni in questi soggetti.

Sebbene idoneo alla maggior parte dei regimi alimentari, dunque, il kefir non rientra nella dieta di chi presenta intolleranza al lattosio, allergie alle proteine del latte, fenilchetonuria e grave intolleranza all’istamina (il latte è un alimento istamino-liberatore).

Come si mangia il kefir?

Generalmente il kefir si consuma crudo, fresco (non conservato) e freddo e prevalentemente da solo, ma spesso viene associato ad alimenti come miele, frutta fresca (zuccherina e/o acidula) e sottaceti, ad esempio cetriolini, e altre verdure fermentate come i crauti.

Di solito sostituisce lo yogurt,con il quale ha una somiglianza solo apparente. Pur non facendo parte della tradizione gastronomica italiana, ultimamente è molto utilizzato anche da noi come valida alternativa a diversi latticini o prodotti caseari non stagionati. Sul web sono state diffuse anche alcune ricette a base di kefir.

Esso va conservato in frigo per non più di 7 giorni. Può essere preparato anche a casa: i granuli fermentati vanno tenuti da parte, per essere utilizzati nelle fermentazioni successive; il latte, che può essere sia fresco che a lunga conservazione, deve essere freddo o a temperatura ambiente. Una volta inseriti batteri e lieviti bisogna aspettare dalle 24 alle 48 ore e ricordarsi poi di mescolare il composto. La temperatura deve essere costante, intorno ai 20 gradi.

La differenza tra Kefir e yogurt

Pur essendo apparentemente simile allo yogurt, il kefir se ne differenzia perchè ha caratteristiche organolettico-gustative differenti. Il tratto distintivo del kefir, che lo diversifica dallo yogurt, è il leggero contenuto di alcol etilico (1-2℅) e di anidride carbonica. Dunque, mentre lo yogurt si ottiene esclusivamente per fermentazione lattica, il kefir prevede anche la fermentazione alcolica.

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fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/bevanda-fragola-kefir-la-bevanda-1411374/

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