Una ricerca dell’Università Tor Vergata di Roma asserisce che la lattoferrina può essere un’arma efficace nel controllo del contagio.
Secondo un gruppo di ricerca guidato da scienziati dell’Università di Roma Tor Vergata la lattoferrina – una proteina globulare multifunzionale con attività antimicrobica, appartenente alla famiglia delle transferrine – può essere utile nella lotta al Covid-19.
Dopo aver constatato che il virus colpisce in modo marginale i bambini, medici e scienziati hanno provato a capire il perché. Il team di ricerca italiano guidato dalla scienziata Elena Campione dell’Unità di Dermatologia dell’Università di Roma Tor Vergata si è concentrato sulla lattoferrina. Questa glicoproteina, legata all’immunità naturale è particolarmente pronta nei bambini. E’ presente nel latte di tutti i mammiferi – quello umano ne contiene circa 2 grammi per ogni litro – e nei fluidi corporei.
“I bambini – aveva spiegato la dottoressa Campione al Tg3 lo scorso luglio – hanno un sistema immunitario dotato di una proteina che fa parte dell’immunità naturale che è la lattofferina. Una sostanza che il bambino eredita già nell’allattamento dalla mamma”.
“Abbiamo deciso di trattare con lattoferrina alcuni pazienti positivi al Covid-19, sia sintomatici che asintomatici. Incredibilmente dopo dieci giorni dalla terapia osservavamo una scomparsa di questi sintomi e dopo 10/12 giorni anche la negativizzazione del tampone”, aveva dichiarato.
La tesi dell’ateneo romano
La lattoferrina è una proteina dalle note proprietà antivirali e antinfiammatorie che pertanto potrebbe aiutare a contrastare il virus. In che modo?
Attraverso un comunicato stampa il gruppo di ricerca dell’Università Tor Vergata ha spiegato che questa proteina agisce sottraendo il ferro non legato dai fluidi e dalle aree soggette a infiammazione, “con capacità due volte superiori rispetto a quella della transferrina, così da evitare il danno prodotto dai radicali tossici dell’ossigeno e diminuire la disponibilità di ioni ferrici per i microorganismi che invadono l’ospite”.
In pratica, la lattoferrina inibisce sia direttamente che indirettamente i diversi virus che causano malattie nell’uomo. Blocca direttamente l’infezione virale legandosi ai siti dei recettori virali, impedendo in tal modo che il virus infetti le cellule.
Inoltre, spiega il comunicato dell’ateneo romano, la lattoferrina “aumenta la risposta immunitaria sistemica all’invasione virale”.
Il team illustra inoltre che nei pazienti affetti da HIV c’è una carenza sistemica di lattoferrina e che è stato dimostrato in diversi studi in vitro che la lattoferrina ha potenti effetti antivirali contro”la replicazione sia dell’HIV umano che del Citomegalovirus (CMV) senza mostrare alcuna citotossicità”. Altri studi, riferisce l’ateneo, hanno dimostrato che oltre all’HIV e al CMV, la lattoferrina inibisce l’infezione da Herpes Simplex di tipo 1 e 2.
“L’azione antivirale della lattoferrina – prosegue il comunicato del team di ricerca – è stata anche studiata in vitro nel 2011, nei confronti del virus da Sars-Cov, da un team di ricercatori cinesi, che hanno confermato un suo ruolo protettivo, grazie al legame all’eparansolfato che impedisce, quindi, l’entrata del virus”.
Infine, chiarisce la nota dell’ateneo, “lo studio appena pubblicato dal team dei clinici di Tor Vergata, insieme ai Colleghi della Sapienza sulla rivista Journal of Molecular Sciences ha approfondito i meccanismi d’azione della lattoferrina, suggerendo l’utilizzo di quest’ultima nel trattamento dei pazienti Covid positivi paucisintomatici ed asintomatici. L’effetto della lattoferrina contro il Covid può essere considerato anche in prevenzione come un’arma efficace nel controllo del contagio”.
Burioni: la lattoferrina non è utile per prevenire o curare il coronavirus
Intanto, il virologo dell’Università S.Raffaele di Milano, Roberto Burioni, attraverso un post sui suoi profili social ha smontato questa tesi affermando che non esiste evidenza clinica che attesti l’utilità della lattoferrina nella lotta al Coronavirus.
“Ricevo molte richieste in merito, per cui rispondo collettivamente a tutti – ha scritto – Non esiste nessuna evidenza clinica che indichi l’utilità della lattoferrina nel prevenire o curare Covid-19″.
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