Tra le bontà che ti offre la cucina giapponese certamente spicca il miso. Vediamo tutte le caratteristiche, proprietà e le diverse tipologie di questo condimento.
Miso, tutto sul condimento usato nella cucina giapponese
Si tratta di un condimento molto utilizzato nella tradizione del paese del Sol Levante e che viene ottenuto attraverso un processo di fermentazione della soia. Molto spesso il miso viene usato per ottenere delle salse particolari in grado di esaltare il gusto di carni bianche e di verdure.
La storia di questo condimento è molto antica e ci sono documenti che raccontano di come venisse utilizzato a partire dal sesto secolo dopo la nascita di Gesù Cristo. Per la sua preparazione devi seguire una procedura ben definita che ti permetterà di ottenere un condimento da utilizzare soprattutto nelle occasioni speciali con ospiti in casa ma questo non toglie che tu possa prenderlo in considerazione anche nella quotidianità. Entrando maggiormente nel merito, per ottenere questa bontà orientale devi disporre di semi di soia che devono essere cotti all’interno dell’acqua. Nella stessa acqua di cottura dovrai inserire anche segale, orzo e grano saraceno. Questa è la ricetta tradizionale, ma ciò non toglie che tu possa inserire anche altri ingredienti secondo il tuo gusto e quindi sperimentare nuove combinazioni.
Le caratteristiche e le tipologie di miso
Per preparare all’interno della tua cucina un ottimo miso da utilizzare per qualsiasi bontà che porti in tavola, puoi prendere in considerazione diversi ingredienti e quindi ottenere diverse tipologie di questo condimento. In particolare è disponibile una variante bianca una rossa e un’altra mista. Le prime due tipologie vengono utilizzate con maggiore frequenza in abbinamento con carni e verdure e si differenziano non solo per il colorito, ma anche per il loro gusto.
Ad esempio, il sapore del miso bianco è caratterizzato dal fatto che tra gli ingredienti che devi utilizzare per ottenerlo, devi soprattutto dare maggior spazio al riso per cui il suo gusto risulta più dolce e quindi indicato per ottenere una salsa delicata. Il miso rosso, invece, prevede una maggior percentuale di soia e soprattutto un periodo di fermentazione più lungo il che ti darà un gusto molto più deciso e forte magari da abbinare alle carni.
Ci sono dunque altre tipologie di miso che sono una via di mezzo tra il miso bianco e il miso rosso, come nel caso della variante gialla e di quella nera. Per darti un’idea di quanto i tempi di fermentazione possono influire sulle caratteristiche e sul gusto, sappi che può durare da un minimo di 5 giorni fino anche a 2 anni. Dal punto di vista delle proprietà il miso è un condimento molto ricco di proteine e di lattobacilli per cui consumandolo ne potrai beneficiare per quanto riguarda l’apparato gastroenterico.
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