Non sono solo i batteri a causare l’orzaiolo: se si presenta spesso, il problema potrebbe affondare le radici nella psiche. Vediamo i rimedi naturali per questa infiammazione.
L’orzaiolo è un’infiammazione che interessa una o più ghiandole sebacee alla radice delle ciglia palpebrali. Si presenta come una formazione tondeggiante grossa quanto un chicco d’orzo (da qui il nome) di colore bianco-giallastro che si sviluppa sul bordo palpebrale esterno, causando arrossamento, gonfiore, lacrimazione e dolore.
Il più delle volte, l’orzaiolo è causato da un’infezione batterica da stafilococco che può verificarsi dopo una blefarite, una congiuntivite o a seguito di un indebolimento del sistema immunitario, ma può anche rappresentare un tentativo di difesa della psiche.
Rimedi naturali per l’orzaiolo
In genere l’orzaiolo tende a rompersi da solo nel giro di 5-7 giorni. Durante questo periodo, per favorire la risoluzione dell’infezione è fondamentale curare l’igiene del bordo palpebrale utilizzando cotone imbevuto di acqua. Inoltre per alleviare il fastidio può essere utile ricorrere ad impacchi tiepidi di camomilla, erba capace di ridurre notevolmente l’infiammazione e di lenire dolore e prurito. Per preparare un efficace impacco, metti un cucchiaio di camomilla pura acquistata in erboristeria in ½ litro d’acqua bollente, lascia intiepidire e poi applica sulla zona interessata impiegando delle garzine sterili due volte al giorno. In alternativa, puoi adoperare le bustine tenute in ammollo in acqua bollente, dopo averle strizzate.
Anche l’eufrasia costituisce un ottimo rimedio naturale contro l’orzaiolo. Vanta infatti un’azione decongestionante, astringente, antinfiammatoria e antisettica oculare.
Un altro rimedio della nonna è il tè verde che, grazie alle sue proprietà antibatteriche, aiuta da accelerare i tempi di guarigione. Per godere dei suoi benefici ti basta preparare un infuso e, quando sarà diventato tiepido, non dovrai fare altro che applicare le bustine sugli occhi.