Uno degli elementi fondamentali di tutte le diete è sicuramente il selenio. Per garantire il benessere del proprio organismo è sufficiente una piccola quantità, in quanto questo “micronutriente” riveste una funzione fondamentale. Il selenio si trova in molti alimenti ed una sua carenza potrebbe causare alcuni problemi.
Il selenio ed i giusti quantitativi
Secondo gli studi resi noti dalla Società italiana di nutrizione umana, questo minerale è importantissimo e deve quindi far parte della dieta di tutte le persone. Le dosi raccomandate sono 55 microgrammi per le persone adulte, con un aumento sino a 65-75 microgrammi per le donne durante il periodo di gravidanza e l’allattamento. Per quanto riguarda i bambini, la dose necessaria è di 20 microgrammi fino all’età di 3 anni, per poi salire a 35 microgrammi fino a 10 anni.
Il selenio in passato era considerato una sostanza tossica, ma gli studi che sono stati eseguiti negli ultimi 60 anni hanno dimostrato la sua utilità per il sistema cardiocircolatorio e per aumentare la funzionalità della tiroide. Il selenio fortifica il sistema immunitario degli individui, contrasta il precoce invecchiamento della pelle e protegge anche da alcune forme di tumore. Il selenio è presente in molti cibi e principalmente nel pesce, nella carne, nelle uova, in alcuni tipi di frutta come le albicocche, e nei formaggi, oltre che nei cereali integrali.
Questa grande disponibilità permette quindi di adottare diete diverse e adatte per ogni persona, che sono quindi sufficienti per garantire l’assunzione delle giuste quantità. Qualora non fosse possibile assumerlo attraverso i cibi, oppure la quantità non fosse la minima indispensabile, si può ricorrere anche a dei farmaci o degli integratori, naturalmente dopo aver consultato un medico.
I benefici del selenio
Il selenio è un amico fondamentale per la tiroide in quanto “supporta” la funzionalità della tiroide ed ha un effetto positivo per quanto riguarda una patologia infiammatoria, la tiroidite di Hashimoto, che ha una origine autoimmune. In questa patologia il nostro sistema immunitario, che normalmente difende l’organismo non agisce contro i germi patogeni, siano i batteri, i virus o i funghi, si “scaglia” invece contro le cellule che compongono la tiroide percependole erroneamente come “estranee”.
Un altro effetto benefico del selenio è quello di ridurre l’ipertensione nel periodo della gravidanza, una condizione che in molte donne si verifica attorno alla 20esima settimana. Vari studi condotti nel corso degli ultimi anni hanno dimostrato che con l’assunzione di 100 microgrammi di selenio si riduce la pressione arteriosa e quindi l’ipertensione.
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