Quasi 40 anni all’anagrafe ed una carriera nel motomondiale che brilla come nessun’altra, ma Valentino Rossi oltre che un campione è anche un personaggio unico.
Nel mondo delle moto il personaggio di Valentino Rossi sembra non aver rivali. La livrea, il numero 46, quella strana felicità continua, la VR46 Academy e tutti i loghi e gli stemmi hanno creato intorno a questo campione una grandissima base di fan.
Vediamo quindi 5 punti che lo rendono così particolare.
Il soprannome dottore
Questo soprannome gli è stato dato dai meccanici per la sua capacità di diagnosticare con precisione i problemi delle moto che guida e di suggerire le soluzioni ai suoi tecnici. Il campione ha sempre amato tantissimo questo soprannome e ne ha fatto un marchio riconoscibile della tua figura, tant’è che nel 2005 gli è stata data una laurea ad honorem in “comunicazione e pubblicità per le organizzazioni”.
Il numero 46
Questo numero lo segue dal debutto a 17 anni, quando si è distinto finendo in sesta posizione,prima di passare poi alla carriera più adulta con la 250cc, la 500cc, il motoGP, con Honda, Ducati e Yamaha. In tutta la sua carriera il dottore ha sempre mantenuto il numero 46. Quando era bambino lo usava nelle gare di minimoto. Il padre, Graziano con il numero 46 fece la sua prima vittoria nel motomondiale 250cc, proprio l’anno in cui è nato il campione. Sicuramente Valentino è davvero legato a questo numero, che non lo cambierà mai.
Brad Pitt e Valentino Rossi
L’attore americano ama tantissimo le moto, visto che ha anche prodotto “Hitting the Apex” un film documentario sul mondo della motoGP, ma quello che molti non sanno è che è anche un fan sfegatato di Valentino Rossi e alcune volte è stato persino avvistato nei box. In alcune interviste l’attore americano avrebbe addirittura dichiarato: “Darei ogni cosa per essere come Valentino, quel ragazzo è davvero un mago della moto, secondo me potrebbe anche ipnotizzarmi!”
La passione per l’Inter
Valentino non ha mai fatto mistero della sua passione per l’Inter che è da sempre la sua squadra del cuore. Per il compleanno di quest’anno il 16 febbraio è stata regalata al dottore una figurina speciale dove indossa la maglia dell’inter del 1989.
La passione per questa squadra di calcio lo ha anche spinto ad entrare a far parte della Interspac srl, una società che si impegna in investimenti sportivi di varia natura per sostenere l’Inter, come dimostrato dal nome e dal logo, cioè il duomo di Milano nei colori della squadra, nero e azzurro.
Valentino nel privato
Valentino è un maniaco dell’ordine sia sulla pista che nella vita privata, ha però un grosso difetto, è un ritardatario cronico e non riesce davvero a essere puntuale, se non quando deve tagliare il traguardo.
È davvero un dormiglione, forse perché con tutta l’adrenalina che consuma sulle piste in qualche maniera deve recuperare.
Ha una vera e propria fissazione per il colore giallo e più di una volta lo ha portato in contrasto con gli sponsor.