Al centro delle news di calcio di questi ultimi giorni vi è la matassa, attualmente non ‘ sbrogliata’, del caos tamponi verificatosi all’interno del club della Lazio. A proposito della situazione creatasi, che avrà sicuramente delle ripercussioni sulla squadra, il rappresentante del laboratorio che processa i tamponi della Lazio ha voluto fare chiarezza sulle responsabilità.
In casa Lazio è ancora caos per quanto riguarda i tamponi effettuati dalla società e i risultati messi in discussione. Il ‘polverone’ è stato alzato in primis dalla FIGC, che ha deciso di aprire un’inchiesta.
Le parole del Presidente del Laboratorio
A fare chiarezza su quanto sta accadendo è stato, ai microfoni di ilciariaco.it, Massimiliano Taccone, presidente del CdA della Futura Diagnostica, laboratorio che processa i tamponi della Lazio sin dalla riapertura del campionato calcistico di Serie A 2020/2021.
“A differenza della stragrande maggioranza dei laboratori, noi analizziamo 3 geni e non soltanto i 2 geni classici. Tra questi 3, c’è un gene della famiglia coronavirus che non è però specifico del Covid-19. Dunque, con i nostri laboratori, segnalammo il gene positivo, ma questo non è un gene che infetta. Non vogliamo entrare nel merito, abbiamo specificato la positività di questo gene e cosa comporta, poi se far giocare un calciatore o meno non dipende da noi ma dallo staff medico della società in questione. Di certo alla Lazio non sono sprovveduti, sanno quel che fanno”.
Nanni pretende chiarezza dalla FIGC
A proposito della situazione tamponi in Italia, si è espresso Gianni Nanni responsabile del CTS per la FIGC. Nanni in una intervista al Corriere dello Sport ha parlato del binomio tamponi e Lazio e della necessità di avviare un’indagine per fare chiarezza su quanto accaduto all’interno del club.
“Un’Autorità centrale di riferimento sarebbe forse più equa per tutti, come l’antidoping. Devi stare a quello che decide, se poi c’è qualcosa che va a tuo sfavore puoi avere opportunità di difenderti. Ma in generale sai che c’è un’autorità che decide, verifica, controlla. Dobbiamo essere certi che questa autorità faccia bene le cose, i testi, i prelievi del secreto, che tutto venga letto in maniera uniforme. Penso che il laboratorio della Uefa (SynLab) utilizzi gli stessi test che si usano qui. Credo ci siano sensibilità diverse da un laboratorio all’altro. Ma non si possono sbagliare tutti i tamponi. Su uno o due possono esserci delle incertezze, ma bisogna arrivare a una soluzione definitiva”.
Caos tamponi: cosa rischia la Lazio?
Sin dall’esplosione del caos Lazio, tifosi e calciatori dopo l’apertura dell’inchiesta si sono posti all’unisono lo stesso quesito: cosa rischia la Lazio? C’è una differenza di valutazione dei parametri tra UEFA e FIGC, ma ciò che è certo è che attualmente la Lazio è sotto indagine.
“In caso di violazione – sì legge all’interno della Gazzetta dello Sport – a carico della società responsabile si applicano, a seconda della sua gravità, le sanzioni di cui all’art. 8 che vanno dall’ammenda, alla penalizzazione, alla retrocessione all’ultimo posto fino all’esclusione dal campionato. La gravità della violazione è valutata in funzione del rischio per la salute dei calciatori, degli staff, degli arbitri e di tutti gli addetti ai lavori esposti al contagio da Covid-19, nonché dell’accertata volontà di alterare lo svolgimento o il risultato di una gara o di una competizione”.
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